sabato 5 novembre 2011

Recensione: Piccolo dizionario cinese-inglese per innamorati

Piccolo dizionario cinese-inglese per innamorati è un libro particolare, forse anche un po' strano, e sono davvero felice di averlo scoperto su aNobii. Non è un libro, infatti, che hanno letto in molti ed è per questo che, anche se è stato pubblicato nel 2007, è già fuori catalogo. Io ho avuto l'opportunità di leggerlo grazie ad una delle biblioteche della mia città, Roma. Questo libro, senza dubbio, merita l'etichetta di "Perduti e Ritrovati" perché fa parte di quelle pubblicazioni passate quasi inosservate poiché sepolte da finti best seller e libri con copertine più invitanti.

Autore: Xiaolu Guo
Prezzo: 17,00 (fuori catalogo ma acquistabile scontato del 60% su Amazon.it)
Editore: Rizzoli
Pagine: 331
Il mio voto: 4 segnalibri

Trama

Quante parole servono per non perdersi nel groviglio di un paese (e di un cuore) stranieri? Z. sbarca a Heathrow dalla Cina. Nulla è come aveva immaginato. Pensa: "Sto in mezzo alla stanza, sono strana. Questo è l'Occidente". Ma il viaggio è cominciato, e fuori c'è Londra da vedere, davivere, da esplorare parola per parola. Il vecchio mondo si specchia e si deforma nei suoi occhi, nei suoi pensieri saggi e stralunati. Si incontrano al cinema, una sera. Lui è inglese e ha 20 anni più di lei. Nella sua casa e nel suo letto Z. scopre l'amore: un tormento sottile che le insegna le parole e al tempo stesso gliele toglie. È come partire un'altra volta, senza mappa e senza dizionario. Romanzo rivelazione di una delle voci più fresche e originali della narrativa contemporanea, "Piccolo dizionario cinese-inglese per innamorati" parla di noi e degli altri, dell'amore e di quanto sia difficile, e inevitabile, incontrarsi.

La mia recensione 

Delicate: agg. [features, fabric, touch, health, moment, situation, subject] delicato; [perfume] delicato, tenue; [china] fragile; [mechanism] sensibile.

La struttura di questo romanzo, un ben riuscito miscuglio tra un diario personale e una serie di appunti sulla lingua, è interessante, originale e costituisce la forza del libro intero. Ogni capitolo, infatti, si apre prendendo spunto da una nuova parola della lingua inglese che Z., la protagonista principale del libro, scopre ed impara. La lingua, in particolar modo la lingua inglese, è l'elemento cardine della storia raccontata dall'autrice: unisce due mondi distanti tra loro, l'oriente e l'occidente, ma li separa anche. Z., infatti, è un'aliena, una piccola ragazza cinese intimorita da una fredda e dispersiva Londra nella quale si è recata, quasi costretta dai genitori, per imparare l'inglese. La solitudine iniziale che accompagna Z. nel suo viaggio alla scoperta della città sparisce quando incontra l'uomo con il quale intraprenderà una storia. Lui, di vent'anni più grande di lei, è l'unica cosa che la incuoriosisce, che la scuote dal torpore, dalla solitudine e che la spinge a migliorare il suo inglese. Ma quest'uomo, allo stesso tempo, limita la sua voglia di conoscere il mondo occidentale che lei comprende così poco. Perché i verbi della lingua inglese cambiano? Perché gli inglesi usano due parole per indicare me?! Possibile che ci siano due persone all'interno della nostra persona: io e me?
Così, spaesata e triste, Z. si aggrappa con tutte le sue forze alla sua concezione dell'amore, al sentimento così profondo e devastante che prova per quest'uomo, il "tu" del romanzo, e si rifiuta di guardare oltre, di far entrare altre persone nella sua vita perché lui, sostiene, rappresenta il suo amore, l'unica ragione della sua vita aliena a Londra.
"<<Il mio corpo urla di desiderio per te>> hai detto.
La frase più bella che ho sentito nella mia vita. Il mio cattivo inglese non è degno del tuo bellissimo linguaggio. Penso che mi sono innamorata di te, ma il mio amore non è degno della tua bellezza."

Ma più Z. padroneggia l'inglese più si accorge di provare nostalgia per il suo Paese d'origine, per la sua cucina, le abitudini e la lingua. Si ritrova a scrivere intere pagine in cinese, tradotte dall'editore, e a confrontare alcune parole con i termini corrispettivi nella sua lingua madre per sentire più vicina a lei la sua casa, così lontana non solo fisicamente, ma anche e soprattutto mentalmente. Con il passare dei mesi, infatti, il senso di estraneità, il sentirsi aliena e incompresa svanisce e lei entra a far parte, sempre più, del mondo occidentale.
"Nel tuo mondo sto perdendo il mio mondo. Nel tuo dolore sto perdendo me stessa. Ogni cosa mi fa pensare a te, solo a te e al tuo mondo. Sono come una tappezzeria incollata al muro della tua casa: ti guardo e abbellisco la tua vita."
Un romanzo delicato che ci apre una finestra sulla cultura cinese, ma soprattutto sui sentimenti, profondi e contrastanti, che i cinesi, strappati brutalmente dalla loro terra, provano nel rapportarsi con noi occidentali.

3 commenti:

  1. Sembra proprio interessante... vedrò di procurarmelo, magari in inglese ;)

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  2. Grande recensione! Complimenti! Mi succede di rado che una recensione mi faccia venire una voglia irresistibile di avere un libro. Andrò subito a cercarlo su eBay.
    Grazie per la dritta. =^_^=

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    1. Grazie! Sono contenta di averti incuriosito. E' un romanzo delicato, si fa leggere in pochissimi giorni. Ed è anche adatto alla stagione. :D

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