lunedì 18 febbraio 2013

Confessioni di una coprecarywriter #non ha importanza

Buongiorno! E che giorno...
Dunque, sono riemersa dall'oltretomba. La malattia mi ha distrutta fisicamente e, soprattutto psicologicamente tant'è che ho cominciato a seguire altre 48575625 serie tv, come se prima ne seguissi poche, tra l'altro. Ho sviluppato una dipendenza niente male per Beauty and the Beast (ed è tutto merito della Beast, diciamocelo) e per The Walking Dead. E poi, vabbè, seguo praticamente tutto: The Vampire Diaries (seguirò ovviamente anche lo spin off che devono ancora girare), Elementary, Supernatural, Grimm, Once Upon a Time eccetera, eccetera, eccetera. Insomma, adesso sono proprio una di quelle che non ha una vita sociale al di fuori delle serie tv, della blogosfera e dei libri. Blogosfera nella quale, ma già lo sapete, c'è stato un po' di panico ultimante. Non voglio parlarne però perché ne ho già parlato troppo e, dannazione, anche dovunque, quindi... Niente, cambiamo argomento. 
Che dire? Che finalmente sono tornata in agenzia e, onestamente? Mi è mancato venire al lavoro tutti
i giorni! Ma tanto, così tanto che non ne avete manco idea. Lo so, lo so, appare strano perché stare a casa a poltrire è una cosa meravigliosa. Sì, sì, lo è... E però non una settimana intera! Mi stavo annullando. Così tanto che ho sviluppato una sorta di paranoia che qualcuno abbia cercato questo blog attraverso una chiave di ricerca che insomma... Diciamo che ho il sospetto che qualcuno che sa chi sono mi abbia cercato e abbia letto cose che non avrebbe dovuto leggere. 

Per cui, per via della paranoia e del sospetto, per un po' di tempo mi esimerò dal fare determinate osservazioni. E ho anche eliminato le tracce, mettiamola così. Questo, comunque, è uno dei motivi per i quali ci tengo che non venga associato a Nereia alcun nome e cognome. Nereia è Nereia, punto.
Detto ciò. Commozione ed eccitazione: ho lo stipendio! (Per non dare false speranze a qualcuno preciso che non è che ho proprio lo stipendio, ho la mail che mi dice che mi pagheranno. Suddetta mail sgrammaticata pare dica così. Pare.) E adesso posso finalmente completare l'ordine su Ibs (yeeeee!). Il carrello ospita anche Vampire Academy della Mead in lingua originale. Ebbene sì, perché la malattia mi ha costretta a trovare qualcosa da fare mentre Vuze faceva il suo lavoro (coff, coff, chi ha parlato di Vuze? Avete capito male, sono una cittadina modello io). Per cui mi sono impegnata a leggere Charlie and the Chocolate Factory  che, per la cronaca, ho iniziato esattamente un anno fa e ho lasciato a marcire in un angolo, e mi sono accorta che... be', è fattibile. Più alleno il cervello e più sono veloce nella lettura. E quindi voglio mettermi alla prova, cactus. Devo, necessariamente, imparare. Non solo perché i libri in inglese sono nettamente il doppio dei libri in italiano, ma anche perché credo che il ragionamento che applico già alle serie tv (in lingua è meglio) si debba applicare anche ai libri. Per cui conto di finire presto Charlie (oggi me lo sono portato dietro) e iniziare Half Blood della Armentrout per poi, quando mi giunge a casa, iniziare con la Mead. Sono tutti young adult e, per ora, mi sta bene così. Ho letto qualcosa, in inglese, nella mia umile e travagliata esistenza, ma si trattava perlopiù di articoli scientifici che, sembra strano, ma sono molto più semplici dei libri. Da qualcosa di facile si deve pur partire... E poi ci pensate a me, alla mia faccia, ai miei occhietti cuoriciosi, quando leggerò quel figo di Gaiman in inglese? Io ci penso e non vedo l'ora. *_* 
Per il resto? Buon inizio settimana a tutti!

7 commenti:

  1. Io l'unica cosa di Gaiman letta l'ho letta in inglese. "Smoke & Mirrors", un'antologia che forse esiste in italiano con qualche titolo malvagio... Devo dire che è molto eterogenea, ma cerano racconti decisamente interessanti! E un po' di poesia, forse non eccezionale ma ben scritta.

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    1. Ho il terrore sia scritto in modo un po' troppo complesso rispetto al mio livello di inglese. Che poi, in verità, il mio problema consiste più che altro nella conoscenza delle parole. Ne conosco poche e quindi imbarcarmi nella lettura di un libro che mi costringe a usare troppo spesso il dizionario mi disturba perché so che poi rischio di abbandonare l'impresa. Per ora cerco di riuscire a capire il significato della parola sconosciuta riflettendo sulla frase e spesso riesco. Ma si tratta pur sempre di un libro per bambini... E quindi, non so. Era difficile la scrittura di Gaiman?

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    2. Ti suggerisco questo articolo, in particolare il punto 4. E' più o meno anche la mia storia, al di là dei titoli suggeriti. L'importante è prendere consapevolezza che il dizionario non ti serve! Io per esempio leggo Martin in inglese, pieno com'è di termini medievali che sul dizionario spesso non ci sono neanche!

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    3. E infatti lo uso già solo per quei termini che proprio non riesco a capire cosa vogliano dire. Alcuni non li cerco, mi sforzo di capire comunque il senso della frase, magari rileggendola più volte o tornando un po' indietro, andando un po' avanti e riesco a barcamenarmi. Quando proprio non capisco NIENTE allora cerco sul dizionario che ho sul cellulare. Però, appunto, si tratta pur sempre di Roald Dahl che, voglio dire, non è Dante. Magari con Stephen King avrei dei problemi (non so, butto nomi a caso!)... E poi sì, ho scelto bene. È corto, volevo leggerlo da un po' e conosco anche la storia, cosa che mi permette anche di leggerlo abbastanza velocemente. :D Grazie però, davvero ^^

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  2. Io leggo spesso il blog di Gaiman e devo dire che il suo è un inglese piano, per niente difficile. Insomma, non si perde in periodi arzigogolati o lessico complicato. Secondo me dovresti provare a leggerlo in lingua, anche perché è davvero una gioia per gli occhi e la mente! (Si nota che lo considero anche io un figo? xD)

    Anche Harry Potter non è difficile in inglese - l'unica difficoltà sta nel ricollegare i termini inventati dalla Rowling alla loro traduzione italiana :)
    E anche la saga di Percy Jackson non è troppo difficile, volendo rimanere nell'ambito MG/YA.

    In ogni caso, qualunque libro sceglierai, ti auguro buona lettura!

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    1. Oh, ecco... Adesso ho davvero il nome di Gaiman che mi ronza in testa in maniera preoccupante. xD Se è un figo non ci si può proprio far niente. Sì, per ora resto nell'ambito "ggggiovane", poi mi evolverò. Data la mia lentezza nella lettura, al momento, mi sembra una scelta saggia. Grazie per i suggerimenti, Percy Jackson mi manca anche in italiano quindi approfondirò! :D

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    2. Uhm... sento anche io una vocina che sussurra *Gaaaaaimaaaan*... xD

      Fai bene a partire in questo modo, vedrai che poi anche i romanzi "adulti" saranno una passeggiata! ;)

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