Lo so, lo so che è un libro poco impegnativo e che è considerato anche uno young adult. Ma poi, comunque, un giorno parleremo di questi nuovi generi. Quando ero giovane io gli young adult non esistevano. C'erano i Mondadori Gaia Junior che erano chiaramente per ragazze e possedevano delle copertine nient'affatto allettanti (vedere per credere), i coloratissimi (e pure un poco coatti a guardarli adesso) Mondadori Le ragazzine e poi una collana che mi piaceva tanto, della casa editrice EL (adesso, o forse anche allora, di Einaudi). Belli quei libri, quelli della EL intendo, trattavano anche temi importanti.
Comunque, nessuna traccia di paranormal, romance, paranormal romance e nessuna traccia di young adult soprattutto. Libri per ragazzi, punto. Dietro ci stava scritto +14, come sulle scatole dei giochi di società. Comunque, Fangirl a quanto pare fa parte del nuovo filone young adult. A me sembra solo un libro che possono leggere le sedici-diciassettenni. O le nerd vecchie come me. Com'è che si dice? Nerd vecchia fa buon brodo, no? xD
Ad ogni modo, perdonate la mia incapacità nello scrivere questa recensione. Ci ho provato per due giorni e niente, meglio di così non viene. È colpa del libro però, giuro, non mia.
Comunque, nessuna traccia di paranormal, romance, paranormal romance e nessuna traccia di young adult soprattutto. Libri per ragazzi, punto. Dietro ci stava scritto +14, come sulle scatole dei giochi di società. Comunque, Fangirl a quanto pare fa parte del nuovo filone young adult. A me sembra solo un libro che possono leggere le sedici-diciassettenni. O le nerd vecchie come me. Com'è che si dice? Nerd vecchia fa buon brodo, no? xD
Ad ogni modo, perdonate la mia incapacità nello scrivere questa recensione. Ci ho provato per due giorni e niente, meglio di così non viene. È colpa del libro però, giuro, non mia.
Autore: Rainbow Rowell
Titolo: Fangirl
Prezzo: 8,62 $
Editore: Pan Macmillan
Pagine: 480
Il mio voto: 4 piume
Trama (rielaborata e tradotta da me)
Cath e Wren, sorelle gemelle, fino a ora hanno sempre fatto tutto insieme. Ma, adesso che si sono iscritte all'università, le cose iniziano a cambiare. Wren, infatti, non vuole più fare le cose in coppia: vuole andare alle feste, conoscere ragazzi delle confraternite e vivere la sua nuova vita da matricola. Il nuovo stile di vita di Wren, però, poco si addice alla timida Cath, che passa la maggior parte del suo tempo libero – e non solo – scrivendo fanfiction. Senza Wren, non sarà facile per Cath uscire dal bozzolo e riuscire a stringere nuove amicizie. Le circostanze non sembrano essere dalla sua parte: ha una compagna di stanza scontrosa, il cui fidanzato le ronza sempre intorno, una professoressa di scrittura creativa che pensa che le fan fiction costituiscano il declino dell'era moderna, un affascinante compagno di corso che però vuole solo parlare di parole... E lei non riesce a smettere di preoccuparsi per il padre, amorevole e fragile, che non è abituato a stare completamente solo in casa.
La mia recensione
Ammettiamolo: questo libro non poteva non piacermi. Non ho una sorella gemella e l'università l'ho finita da un pezzo (sic!) però, dannazione, possibile che io sia così simile a Cath?
E per me la recensione potrebbe concludersi così, perché questo libro – nonostante le differenze sostanziali tra me e Cath – mi descrive comunque in modo... Inquietante.
Incredibile quanto Cath inizialmente possa sembrarci sciocca per poi renderci conto, durante la lettura, che ci appare sciocca solo perché è reale. Le paure di Cath, il suo disadattamento, la sua fobia del contatto con il nuovo, l'esterno, lo sconosciuto sono reali e sono cose che, in fondo, ho sempre provato anche io. Niente cliché, niente reazioni da eroina, niente frasi a effetto di quelle che si vedono solo nei film o si leggono solo nei libri, anzi.
Cath però non è nemmeno un caso umano, di quelli che hanno necessariamente bisogno dell'aiuto dello psichiatra per stringere nuove amicizie; Cath è me, è voi, è chiunque abbia avuto il bisogno di crearsi un mondo interiore a causa di una insicurezza di fondo di cui non ci si riesce a liberare.
Non scrivo fanfiction, è vero. E non ho una fissa per una serie in particolare, come quella che Cath nutre per la serie di libri dedicati a Simon Snow, è vero anche questo. Ma ho un blog e dipendo dall'acquisto di libri compulsivo, dalle serie tv, dall'editoria in generale e questo basta per essere vista dagli altri, dalle persone comuni, come una nerd.