lunedì 18 marzo 2013

Di personaggi femminili brutti e libri inutili

Orbene, settimana strana quella appena trascorsa. Ho fatto il mio secondo tatuaggio mercoledì e questo mi ha causato pensieri e preoccupazioni da brava ragazzuola paranoica quale sono. E niente, oggi torno dal bravo tatuatore a tempestarlo di domande che magari saranno anche sciocche ma, non so, data la mia colossale sfiga è bene domandare piuttosto che arrovellarsi il cervello con centinaia di domande.
Comunque, detto ciò, sto curando troppo poco il blog e non so da che dipende. Noia? Niente di interessante da dire? Chiapponaggine? Chi lo sa. 
Questo post, in verità, ce lo avevo in mente già da qualche mese ma colgo l'occasione di scriverlo oggi, subito dopo aver letto questo post de La Leggivendola: La donna nel libro - Dubbi, esempi negativi, arrovellamenti sterili.
Il mio dubbio, però, non è circa l'esempio negativo che un personaggio femminile poco forte possa trasmettere ai lettori, sempre che lo trasmetta. La mia domanda è, piuttosto: perché, spesso e volentieri, le protagoniste femminili di libri e film (o anche serie tv) sono antipatiche e, perché no, anche stupide? La maggior parte delle volte non rispecchiano non solo me, che vabbè ho un carattere particolare, ma nemmeno le altre donne che conosco (e sono parecchie)! Faccio degli esempi, cosicché da non sembrare polemica o senza argomentazioni. 
Partiamo dal personaggio femminile descritto da Olivia Lichtenstein in Le ricette di Chloe Zivago per il matrimonio e l'adulterio (di cui potete leggere una recensione qui). Chloe è sciocca e superficiale. È così scema che ha la migliore amica (scema pure lei) che a 40 anni suonati comincia a farsi di cocaina in preda a una crisi adolescenziale. L'altra amica di Chloe non è da meno: è così preoccupata dal numero dei tizi che si porta a letto e dal botulino sulla sua faccia da dimenticarsi di avere una figlia. E d'accordo che "chi va con lo zoppo impara a zoppicare" (e quindi chi ha amiche sceme è per forza scema e se non lo è lo diventa), ma dannazione! Tre donne e tutte e tre completamente sceme?
Ma andiamo avanti. Prendiamo Nora, protagonista del libro che sto leggendo adesso e di cui vi parlerò più avanti (sto a metà): La bottega dei desideri. Una donna che vive in una sorta di Wisteria Lane e che legge libri, ma di nascosto, perché le altre donne del quartiere non la vedono come una cosa cool? Che si preoccupa di avere il Suv sempre sporco perché questo vuol dire vivere in una villa con lo sterrato per i cavalli? Una donna che "teme" la scuola pubblica perché se non hai i figli alla scuola privata ti guardano male? Temo che questo libro darò vita alla seconda puntata di Francamente me ne infischio... 
Ma non divaghiamo. La cosa grave di queste tizie, riflettevo stamattina, è che sono personaggi inventati da donne! Argh!
E continuiamo, perché ce n'è per tutti. Prendiamo adesso Sookie, ma non la Sookie dei libri (non li ho letti), quella delle serie tv True Blood. Non so se la sua idiozia è fedele al libro oppure è un regalo degli sceneggiatori. Ma dai, Sookie? Secondo me basta anche solo fare il suo nome, non è necessario motivare il perché la reputo stupida. E se è così anche nei libri... Be', guarda caso la Harris è donna. Elena di The Vampire Diaries, anche lei però della serie tv. Davvero? Piange e si lamenta per qualunque cosa, sempre con lo sguardo da cane bastonato e i capelli davanti alla faccia che, mamma mia, mi verrebbe da violentarla facendole la coda, così per vedere se piange pure coi capelli legati. Una lagna! E poi basta, dannazione, di ogni cosa dobbiamo farne un dramma! E anche lei, guarda caso, inventata da Lisa Jane Smith che è una donna. 
Vogliamo parlare, per tornare ai libri, di Mirta/Luna della trilogia di Chiara Palazzolo? Mirta/Luna è odiosa, antipatica, avventata, agisce senza riflettere. E anche qui è stata partorita da una donna. La cara Leggy nomina anche Bella di Twilight. Anche su di lei qualcosa da dire ce l'ho. Diciamo che non brilla per reazioni pronte e poco stupide... E indovinate chi ha scritto Twilight? Una donna. Sicuramente avrete anche voi degli esempi di protagoniste di film o libri che non agiscono in modo intelligente. Riportatemeli pure, così da poter evitare la lettura di quei libri, ovviamente xD 
La mia domanda è quindi: perché? Perché sono spesso le donne a creare personaggi femminili sciocchi? Potrei capirlo più da un uomo, che nella sua vita magari ha avuto la sfortuna di conoscere solo Elena o solo Sookie e, credetemi, mi dispiace per lui. 
Succede, invece, raramente che ci siano uomini stupidi, anche se è ovvio che non mancano gli stereotipi anche nel caso dei protagonisti maschili. Ma, a mio parere, molto raramente. O meglio, mi è capitato di incontrarne pochi. Sentitevi liberi di smentirmi, eh, non fate i timidi!
Ma, chiaramente, ci sono anche protagoniste femminili che, invece, stupiscono per la loro fermezza, per la loro forza. Un caso eclatante è riportato da Lucky di Alice Sebold. Un libro che consiglio a tutti di leggere, sebbene sia triste e molto molto molto toccante. O anche Agnese di L'Agnese va a morire scritto da Renata Viganò. Un esempio lampante di forza interiore e animo da combattente. 
Voi che ne pensate? Lasciatevi andare con i commenti e, mi raccomando, sconsigliatemi la lettura di libri inutili con protagoniste femminili brutte (e leggete Lucky, che merita veramente assai).

9 commenti:

  1. Vedo che 'Leggy' mi è rimasto stampato addosso xD
    Oh, parlami del tatuaggio *__* Com'è? Dov'è? Perché?
    Coff, comunque.
    E' vero, ultimamente mi capita d'imbattermi in personaggi femminili possenti e ammirevoli soprattutto in libri scritti da uomini. Almeno, quelli scritti di recente. Tipo le donne descritte da Moore, da Murakami, pure da Gaiman e Martin. Credo che dipenda anche da una sorta di 'rispetto', perché si sa che certe cose sono più facilmente accettabili da parte di una donna, un uomo magari si sente anche 'in pericolo', nel senso che potrebbe incappare in qualcuno che gli dà del maschilista.
    Sookie è effettivamente da prendere a badilate. Io non ho visto la serie, ho soltanto letto i primi due libri. Nel primo era una squinternata imbranatissima, nel secondo puff, improvvisamente si tramutava in Anita2 >_> Il che mi ha irritata parecchio.
    Effettivamente, perché ci sono tante donne che 'sognano' un ritorno a ruoli di questo tipo? Perché è evidente che la cosa venga giudicata positivamente. Non lo capisco, davvero. Anche senza stare a giudicare e sentenziare, mi chiedo veramente da dove vengano questi bisogni ò_ò

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    1. Leggy è bellissimo xD
      Il tatuaggio è una roba molto "maschia": un fiocco viola sul tendine d'Achille. Una roba da veri duri, insomma xD
      Tornando a noi... Infatti non capisco perché gli uomini (che potrebbero non dico essere giustificati ma, ecco, insomma, ci siamo capiti) riescono a partorire BEI personaggi femminili (anche se De Carlo è un uomo e descrive solo dementi) e invece le donne... Le donne no. Spesso, tra l'altro, accade che le donne protagoniste sono così belle che hanno km e km di fila di tizi che non fanno che attendere che lei si conceda sessualmente. Sookie ne è un esempio, ma anche la tizia (non ricordo il nome) protagonista di Bitten. Ma perché? Non puoi essere un personaggio femminile normale, senza una schiera di tipi che ti corteggiano ogni volta che starnutisci? Non capisco. Bitten, sul serio, un caso eclatante: 5 protagonisti, solo lei donna e i 4 uomini non fanno altro che pensare quanto è bella, quanto è bona, quanto è figa, aspetta che provo a portarmela a letto -.-' Mah.

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    2. Beh, sul tendine fa maluccio, quindi è comunque roba virile xD In old-style? *w* E com'è l'altro?
      ... non ho idea di cosa sia Bitten, quindi non posso pronunciarmi ò_ò
      Però sul resto credo che soprattutto gli ommini si siano ormai stancati della fanciulla in pericolo. Cioè, sinceramente, ma chi ne ha voglia? Noi - cioè, 'noi' in senso moooolto generico - saremo anche state svezzate a principi Disney e vestitini da principesse per Carnevale, ma la controparte ha avuto micromachines e Tartarughe Ninja, mica un'endovena di principessine ò_ò Cioè, io se fossi ommo avrei il terrore di incontrare una fanciulla di tal fatta, mi verrebbe più da lanciarla da un dirupo che da sorreggerla...
      Credo che ci siano donne che effettivamente vedono del romanticismo in una situazione 'vecchio stampo'. O forse è proprio l'idea di poter andare contro a quella stessa situazione a entusiasmarle, sinceramente non so...

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  2. Uomini stupidi? Sì, ma non stupidi come lo sono io nella vita reale. Ho capito cosa intendi. Ora che ci penso, non so fare un parallelo. Però ho notato che nel fantastico (quello che leggo io, non quello che leggi tu) ci sono pochissimi personaggi femminili credibili - o quantomeno che riescono a ingannare me. Insomma, ci farò caso!

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    1. Ma anche nel non fantastico! Ma perché, perché le donne sono spesso sciocche nei film e nei libri?! Non capisco.
      Certo, gli uomini "stupidi" (e non in senso simpatico come invece, magari, sei stupido tu) esistono (e De Carlo ne ha partoriti a bizzeffe eh, mica pochi) ma sono sicuro di meno. Anche nel fantastico (mi sa pure nel fantastico che leggi tu). Un caso è Joffrey de Il trono di spade: è odioso, stupido, e altre parole che non voglio scrivere. Ma, cacchio, UN personaggio maschio stupido contro tutti gli esempi di donne da me riportati... Capisci bene che non regge il confronto!

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    2. Una rapida retrospettiva su Anobii e... be', i primi due personaggi femminili non stupidi che trovo sono Scout (Il buio oltre la siepe) e la dottoressa Arroway (Contact). Le altre in effetti non brillano per intelligenza, o sono comunque sovrastate da un personaggio maschile più sveglio. Anche nel romanzo che sto leggendo, c'è un personaggio femminile molto più sveglio di uno dei protagonisti, ma finisce immancabilmente per innamorarsi (sembra) del tizio belloccio (e ricco) ma deficiente - che, ok, crescerà e diverrà un eroe, ma al momento era un idiota.
      Insomma, boh, ci penserò su.
      Comunque il riferimento a me medesimo era per sdrammatizzare. Spero di non essere così stupido come Joffrey.

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    3. Ma no, certo che era per sdrammatizzare! E non credo tu sia come Joffrey eh, almeno spero :D
      Ecco, approfondisci e vedi un po' di confermare o smentire questa mia strana opinione secondo cui gli uomini partoriscono personaggi femminili stupidi più raramente delle donne ;)

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  3. Stavo pensando a qualche donna autrice (contemporanea) che avesse proposto un personaggio femminile di cui non ci si deve vergognare... ma mi vengono solo esempi del passato, cavolo. Forse qualche personaggio in gamba l'avrò trovato, ma son romanzi che lasciano il tempo che trovano.
    Però visto che la Leggy ne ha appena parlato nel suo blog, posso dire che Kathryn Stockett (autrice donna) ha raccontato di donne davvero in gamba nel suo The help.
    Mentre per le autrici di paranormal e fantasy, lì ne escono sempre personaggi assurdi e poco credibili(anche se io non ho disdegnato Katniss di Hunger games).
    C'è però un personaggio femminile che più mi è rimasto impresso nelle letture degli ultimi anni ed è Agnes Browne, uscito dalla penna di un uomo...
    (e - giusto per par condicio- c'è un personaggio maschile altrettanto convincente e che adoro, ed è invece uscito dalla penna di una donna - il commissario Adamsberg della Vargas).
    Vabbé, forse ho detto cavolate e non ho centrato la questione del tuo post, perciò mi ritiro a procurarmi Lucky (che ho letto solo amabili resti della Sebold)

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    1. Bene bene, The help è tra le letture da fare prima di raggiungere i 456 anni (ce la posso fare!), sono quindi contenta che non ci si debba vergognare delle protagoniste.
      Agnes Browne devo approfondirla e non mi stupisce che sia fuoriuscita dalla penna di un uomo. Ormai ho capito che è così che va il mondo xD Insomma, niente da fare, sono più le donne che scrivono di donne sciocche che gli uomini. Sarà un fenomeno antropologico? Chi lo sa!

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