martedì 30 aprile 2013

In my bookshelf #20

Buongiorno a tutti!
In verità questa dovrebbe essere la puntata numero 21, ma il mese scorso non ho comprato nulla (strano!) e per cui l'appuntamento è saltato. Questo mese, invece, ho acquistato solo due libri e, in effetti, avrei anche potuto fare a meno di preparare il post. Ma, e dico ma, ho alcune cose da dire e quindi colgo l'occasione.
Dunque, innanzi tutto ho appreso con estremo piacere che siete diventati 100! I miei occhietti sono lucidi di commozione. 100? Davvero mi leggete in 100? Che piacere immenso. Questa sarà una giornata meravigliosa, me lo sento. 
Ultimamente sto leggendo meno ma non per colpa mia. O meglio, non direttamente. È che sto leggendo New York di Edward Rutherfurd che conta la bellezza di 980 pagine insieme a un amico. 
Abbiamo messo su una sorta di club del libro di cui facciamo parte solo io e lui. Ma lui è lento perché non legge cartacei, perché il libro è grosso e scomodo da portare dietro, perché è pigro e, così, cerco di non andare troppo oltre nella lettura anche se, devo ammettere, ho già superato di gran lunga il limite del mese.
Così, per cercare di star dietro ai tempi da bradipo di quest'amico ho iniziato a leggere, contemporaneamente, La donna delle rose di Charlotte Link. Quindi, dove sta il problema? Il problema è che, purtroppo, New York è un libro impegnativo e la sua struttura narrativa non permette che la lettura venga sospesa per più di qualche giorno. Così, per ovviare a questi problemi, sono costretta a portarmi dietro entrambi i libri: uno lo leggo nel viaggio di andata in metro per recarmi al lavoro e l'altro al ritorno.  In poche parole dedico 40 minuti al giorno a ciascuno dei due libri. Troppo pochi per leggere velocemente e terminare uno dei due libri prima dell'Apocalisse. 
Ma, bando alle ciance, questo mese ho acquistato due libri che desideravo assai. E tralasciamo la consapevolezza che, facendo un calcolo grazie ai libri che ho in libreria e servendomi delle statistiche di aNobii, impiegherò 15 anni per terminare tutti i libri che campeggiano nella mia polverosa libreria. Inutile che specifichi di averli comprati usati, vero? 

Titolo: Ogni cuore umano
Autore: William Boyd
Editore: Neri Pozza
Pagine: 608
Prezzo: 9,80€ 

Trama

Che cosa spinge un essere umano a scrivere il suo diario intimo? Il bisogno impellente, a un certo punto della propria vita, di essere sinceri con se stessi? Di dirsi tutta la verità senza pudore, e gettare così finalmente luce su quegli aspetti della propria esistenza che non osiamo confessare neanche a noi stessi? Niente di tutto questo vale per il protagonista di queste pagine: Logan Gonzago Mountstuart, scrittore nato in Uruguay nel 1906 da madre uruguayana e padre inglese, e vissuto più o meno ovunque nel corso della sua esistenza. Logan Mountstuart scrive il suo journal intime per quello che lui ritiene lo scopo di ogni vero diario: venire a capo delle infinite personalità che compongono quello strano animale che è l'essere umano.


Titolo: Daniel contro l'uragano
Autore: Shane Jones
Editore: Isbn
Pagine: 224
Prezzo: 15€

Trama

"Una settimana prima mi era stato chiesto di costruire un condotto per l'acqua potabile che arrivasse all'oceano. Essendo l'unico appassionato di tubi in città e l'unico che sa come assemblarli, avevo detto di sì, muovendo su e giù la mia sciocca testolina avevo detto: Sì, assolutamente, sì, posso farlo, certo, sì. Tutti continuano a parlare di un Uragano che si avvicina all'orizzonte, disse l'Uomo con i tatuaggi. Guardò fuori dalla finestra il cielo violetto, le foglie. Un tremore gli scosse le spalle. Non so di sicuro cosa sia davvero l'Uragano, dissi. L'Uomo con i tatuaggi si passò una mano sulla bocca, cercando di ricomporsi per fare un discorso serio. D'ora in poi, porta Iamso con te, disse. Ha un ottimo senso dell'orientamento. Può aiutarti. Può dirti cose su di te e scrivere i tuoi sentimenti, o delle storie. Non dovresti stare da solo là fuori, in preda alla preoccupazione, alla nostalgia di tua moglie, attanagliato dalla paura dell'Uragano, senza riuscire a dormire nemmeno per un breve sogno. Dal fondo del corridoio, uno sferragliare di tubi, Iamso di corsa. Portava a tracolla un grosso sacco di tela pieno di tubi blu. Un'altra borsa era piena di panini. Mi prese la mano e mi tirò le dita verso la maniglia della porta. Dai, ora andiamo, su, disse. (...) All'orizzonte, l'Uragano lanciava barche in un cielo affollato di nuvole." La fantastica storia di un uomo terrorizzato dagli uragani e della donna che voleva salvarlo.

Adesso, detto tra noi, ciò che mi manca è il tempo per leggere non solo questi due libri in particolare, ma tutti quelli che ospito a casa, fiduciosi di essere sfogliati. Punto tutto sulle ore di treno per recarmi (e tornare, ovviamente) a Torino il mese prossimo. In 4 ore e mezza circa posso dare molto, vero? Fate in modo che ci creda, almeno! xD

7 commenti:

  1. Io ho pensato lo stesso l'anno scorso, poi mi sono beccato un gruppo di tizi che facevano chiasso intorno a uno smartphone (fra l'altro andavano anche loro al Salone) all'andata e al ritorno... un altro genere di distrazione. Quest'anno forse dimezzo la durata del viaggio, che comunque è più breve rispetto al tuo, ma non so quanto riuscirò a leggere. Né so cosa portarmi, anche se una rapida occhiata al mio "comodino" mi ha appena intristito.

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    1. Nooo, spero vivamente che nessun ragazzino cretinetti si trovi nelle vicinanze. Ho prenotato il posto in solitudine, quindi accanto non avrò nessuno per fortuna.
      Il "comodino" insulta anche te? Il mio ormai nemmeno mi saluta la mattina xD

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    2. Un giorno scriverò un post sul mio "comodino"! ^^

      Ti auguro un viaggio in silenziosa solitudine, allora.

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  2. Non conoscevo il primo dei due libri, ma sembra decisamente curioso :)
    Il secondo, invece, l'avevo visto in libreria e non m'ispirava troppo, per fortuna ("per fortuna" perché sono già troppi i libri che vorrei leggere xD).

    Eheh direi che in 4 ore e mezza riuscirai decisamente a leggere un bel po' ;)
    Ci sarò anche io a Torino! :D

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    1. Lasciamo perdere tutti i libri che vedo (anche su aNobii) che non mi ispirano troppo. O meglio, che mi ispirano ma ai quali fuggo xD Ormai sono un caso perso!
      Ogni cuore umano spero di leggerlo prima dell'Apocalisse :D

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  3. Oh bene!
    mi ispira New York e al tempo stesso mi spaventa: troppo mattone, troppo pesante da portarsi dietro, tu te ne porti addirittura due... sei la mia eroina (o meglio l'eroina della mia schiena che si lamenta per ogin libro che deve portare ogni giorno!)
    Quanto a Boyd, a me ispira lui e tutti i suoi romanzi, anche se al momento non ne ho letto nessuno. Però c'ho Inquietudine, a prendere polvere, di cui ho visto la miniserie tv della BBC e mi è piaciuta tantissimo!
    Daniel contro l'uragano attira da un po' anche me, ma visto che nel frattempo ho un altro libro dell'autore, Io sono febbraio, a prendere polvere, aspetto di leggere questo, vedere se mi convince e poi pensare a comprare anche l'altro :)

    E chissà che non ci si veda al salone del libro a torino!

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    1. Sì, New York spaventava anche me. L'ho corteggiato per un anno almeno, poi ho approfittato dello sconto del 25% e mi son detta "ma chi se ne frega, magari lo leggerò d'estate!". E invece, come sempre, ho mandato i buoni propositi a farsi benedire xD
      Ohh, di Io sono febbraio ho letto molto bene in giro, sono curiosissima di sapere che cosa ne pensi. Ti tengo d'occhio ;)

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