mercoledì 3 dicembre 2014

A Natale in libreria, ovvero tutto ciò che non vorresti trovare sotto l'albero

È dicembre, quindi da adesso in poi verremo sommersi di post, articoli, email sui libri da acquistare a Natale e i libri da regalare. Noi, qui in casa Nereia, francamente ce ne infischiamo dei 101 libri da regalare a Natale, del miglior romance di sempre che scalda il cuore mentre fuori nevica (fa molto Natale, ammettiamolo), della ricetta dei biscotti allo zenzero a forma di fiocchi di neve, delle palle ecologiche da attaccare all'albero, del modo più natalizio che c'è per confezionare i regali, delle decorazioni bianche e rosse fai da te utilizzando solo ed esclusivamente tubetti di Rio Mare Paté e la sabbietta per lettiera.
A me del Natale non frega poi molto, l'alberello sarà un decennio che non lo faccio, il presepe ancor di più. Mia madre decise di non imbarcarsi più nell'impresa quando capì che sostituire i Re Magi con i mini sofficini e le Micro Machines per me non costituiva solo una sfida all'autorità religiosa, ma lo facevo anche perché trovavo in quel modo il presepe più colorato, originale e divertente.
Detto tra noi, preferisco la Pasqua e solo perché posso uccidermi di cioccolata senza sentirmi in colpa. Coff, dicevamo, il Natale.
Del Natale mi importa il giusto, mi piace piuttosto quello che vedo in giro. Mi piacciono le luci che colorano Roma, che è bella da mozzare il fiato sempre, ma che sotto Natale diventa incantevole. Mi piace il cielo su Roma nel mese di Dicembre che è così blu che si ha l'impressione di camminare con sopra il vuoto. Lo so che è una di quelle frasi da romanzetto alla Clare ma, credetemi, è proprio così.
Del mese di Dicembre e dell'arrivo del Natale imminente, comunque, mi piace soprattutto una cosa: le uscite in libreria. Sì sì, proprio quelle che poi vi consigliano di comprare o regalare.  Mi piacciono perché, dannazione, sono veramente oscene. Sono così oscene da rimanere impresse nella mia memoria fino al Dicembre successivo.
Perché, vedete, a Natale si cerca di sfornare quanto più è possibile per potersi accaparrare più lettori/non lettori possibili e, quindi, ci si butta in mezzo chiunque nella mischia pur di alzare qualche soldo che serva, almeno, per pagare la tipografia. Tipo questo libro qui che ci consiglia di lasciarci andare all'ammmmore e tutto verrà da sé (certo certo). E poi, va' che copertina! Lo regalerei per Natale solo per le pallette a forma di cuore made in Ikea. 
Ma non si possono vomitare sugli scaffali delle librerie solo libri ambientati a Natale con protagoniste persone che amano il Natale e che trovano l'amore solo a Natale. C'è sempre bisogno del nome grosso, quello che ti piazzo in enormi, traballanti pile all'ingresso, con un bel cartello con su scritto "NOVITÀ" in cima... Quel libro di cui, davvero, nessuno sentiva la mancanza ma che, invece, puntuale come i treni in Germania e piacevole come l'influenza gastrointestinale si palesa in libreria tra novembre e dicembre.
Immancabile Bruno Vespa, con i suoi libri che boh... Non ho idea di chi li legga. Non conosco nessuno, davvero, che ne abbia mai acquistato uno, nemmeno per sbaglio. Forse conosco troppi pochi lettori. Se volete, tra i commenti sentitevi liberi di dirmi se avete mai visto anche solo un passante acquistarne uno, così almeno mi faccio un'idea dell'identikit del presunto lettore di Vespa ché, sul serio, non riesco nemmeno a immaginarne uno. Com'è il lettore di 374 pagine a 20 euro, scritte con carattere di dimensione 36, utile soprattutto per i presbiti?
A fare compagnia a Vespa, quest'anno c'è anche Alfonso Signorini che ci racconta della sua vita privata e del rapporto con i suoi genitori. Interessante la scelta dell'immagine di copertina, rivisitazione della calvizie di Agassi nella copertina di Open.
Come ogni anno anche il filone sport – di cui a me non frega assolutamente nulla in quanto praticante convinta ed esperta di sport di alto livello, quali salto in lungo nell'ozio e tuffo carpiato con avvitamento nelle serie tv – presenta delle grandiose novità dalle copertine aberranti, come il libro di cui tutti voi sentivate la mancanza che racconta la storia di Russo Clemente per le edizioni Fandango. Non solo non ho idea di chi sia Russo Clemente, non ho alcuna voglia di scoprirlo e non so se anche voi in quella foto notate qualche somiglianza con lui e la sua potenza di percosse.
Io ho pensato subito a una burla di Maccio Capatonda e invece no, pare che questo libro esista davvero, con quella copertina e quel prezzo di vendita. Invece, se siete appassionati di calcio potete gioire con me dell'uscita di A modo mio (My way) – che classe l'inglese tra parentesi – di Giuseppe Rossi. Dalla copertina sembra che Giuseppe Rossi (apprendo adesso che gioca per la Fiorentina) sia un cantante un po' coatto dell'ultima edizione di Amici di Maria de Filippi... Invece no. Ma vabbè, a noi ci importa il giusto.
Per ciò che riguarda il RACChIA (Romanzo Autoerotico per Chiattone Irrisolte Allo bando), genere molto amato da Holden, uno dei miei blogger del cuore, Mondadori ci delizia con Indimenticabile di Abbi Glines. Copertina bruttina ma, almeno, non fatta per intero con Paint. La storia è così intensa e indimenticabile che il sito de La Feltrinelli scrive solo due righe di cui una è "Una lettura leggera ed emozionante per risvegliare i sensi", per cui fate un po' voi.
Dell'altro libro che trovate già in libreria dalla scorsa settimana, sempre del filone RACChIA, invece ve ne ho già parlato soprattutto perché ammiro moltissimo il titolo, la cover e la storia ovviamente.
Parlo, con tanta tanta tanta gioia, di Il ragazzo che entrò dalla finestra e si infilò nel mio letto.
Probabilmente la tizia in copertina è la parente intima di quella sulla copertina di Uno splendido disastro, stesso cappello, stessa espressione intelligente. Questo, comunque, sicuramente me lo procuro per leggerlo perché quel cuoricino sghembo disegnato sul vetro appannato di una finestra (??) mi chiama più della faccia della tizia levigata con il famoso strumento "mannaia" di Photoshop. Non riesco proprio a resistere a certe cose, ai Newton Compton e ai romance (poi se c'è la commistione tra le due cose ancora meglio) men che meno.
Ma, attenzione, perché venerdì sarà in vendita (già, proprio così) il libro dell'anno. Mi riferisco all'autobiografia di Morgan, pubblicata da Einaudi Stile libero (che raccoglie più o meno tutta lammèrda che riesce a trovare in giro) e venduta alla modica cifra di 17.50 euro. 232 pagine di non si sa bene cosa, considerando i trascorsi non propriamente interessanti della sua vita. Magari anche lui si avvale del carattere dimensione 36 e allora via, queste dieci paginette di no sense te le trasformo in 232 di roba new age. Cito: "Io non vivo infatti, io volo. Sono sempre in alta quota, leggero, costantemente in orbita, lanciato anche a piombo talvolta [...]". Ecco, Morgan, non vorrei dirtelo ma non ce fai na bella figura.
E ne avrei altri di libri belli da segnalarvi ma ho deciso che mi fermo qui, perché ho più o meno raggruppato tutto il meglio del trash in un solo unico post e sento già che sto per avere un mancamento.  E se ce l'ho io che l'ho scritto di proposito, immagino voi che siete arrivati qui per caso.
Che il volo di Morgan sia con voi.

17 commenti:

  1. sto (letteralmente) fremendo per l'emozione...

    questo elenco di novità librarie mi ha elettrizzato!

    ^_^

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    1. Eh lo so, difficile resistere a Russo Clemente, tanto per dirne uno.

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  2. Buahahahha adoro questo tuo post!!!Condivio ogni parola detta...(tranne per il fatto che io amo addobbare casa e fare l'albero per Natale XD)
    Alle parole "RACChIA (Romanzo Autoerotico per Chiattone Irrisolte Allo bando)" mi sono piegata!!! ahahha ^^

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    1. L'inventore del RACChIA è proprio Holden che, cioè... Come non amarlo.
      Be', quasi a tutti piace fare l'albero e il presepe e addobbare casa. Tranne a me e a pochissima altra gente, quindi capisco perfettamente. Belle uscite però eh, scommetto che hai trovato qualcosa da comprare anche tu! ^_^

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    2. Mi hai beccata!Come non resistere ad un libro intitolato "Il ragazzo che entrò dalla finestra e si infilò nel mio letto"!!! >_<

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    3. Quello piace un po' a tutti mi sa, merito del titolo xD

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  3. Ah, ecco il post. Io c'ero quando lo pensavi, io c'ero!
    Ignoravo molte di queste bruttissime uscite, e giustamente. RACChIA è un acronimo stupendissimo, comunque. Non mi esprimo su niente in particolare, se non sul fatto che sei una specie di Scrooge in gonnella. No, da te non mi aspettavo che odiassi, tipo, il Natale. La Pasqua è noiosa, il Natale è figo, anche solo per le decorazioni. Ora vengo a casa tua e ti faccio l'albero io: non transigo sull'albero. Mi congedo con questo video del tuo amato Morgan. Goditelo.
    https://www.youtube.com/watch?v=ygA9qqiYI34
    Potrei morire adesso, ahahahhahahah

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    1. Ecco, questo è ciò che appunto definirei "il volo di Morgan". Verso il pavimento xD
      La Pasqua è noiosa, sono d'accordo, ma anche il Natale :D

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  4. Clemente Russo dovrebbe essere un pugile, mi sa che ci ha portato qualche medaglia dalle Olimpiadi...

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    1. Dalla mia posso dire che non ho la tv e non mi interesso di sport, di conseguenza non seguo le Olimpiadi. Poi il pugilato...

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  5. Quello che si infila nel letto non è lo stesso che salta dalla finestra, giusto?

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    1. Invece è proprio lo stesso O_o Aiuto. Te ce lo vorresti uno che entra dalla finestra e si mette direttamente nel tuo letto? Con te già dentro magari? Per carità.

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  6. dopo questo post, ho deciso che ti seguo.
    grazie a dio a me a natale o non regalano nulla, o mi regalano soldi, per cui i libri me li scelgo io XD

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    1. Ciao e benvenuta da queste parti!
      E continua pure a mantenere alta la tradizione del farti regalare i soldi, meno rischi e meno reggi porte in casa :D
      Certo, un Clemente Russo venduto in meno eh, Fandango non approverà.

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    2. ma non necessariamente a natale bisogna essere tanto buoni da diventare fessi!

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  7. Sono tutta un fremito lol Mentre leggevo stavo pensando se c'è qualche persona che mi sta davvero sulle palle per regalare qualcuna di queste chicche.. ma no.. non odio nessuno a tal punto xD

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    1. Peccato! È sempre un piacere regalare un libro di Bruno Vespa al peggiore dei nostri nemici xD

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