mercoledì 27 novembre 2013

Recensione Tutto accade oggi

Buongiorno!
Ho finalmente preso coraggio e ho deciso di parlarvi di Tutto accade oggi, un libriccino piccino picciò di cui ho terminato la lettura già da un po'. 
Avrei dovuto parlarvene prima ma questo è un periodo un po' così, strano. Pensare che sto indietro con quasi tutte le serie tv che guardo, e per me è come se fosse un'eresia. 
Diciamo che mi mantengo il più occupata possibile, prima che la depressione da disoccupazione bussi alla mia porta. Dunque, tralasciamo le sciocchezzuole!

Autore: Jesse Browner
Titolo: Tutto accade oggi
Editore: E/O
Pagine: 224
Il mio voto: 4 piume

Trama

Wes cammina per le strade di una New York notturna. Sta tornando a casa e dovrebbe essere felice perché ha appena compiuto il grande passo che tutti i suoi coetanei sognano, il rito di iniziazione per eccellenza. Wes, 17 anni, ha fatto sesso per la prima volta. Eppure è triste, indicibilmente, profondamente triste. Perché è successo tutto nel momento sbagliato, con la ragazza sbagliata, per i motivi sbagliati. È tutto fuori dal rigido e assai articolato copione che in ogni istante della sua vita Wes struttura mentalmente. Un copione che ingloba in sé tutti gli aspetti della sua esistenza, dalla madre gravemente malata e costretta a letto al padre scrittore fallito, dalle pagine di Guerra e pace a quelle del Maestro e Margherita, dall’amore idealizzato e impossibile per la bella Delia a quello più protettivo per la sorellina Nora. Un ritratto commovente. Un romanzo tenero e affettuoso. Grazie alle sempre avvincenti e intriganti elucubrazioni del giovane Wes, le pagine di questo romanzo ci restituiscono i sentimenti e le emozioni di un’età in cui ancor più della vita in sé è importante il modo in cui la percepiamo, ancor più di ciò che siamo è importante il modo in cui ci crediamo percepiti dagli altri, un’età in cui nella mente scorre un interminabile flusso di pensieri, considerazioni e sensazioni che può trasformare ogni banale momento quotidiano nella pagina di un infinito romanzo che ci vede come unici protagonisti. 

La mia recensione

It's been a hard day's night

Chi mi conosce lo sa: adoro la malinconia. Adoro tutto ciò che la richiama: i colori caldi dell'autunno, i libri tristi e privi di lieto fine, le statue presenti nei cimiteri, la luce fredda invernale. 
Non che mi piaccia essere triste, questo no. Ma reputo che alcune emozioni, alcuni sentimenti, siano più cinematografici e fotogenici di altri. 
Tutto accade oggi è un libro malinconico, a tratti davvero molto triste. Triste perché Wes, un diciassettenne della New York bene, è stato costretto dalle circostanze a non agire e a non pensare come un qualunque diciassette del Greenewich Willage.
La narrazione ha inizio mentre Wes torna a casa dopo una festa, festa durante la quale ha perso la verginità. Dovrebbe essere contento, vantarsene subito con gli amici, ricevere pacche sulle spalle, brindare a un nuovo inizio. Tutto quello che Wes, invece, riesce a pensare è di aver sbagliato tutto: ha sbagliato momento ma soprattutto ha sbagliato ragazza. Il motivo per cui Wes avrebbe preferito ciò non accadesse vien fuori piano piano grazie ai numerosi flashback che Browner piazza sapientemente un po' qua e un po' là, proprio nel momento giusto.
Grazie ai ricordi degli eventi accaduti sia durante la notte che nei mesi addietro, Browner ci mostra già dalle primissime pagine l'animo tormentato e un po' ottocentesco di cui Wes è dotato. I sentimenti che Wes prova e ha provato, così puri e forti, sono sì indici della maturità intellettuale fuori dal comune, ma sono anche e soprattutto il frutto di un'infanzia vissuta per metà. 
Una madre malata e costretta a letto da molto tempo e, quando la badante non c'è, è lui a doversi occupare di tutto. Un padre pressappoco assente che Wes considera un fallito e che si preoccupa più delle donne da portarsi a letto che della salute dei figli. Una sorella minore che, per cercare di barcamenarsi in una situazione difficile ha inventato un personaggio, Bobby, con il quale cerca di far sorridere il fratello e che offre consigli pratici a tutti.
Appena 220 pagine per raccontare una sola giornata di Wes, la più importante, e farci riflettere su quanto a volte sia ingiusta e pesante la vita per un adolescente d'animo gentile come il protagonista di questo libro.
Un libriccino dolcissimo, la cui lettura destabilizza piacevolemente il lettore. Un libro malinconico, dai colori caldi dell'autunno ma dalla luce fredda dell'inverno.

martedì 19 novembre 2013

Ciarlando allegramente di... #4

Buongiorno!
Fuori il cielo non promette nulla di buono, la temperatura è di circa 13°C, sono le 07.00 e io sono sveglia già da mezzora. Non so perché, è successo e basta. 
Dunque, non ho visto Masterpiece perché ho preferito la pizza con gli amici e due o tre Caffè Borghetti piuttosto che la faccia di De Carlo, non me ne vogliate. Mi ero ripromessa di guardarlo sul sito Rai, ma al mio Mac manca un componente che se scarico continua a mancare. I misteri della tecnologia. O, semplicemente, un monito dell'Universo: -"Nereia, non mi si distragga con le sciocchezzuole, scriva per il blog piuttosto, ché mi sembra parecchio assente ultimamente!". E c'ha ragione.
flying_books_stressless_tattoo
Schiena di Nereia
Oggi, sebbene abbia terminato stanotte Tutto accade oggi di Jesse Browner, vi parlerò del secondo volume della saga di Richelle Mead. Poi per cortesia, in separata sede, mi dite perché mi ostino a leggere libri insulsi che so essere insulsi. Vabbè, lo faccio anche con le serie tv brutte, deve essere una sorta di masochismo mista a voglia di redenzione per i propri peccati.
Pensavo ieri, tra le altre mille cose, che vi ho rotto abbastanza gli zibidei con la storia del tatuaggio libresco senza poi farvelo vedere (se non a qualcuno). Be', adesso è guarito e quindi posso mostrarvelo. Se siete di Roma sarò anche felice di indicarvi lo studio perché, ecco, io li lovvo tutti i ragazzi che lavorano lì. Sono gentili, disponibili, un sacco carini.
Comunque se vi state domandando che cosa ci sta scritto sul mio tatuaggio... Si tratta dell'incipit di Jane Eyre che, si sa, è il mio libro preferito in assoluto. E niente, io lo amo. Amo il mio tatuaggio. Lo guardo ancora così *___* come se lo avessi fatto solo da qualche giorno e invece è passato più di un mese. Non so, forse non mi abituerò mai alla sua presenza. E, oh, perdonate la mia non incantevole forma fisica. Sì be', diciamo che reputo cool le rotondità, un po' come Botero.

lunedì 4 novembre 2013

Recap Women Challenge #3


In attesa di scrivere la recensione di Morsi di ghiaccio di Richelle Mead (che non sono esattamente certa sarà una vera e propria recensione), mi lancio nel terzo recap della Women Challenge. L'anno sta per terminare e io ne ho letti esattamente 15, proprio come mi ero prefissata. Certo, alla sfida dell'alfabeto ho fatto schifo e pietà (non l'ho nemmeno aggiornata per la vergogna) ma vabbè, non si può avere tutto. E niente, ho finito il libro della Mead ieri sera e adesso sono indecisa su cosa leggere... Sì, perché volevo qualcosa di piccolo, scorrevole... Vediamo, entro oggi ne verrò a capo. Anche perché il libro della Mead è, come dire, un po' troppo young. Non credo sarò in grado di scriverne una recensione vera e propria. Forse ne parlerò in modo sconclusionato uno di questi giorni. Comunque, detto ciò, eccoci qua. Cliccando sul titolo di un libro potete leggerne la recensione presente su questo blog ^^

L'ultimo chef cinese di Nicole Mones.

Una lettura leggera e spensierata, un libro che si legge in qualche ora nemmeno. Primo libro della Mones che leggo (e mi auguro non ultimo). Nulla di impegnativo, nulla di particolarmente originale e però, nonostante questo, mi ha scaldato il cuore. Un libro da leggere quando non si vuole nulla di impegnativo, per la gente come me un libro da leggere al parco, seduti su una panchina, scaldati dal dolce sole primaverile.



La donna delle rose di Charlotte Link.

Secondo libro della Link che leggo che, però, va un po' sotto le aspettative. Dopo aver letto La casa delle sorelle che mi aveva appassionata tantissimo (ma davvero non riesco a capirne il motivo, giuro) da questo libro mi aspettavo qualcosa di più. Mi piace come la Link tratta i periodi storici nei suoi romanzi (almeno nei due che ho letto) perché la storia fa da sfondo ma è anche parte integrante della storia. Insomma, se dovete approcciarvi alla Link fatelo con La casa delle sorelle e non con questo qui che resta, comunque, un buon romanzo.


Shadowhunters. Città di ossa di Cassandra Clare.

Ho sentito così tanto parlare di questa serie di libri (come di quelli della Mead) che non lo so mica che cosa mi aspettavo. Molto di più, onestamente. La storia potrebbe anche essere interessante, solo che alcuni parti del libro mi hanno annoiata a morte. Ci ho messo quasi un mese per terminarlo. Io. Quasi un mese per terminare un romanzo urban fantasy. Sembra una presa in giro, e invece non lo è affatto. Spero che andando avanti con la saga la storia migliori perché altrimenti non capisco tutto il successo della Clare.




Questo sì che è un bel romanzo. Scritto bene, struttura narrativa interessante e originale, personaggi ben sviluppati, storia credibile seppur (ovviamente) impossibile. Bello, bello, bello. A me le storie d'amore tormentate piacciono, ormai lo sapete, per cui mi sento caldamente di consigliarne la lettura a tutti. Davvero una bella scoperta. Intenso, emozionante, travagliato. State ancora qui? Andate a leggerlo!