venerdì 23 gennaio 2015

Di inutili e patetici interrogativi, se è meglio la carta o l'ebook

Scrivo questo post perché ho da poco terminato la lettura di Fare e leggere e-book. Viaggio tra i segreti dell'editoria digitale di Caterina Giso, edito da Infinito Edizioni.
La casa editrice mi ha omaggiata di una copia digitale per l'altro blog per cui scrivo (e che non vi dirò mai quale è perché là c'è nome e cognome e io invece sono ancora convinta di essere solo Nereia per questi pizzi qui). Dunque, dicevo.
Il libercolo, è davvero piccino picciò, offre una panoramica sulla storia dell'ebook, dalla nascita fino ai giorni nostri. Per me è stato interessante leggerlo, molte cose ammetto di non saperle (tipo la storia della nascita dei formati, ad esempio), alcune altre mi hanno fatto riflettere.
Trattasi di un saggio o, meglio ancora, di una sorta di manuale d'introduzione, per cui prosegue tutto in modo abbastanza lineare, senza che la Giso si lasci andare in inutili sofismi o in pareri
assolutamente non richiesti. Nonostante ciò, sono comunque riuscita a mettere insieme diversi pezzi – tra riflessioni personali, robe lette nella blogosfera o nell'internet – e a creare un post di vaneggiamenti.
Qualche giorno fa mi sono recata presso una biblioteca universitaria per fare un colloquio; le mansioni richieste allo stagista–tirocinante–personachecioccuperemodiassumereperunanno erano di catalogazione, per lo più. Inutile dire che, anche se si trattattasse di spolverare libri con il proprio fiato io lo farei comunque e anche con tanto entusiasmo. No, il punto è che pensando alla catalogazione ho pensato agli ebook. E pensando agli ebook ho pensato alle solite discussioni trite e ritrite "meglio la carta o l'ebook?". E ho pensato che sono discussioni idiote. Perché, voglio dire, qualcuno ha mai fatto la stessa domanda su motorini e biciclette alla gente che va ad acquistare un motorino?
Entri in un negozio che vende moto, scooter e tutto ciò che va a benzina e sta su due ruote e il tale, così, prima di farti vedere qualche modello se ne esce con "Ma lo sa, lei, che se compra un motorino le biciclette sono destinate a sparire?". 
Ecco, mi sembra assurdo come quando si parla di apocalisse libraria. A parte che il mercato dell'ebook in Italia è così irrisorio che mi sembra di stare disquisendo sulle dimensioni in millimetri del semolino di De Cecco, per darvi un'idea di quanto consideri inutile questo discorso.
Da qualche parte sul sito dell'AIE (o riportato in qualche articolo che adesso non riesco a trovare), viene affermato che il mercato dell'ebook in Italia è pari al 3% (nel 2013, i dati del 2014 non ci sono ancora). Non avremo i numeri del 2014, ma abbiamo un'infografica del The Economist che non è molto incoraggiante. Vedete l'abisso tra la carta e l'ebook (e vedete l'abisso tra noi e gli Stati Uniti?!)?
Quindi, di che stiamo parlando? Tutti a sentirsi minacciati da una cosa che non dico che non esista, ma che al momento ha il peso specifico di un pidocchio nell'universo. 
Come non ricordare poi la campagna Un libro è un libro che, sì, ha portato l'Iva al 4% e poi? E poi niente, gli ebook costavano 10 euro prima e anche adesso continueranno a costare 10 euro, con la conseguenza che i lettori continueranno a non comprare ebook perché costano solo qualche spiccio in meno rispetto al cartaceo e gli editori potranno:
a) lamentarsi che l'editoria è in crisi;
b) lamentarsi che in Italia non si legge;
c) non pagare gli addetti ai lavori perché l'editoria è in crisi;
d) dire che utilizzano quei pochi spiccetti in più che guadagnano con gli ebook per loro stessi, dato che se non s'era capito l'editoria è in crisi.

Vi do una nuova: l'editoria è in crisi dal 1942, lo dimostra una lettera di Cesare Pavese (tratta da Lettere, 1926 1950 edito da Einaudi ma ormai fuori catalogo) che tempo fa trovai nell'internet. E nel 1942 non c'erano gli ebook.
E poi basta con questa storia "ebook o cartaceo" che fa partorire risposte come "preferisco il cartaceo perché mi piace l'odore dell'erba appena tagliata e la carta mi ricorda quando i monaci amanuensi passavano ore e ore a disegnare una C". Basta, d'accordo? 
Leggo entrambe le cose, sia libri che ebook, e preferisco di gran lunga la carta. Se devo comprare un ebook lo faccio solo se è in offerta o se il prezzo di vendita è di almeno 5 euro inferiore al cartaceo (ricordiamo che per il cartaceo mi rifiuto di spendere oltre i 12 euro). 
E non preferisco la carta perché mi ricorda le pecorelle sulle colline a brucare o perché quando annuso le pagine mi sembra di aver preso un funghetto allucinogeno. Sebbene l'ebook sia decisamente più comodo (anche se il mio ereader pesa quanto un brossurato di 300 pagine della e/o perché possiedo uno dei primi modelli messi in commercio), perché in un aggeggio ci metti tutti i libri che vuoi, perché puoi leggerti anche Il Signore degli Anelli sull'autobus senza che ti si intorpidisca il braccio, perché se stai per molto lontano da casa non è necessario portarsi dietro una libreria intera eccetera eccetera eccetera, continuo a comprare libri cartacei. E il motivo è semplice: mi ci trovo meglio. 
Così come quando al posto del motorino scegli la macchina o viceversa. Non necessariamente devi dare una motivazione romantica eh, nessuno ti guarda male se, per giustificare l'acquisto di un motorino anziché di un'auto, dici "mi sono più congeniali le due ruote". Non scomodiamo il vero contatto con la natura, gli insetti tra i denti se non hai il casco integrale, le perdita graduale delle dita d'inverno, la faccia che manco gli sciatori o il Principe Carlo. Ti ci trovi meglio per il parcheggio, ad esempio. È un motivo pratico, non è romantico.
E poi, tra l'altro, la maggior parte della gente che dice queste cose legge solo libri che sarebbe meglio non avere proprio in casa, altro che ebook o cartaceo. Ma questo è un altro discorso, de lammèrda in libreria ne ho già parlato abbondantemente.
Dicevamo, mi trovo meglio con il cartaceo e lo preferisco perché lo trovo più comodo, persino da tenere in mano. Lo so, sono strana, ma è la verità. In più, sarà che il mio modello è ormai da considerarsi vecchietto (è del gennaio 2010), ma ho più o meno sempre problemi di impaginazione, cosa che mi porta a dover scorrere il libro su e giù e poi a voltare pagina perché, spesso, non vedo le pagine per intero. Questo non è per niente comodo, ve lo assicuro. E no, non si sistema dalle impostazioni, né cambiando la dimensione del carattere. A essere onesti, non mi piace nemmeno il colore della pagina, così scuro. E sì, lo so che puoi sistemarlo dalle impostazioni, ma resta scuro uguale. Resta di quel grigio da mass paperback anglosassone che mi ha sempre fatto ribrezzo anche nella carta (e che, infatti, non acquisto nemmeno in cartaceo).
Però, tutto questo accanirsi, questo "è meglio l'ebook perché non muoiono gli alberi", "è meglio il libro perché per caricare il lettore ebook crei disagi al pianeta" è una sciocchezza che mi fa pensare agli Apocalittici e agli Integrati di cui parla Eco.
Tutto questo per dire che, probabilmente, chi fa questa orrenda distinzione portando avanti inutili giustificazioni (W LA CARTA!1!!11 – ABBASSO L'INQUINAMENTO!!11!!) non sa più nemmeno scrivere in corsivo perché è dalle scuole superiori che non scrive a mano nemmeno la lista della spesa. E chissà se, quando non conosce il significato di una parola, prende in mano lo Zanichelli di 2,5 Kg o cerca su www.treccani.it e, ancora, chissà se è una di quelle persone che fa la fila per acquistare subito il nuovo modello dell'Iphone. 
Insomma, non c'è motivo di accanimento, soprattutto se le giustificazioni sono stupide e prive di senso. Libro cartaceo e ebook sono due modi diversi di leggere la stessa cosa. C'è chi preferisce l'uno e chi preferisce l'altro, c'è chi li intervalla, c'è chi non legge nemmeno il bugiardino della Tachipirina e sta meglio di noi. 
Ma basta, vi prego, con inutili allarmismi, risposte insensate e basta tirare in mezzo i poveri alberi! Difendiamo gli alberi dalle cose serie, preoccupiamoci della sorte delle povere api piuttosto, o delle schifezze che ci mangiamo più o meno consapevolmente tutti i giorni, preoccupiamoci dell'inquinamento che produciamo senza tirare in ballo la carta, quello prodotto dalle nostre 4 automobili a famiglia, preoccupiamoci di andare in biblioteca – santoddioh! – che stanno chiudendo e la gente è così pulciara (spilorcia, n.d.a.) che si fa un problema a pagare 5 euro l'anno al circuto delle biblioteche di Roma. 5 euro che ti permettono di prendere in prestito libri da TUTTE le biblioteche comunali di Roma e che ti permettono di usufruire del prestito interbibliotecario. 5 euro che servono alle biblioteche per comprare i libri che ti leggi. Ma niente, 5 euro l'anno (l'anno, capite? L'anno!!) per la biblioteca no, 5 euro di sigarette al giorno sì.
E allora, i discorsi sull'inquinamento facciamoli pure, ma estendiamoli anche al cellulare che abbiamo in tasca, piuttosto che a criticare il kindle e poi avere l'Iphone 6. 
Niente, questo post giuro che doveva svilupparsi in modo diverso, adesso invece è un'invettiva contro chi critica gli ebook in modo ipocrita e insensato. 
Comunque, per dire che io ho Leggo Ibs del 2010, ma possiedo anche Sogno di una notte di mezza estate del 1934. Va bene? E li tengo accanto, così:



Edit delle 12.31: Hey, attenzione. Non che non sappia che l'ebook come tecnologia sia destinato a evolversi. Voglio dire, amici, sono degli anni '80 anche io eh, ho visto nascere i cellulari in pratica e ricordo anche il peso dello StarTac, per intenderci. E ricordo uno dei primi Mac, in bianco e nero e con lo schermo minuscolo, ma di una pesantezza rara. L'ebook si evolverà, anche i libri si sono evoluti. Ricordare i papiri? Ecco. E quindi...
Edit 2 delle 12.31 sempre: il prezzo degli ebook da qualche parte è diminuito di un paio di spicci, da qualche altra è aumentato addirittura. Fatto sta che costa sempre troppo e la diminuzione del prezzo non è stata fatta in base alla diminuzione dell'Iva dal 22 al 4%. Ecco 2.

18 commenti:

  1. Per un attimo ho pensato: "Oh, ma io voglio saperlo anch'io il suo nome!".

    ...

    Comunque, il discorso è parecchio complicato.
    Sì, ognuno sceglie quel che vuole, ma il mercato digitale non è da sottovalutare. Crescerà, prima o poi. Tutto sta nella flessibilità del lettore, che dovrebbe riuscire a comprendere - e a sfruttare - i vantaggi dell'uno, senza abbandonare l'altro. Io mi colloco in quella fascia di lettori che, sì, preferisce il cartaceo, ma non disdegna l'ebook.

    Il prezzo dei libri, anche lì, questione spinosa. Riassumendo, se ho ben capito, i prezzi di alcuni libri sono calati per effetto dell'IVA, ma non nella percentuale esatta che viene fuori dallo scarto dell'imposta. Alcuni prezzi sono stati arrotondati per eccesso: se l'ebook prima costava 9,99 e ora costa 8,99, noi crediamo di aver risparmiato un euro e siamo felici, ma avremmo potuto risparmiare qualcosina in più se le case editrici avessero concesso al consumatore finale tutto il risparmio IVA. Parliamo di centesimi, ovviamente. È come fare il parto cesario a una formica, ma io sono un'economista e per noi un mezzo guadagno è comunque una perdita! ;)

    Non so se mi sono spiegata bene, spero di sì. La situazione è ancora parecchio confusa.

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    1. Con calma che sennò mi confondo.
      Il mercato degli ebook si evolverà, certamente, come si è evoluto qualunque cosa da quanto è stato inventato. Il walkman, il cd, il computer, il dvd eccetera eccetera. Ma questo non vuol dire che il libro smetterà di esistere, mi sembra davvero di parlare di aria fritta.

      Per quanto riguarda i prezzi sì, ti sei spiegata bene e sì, anche se è questione di centesimi è giusto parlarne (poi, centesimi? Il calo dell'Iva dal 22 al 4 non implica una diminuzione del prezzo di solo un euro, ma io in matematica sono una ciofeca e potrei sbagliarmi). Comunque, se consideri che l'ebook NON è tuo, perché in effetti non lo è, pagarlo 8,99 euro al posto dei 9,99 euro del mese scorso e non averlo nemmeno di proprietà è ridicolo. Ne spendo 11 e me lo porto a casa, non so se capisci il senso.
      L'ebook non si compra, si compra la licenza a leggerlo.
      Comunque, a ogni modo, i prezzi sono rimasti invariati. Tanto prima, tanto adesso. Qualcuno è persino aumentato.

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    2. Ah, ma questo è ovvio. Se un ebook supera i 5 euro io, al confronto, scelgo sempre il cartaceo.

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    3. Ecco, brava e saggia ragazza <3

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  2. Io ho messo in conto anche che gran parte di chi difende a spada tratta il cartaceo in realtà lo fa perché non ha la minima idea di come funzioni un e-reader. Un po' alla "non lo conosco, quindi lo temo".
    Che poi perché non vivono e lasciano vivere? Leggano come gli pare, senza rompere l'anima al prossimo!

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    1. Ahahaha ecco, la tua mi sembra un'ottima risposta da dare a chi critica l'ebook senza vere motivazioni.
      Sì, comunque, anche io temo sia per via dell'ignoranza. Solo che non voglio davvero credere che ci siano persone così "bigotte" che hanno paura di un ereader. Lo so, ho troppa fiducia nel genere umano :(

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    2. Io la fiducia l'ho persa completamente! Poi boh, a me interessa leggere, la maggior parte delle volte mi viene più comodo in cartaceo, ma non disdegno l'ebook, leggo come e dove capita.
      Per quanto riguarda l'odore della carta è una cosa da romantici, io non sono romantica e aggiungo che passo la maggior parte dell'anno col raffreddore, quindi figurati se lo sento, 'st'odore!

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  3. Quando leggo i tuoi post vorrei scrivere cose sensate ma poi mi trovo a spanciarmi dalle risate per il principe carlo o per le pecore che brucano che poi perdo il filo.
    Però ci provo. Ecco, io sono una di quelle che dell'odore/profumo dei libri non se ne è mai fatta nulla. Eppure sono una che annusa tutto, ma i libri, boh, non mi conquistano con l'odore. E sono una che preferisce la praticità alle cose belle, perciò di norma dovrei preferire un ereader - più leggero, più completo - rispetto a un libro che in borsa pesa, si sgualcisce ecc.
    e però preferisco sempre il libro di carta e non è questione di prezzo. Premesso che per un ebook non ci spenderei manco io più di 5€, ammetto che se anche costasse 1€... bé, sì forse lo prenderei ma aspetterei il momento giusto per prendere pure il libro. Perché? Boh, a me l'ebook mi scoccia, per quanto sia comodo ed efficiente. Forse sono nata troppo presto, se nascevo negli anni '90 mi adattavo prima. Perciò che il mondo non si preoccupi: finché esisterò io, i libri di carta saranno sempre in giro.

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    1. ho detto "a me mi", chiedo perdono
      ah e io ho il kindle da 5 anni, anzi da tre+due: i primi tre anni il kindle vecchio, da due anni il paperwhite. Per dire che senza ereader non posso stare e se si rompe è la tragedia, ma preferisco comunque i libri di carta.

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    2. Cara, e siamo già in due che l'ereader ce l'hanno e comunque comprano la carta perché ci si trovano meglio. E lo so eh, ad esempio, che Il Signore degli Anelli è più comodo in ebook, ma leggere un libro di mille pagine in ebook non mi piace, mi infastidisce. Non so mica se dipende dall'età, forse che sì forse che no. Forse un po', epperò mi viene da dire di no. Non avrei dovuto sapermi adattare nemmeno al Samsung S4, per dire e invece... È questione di abitudini e comodità, credo, insieme al gusto personale.
      Insomma, con noi in giro la carta non svanirà certamente nel nulla. (Io ho anche la fissa del "lo prendo in ebook, se mi piace troppo lo prendo cartaceo – lo prendo in prestito in biblioteca, se mi piace troppo me lo compro", quindi ecco... w le malattie mentali).

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  4. Come la odio anche io questa polemica sciocca e patetica.
    Io ho un Kindle da 3 anni, senza il quale non potrei vivere. Ma ho anche una libreria sconfinata alla quale sono molto affezionata. Ogni tanto compro ancora libri cartacei, perchè mi va, senza una ragione precisa. Perchè in libreria ho voglia di concedermi un regalo, ecco.
    E poi mi scopro a "cliccare" sul lato destro della pagina di carta e a rimanerci male perchè non si gira da sola.
    Preferisco gli ebook, perchè... non lo so, mi stanno comodi in mano, mi porto dietro tanti libri, se ho voglia ne chiudo uno e ne apro un altro con un solo gesto.
    E sono nata negli anni 70.
    Riguardo la polemica, a me fanno ridere tutti, quelli che "io i libri li devo annusare" e anche quelli che "io l'ebook perchè salvo alberi".
    Io leggo perchè mi piace immergermi nelle storie, non per darmi un tono tenendo in mano un oggetto piuttosto che un altro.
    E quando leggo mi dimentico di cosa ho in mano, mi dimentico di come devo passare alla pagina successiva, mi dimentico anche come mi chiamo e dove mi trovo, quindi chi se ne frega delle pomeliche.
    Chi se ne frega di tutto.
    A me piace leggere.
    Punto.

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    1. "Io leggo perchè mi piace immergermi nelle storie, non per darmi un tono tenendo in mano un oggetto piuttosto che un altro." Oh, sante e sagge parole!

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  5. Sono diventato trasparente a questa polemica, ma ho una provocazione da lanciare lo stesso, a entrambi i partiti:
    - per gli sniffa-carta un pratico surrogato;
    - per gli ambientalisti una soglia minima.
    Che leggano e basta!

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    1. Hey, il pratico surrogato è bellissimo xD Posso spruzzarlo anche in camera mia dici oppure poi mi viene un attacco allergico come se mi trovassi in una biblioteca polverosa? Tocca provare...

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  6. Punto primo: evviva l'inquinamento. Sarà che vivo in un posto pieno di alberi e che la neve mi da fastidio...
    Punto secondo: certi libri puzzano.
    Punto terzo: io ho l'ebook, lo uso molto poco e preferisco il cartaceo. Ho pure spiegato millenni addietro che lo preferisco perché vado meglio e perché mi piace avere una cosa che inizia e che finisce, che non mi faccia rincoglionire per cercare una pagina, perché ho tutta una serie di rituali da fare e perché a me piace avere le pareti di casa che esplodono e perché so che prima o dopo il pavimento cadrà e io ammazzerò il vicino del piano di sotto cadendogli in testa con una vagonata di libri.

    Detto questo, il dibattito rimane stupido. Ma rimane stupido anche in senso inverso, perché io spesso leggo di gente che ce l'ha con chi preferisce il cartaceo all'ebook. Non viceversa.

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    1. Ahahahah vabbè, viva l'inquinamento proprio no xD Però capisco la preferenza per il cartaceo dato che da questa dipende anche l'omicidio del tipo che abita sotto di te. Per fortuna al pavimento ho il marmo (brutto ma funzionale) che con le sue immense lastre è difficile da trapassare con una vagonata di libri. Altrimenti... be', le 3 sgallettate che abitano al primo piano morirebbero di brutta e dolorosa morte. Sai che brutto se ti colpisce in faccia prima la saga di Harry Potter (tutti in copertina rigida), poi Il Signore degli Anelli, poi Anna Karerina e, dopo esserti ripreso per i mille Neri Pozza brossurati, vieni steso dal dizionario della lingua italiana? xD

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  7. Rimpiango il destino che m'ha voluta sniffacarta e allergica alla tecnologia. Non si fanno 'ste cose, destino. Non si fanno.
    Che però non mi convince mica tanto quell'infografica, ho letto in ben due articoli che il mercato del digitale negli USA si è stabilizzato intorno al 10%-15%, lì mi pare un po' più esteso O_o Non che me ne lamenti, però mi confonde.
    Siffatte polemiche sono spesso sterili, pure se ci piace osservarle a debita distanza. Io vedo mia madre che ha ricominciato a leggere dopo aver scoperto l'ereader, mentre io continuo a incagliarmi. Ho un sacco di problemi col formato degli ebook, pure quelli che mi mandano le case editrici o gli autori e che in teoria dovrebbero essere perfetti. Forse è anche per questo che a un certo punto ho rinunciato a provarci con l'ereader. Ma mi sa anche che ritenterò presto, giusto ieri i libri da Acheron li ho presi in ebook. Speriamo mi riesca bene.
    Però sì, alla fine a prescindere da come o quanto uno si trovi bene, è una questione personale. Ed è assurdo andare a sfracassare gli altri con le tue questioni personali. Io, da sniffacarta, sono rimasta basita quando ho letto gente convintissima che si sperticava di lodi assurde sul cartaceo attaccando l'ereader in quanto 'SENZ'ANIMA'.
    Cioè, ma. Ma. Ma.
    Vabè.
    (Comunque noto con piacere che quasi tutti i libri che prendo in mano negli ultimi tempi sono stampati su carta da fonti sostenibili o riciclata. Belle cose.)
    (No, non è un argomento in favore del cartaceo, è solo una cosa che mi ha piacevolmente colpita xD)

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    1. Però, ecco, tu sei coerente. Sei allergica alla tecnologia tutta, non fai la fila per l'Iphone 6 e critichi l'ebook con argomentazioni idiote.
      Comunque capisco i problemi con i formati, anche io non me la passo proprio bene e, spesso, mi innervosisco. E se mi innervosisco io che sono tecnologia – più o meno – pensa per chi ha l'odio per la roba tecnologica. Posso dirti che no, non devi smettere di provarci, alterna l'uno all'altro. Oppure fai una scelta, come me. Cioè io prendo in ebook solo i libri che non mi interessa così tanto avere in cartaceo, libri che leggo volentieri ma ai quali non tengo. Poi, se per caso dovessero piacermi troppissimo li prendo anche in cartaceo, sennò... Sennò niente, restano in ebook. E pazienza delle parolacce che tiro quando lo vedo impaginato a cactus, in fondo l'ho pagato 1,99 e manco è un capolavoro della letteratura contemporanea.
      Per la carta riciclata... Pensa un po', a me piace più della carta normale. Fosse per me la userei per la qualunque (e i miei quaderni preferiti infatti sono i Pigna Nature, giusto per dire).

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