lunedì 25 maggio 2015

Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo – 25/31 maggio


Dopo una settimana di pausa, che non so voi come avete preso, rieccomi qui tra voi per parlarvi delle meravigliose uscite di questa settimana.
Sarò rapida e indolore, forse un po' più cattiva del solito ma, capitemi, c'ho del malumore in me che campeggia tra i polmoni e il cuore e mi rende veramente irascibile. In più ho il pensiero fisso del trasloco e ogni volta che guardo la libreria mi viene da piangere. Il pensiero di spostare tutti i libri e caricarli in valigia per portarli in soffitta, abbandonandoli in scatoloni mi uccide. Ma mi uccide soprattutto il fatto che poi dovrò rimetterli in un'altra libreria e niente, c'ho già il panico. Credo che scriverò fuori dagli scatoloni cosa c'è dentro, tipo "Einaudi e E/O", per non morire di esaurimento nervoso dopo, quando dovrò risistemare la libreria.
Ma, bando alle ciance e ai malumori, vi illustro le uscite della settimana.

Mi sono piegata alla nuova moda di fare le copertine dei libri semplicemente sovrapponendo il titolo e l'autore su una foto probabilmente scattata per altri scopi (amatoriali, per locandine di film di serie c, per pubblicità Dietorelle) senza assolutamente dire la mia. E quindi, pieghiamoci pure a questa cazzata, anche se manco gli Urania da edicola nel 1980 erano senza elaborazione grafica. Ma non fa niente, diciamo pure che ci piace l'idea di prendere una foto qualunque e farla diventare una copertina. Però, che cavolo, possiamo prendere almeno uno che non si mangi le unghie fino a morire e che non abbia i peli lunghi sulle dita? Magari costava meno l'anello di congiunzione tra l'uomo e la scimmia piuttosto che un fotomodello, però porca miseria... Lei, poi, incommentabile. Con i capelli e il trucco delle migliori coatte anni '90 di Ponte Mammolo. Non si vede il collo, per fortuna, ma sono sicura che indossa la collana di plastica che, quando ero piccola io, si trovata sia nel Cioè che nelle patatine, ossia questa, che io odio dal profondo del cuore. La odiavo già quando andava di moda, figuriamoci adesso. Comunque, la cosa importante è che questa è l'ennesima fatica di Jennifer Armentrout, autrice della quale io comprerò prima o poi tutti i libri, compresi quelli scritti sotto pseudonimo. Ah, non sapete chi è e cosa ha scritto l'amica Jennifer? Presto detto, ecco qua la mia recensione di Half Blood, così ve fate un'idea. Vi dico che ci ho messo tipo 6 mesi per finirlo, coinvolgente ed entusiasmante come il bando di concorso per l'Inps.
Dicevamo, il ragazzo con la barba a chiazze qui in copertina è Ren, un tipo imprevedibile e arrogante. La coatta, invece, è Ivy che è orfana e ha ereditato la missione dei genitori. E poi non c'ho capito niente della quarta di copertina, leggetevi voi la scheda e poi fatemi un riassunto.

Veramente non c'ho parole. Non c'ho davvero parole, non riesco proprio a trovare le parole utili nemmeno a esprimere le mie perplessità. Qui siamo proprio oltre, oltre anche al prendere foto a caso destinate ad altri scopi e piazzarle in copertina. Qui siamo al punto da prendere lo scarto del servizio fotografico! 
Me li immagino i signori di Leggereditore mentre parlano con l'agenzia:
Leggereditore: -No, guardi, noi per una foto non possiamo spendere più di 5 euro. 
Agenzia: - Ma, signori, con 5 euro non viene niente eh. Minimo 10 per un uomo di spalle, senza messa a fuoco e da lontano.
L: - 10? Ma siamo matti?! Con 10 euro ci abbiamo fatto TUTTE le copertine di Lara Adrian, che mica pizza e fichi! Il nostro giardiniere nonché grafico è riuscito pure a far sembrare uccelli dei pipistrelli, o viceversa. Non ricordo. E poi, dico, mica abbiamo bisogno delle vostre foto! Mando mia moglie a fotografare il macellaio, l'abbiamo già fatto per la copertina de Il bacio oscuro.
A: - Sentite, per questa cifra posso solo passarvi gli scarti. Foto con i modelli sfocati, con gli occhi chiusi, inquadrati male. – mostra la foto del viso di un uomo, senza collo, con gli occhi chiusi.
L: - E lei li chiama scarti? Guardi qua che bella copertina che c'esce fuori. Piazziamo la testa di lui su una macchia nera, che sembrerà un braccio, e poi boh, vabbè, il collo ormai è sopravvalutato. Nessuno lo usa più nelle copertine. E per 5 euro quanti me ne passa?! 10 c'escono?
Ecco, io sono convinta che sia andata così perché, seriamente, non si spiega altrimenti. Pure la trama devono averla comprata al kg alla fiera del cliché e delle idiozie. Pare che il tale senza collo, racconta la scheda, sia un boss della mafia russa avvolto da una nube di sensualità e pericolo e che abbia conquistato il cuore  – e anche strappato le mutande probabilmente – di Natalie Porter, studentessa universitaria modello. E niente, spero che il libro non sia scritto coi piedi così come la quarta di copertina. Ricordatemi di candidarmi come scrittrice di quarte, perché da Leggereditore ne hanno davvero bisogno. 

Basta, maledizione, basta! Devono smetterla con questa stupida convinzione che i fantasy e gli horror, essendo letti dai nerd – notoriamente brutti, con i baffi già a 12 anni (pure che so' femmine), gli occhiali spessi e unti e quei pochi capelli appiccicati alla testa – meritano delle copertine che richiedono l'elaborazione e il concept di una classe di bambini di terza elementare. Basta, cazzo. Mi sono veramente rotta di vedere degli scempi perché "tanto è fantasy". Capisco perché molti preferiscono le foto di gente a caso, perché tanto le copertine fatte a mano gli escono fuori così: oscene.
Cosa è questo buco con dentro un fascio di luce a forma di fossile e una pietra pomice rotonda?! COSA CAZZO MI RAPPRESENTA?
Nella scheda, anch'essa scritta coi piedi come quella del libro di cui sopra, non c'è alcun accenno alla pioggia di pietre pomice ma si parla bensì di un medaglione blu che permette alla demente protagonista di viaggiare nel tempo. Vedete medaglioni blu in copertina? Non soffermiamoci nemmeno sulla fascetta perché altrimenti divento davvero aggressiva e scrivo a Fanucci.
Comunuque, la trama è così semplice che lo scrittore della quarta di copertina, non si sa perché, ha sprecato ben quattordici righe per dire quello che io vi riassumo in due.
Kate eredita dalla nonna la capacità di viaggiare nel tempo e grazie a questa capacità pare salverà le sorti del mondo. Brava Kate, pacca sulla spalla, 7+.
Ecco fatto, se lo comprate poi venitemi a dire se v'è piaciuto.

E per ultimo arriva lui, Battito selvaggio, un libro che sto per comprarmi (o per procurarmi in altro modo). Sono seria. Anzi, che dico!, serissima.
Battito selvaggio non racconta la storia di Sandra, la bambola gonfiabile che vedete qui in copertina, comprata a 9.99 al Regno del porno di notte e di giorno, ma di Tuesday Eastwood, povera piccina indifesa che ha perso l'uomo della sua vita.
Per rimettersi in sesto decide che darà solo il corpo (a chiunque in pratica) ma mai il cuore – non notate la profondità d'animo di questa donna? Eh? Eh?
Fino a quando non incontrerà Ezra, l'uomo con la scritta PERICOLO a caratteri cubitali, esemplare di maschio più affascinante e sexy che la nostra amica abbia mai incontrato.
Anche lui, come tutti gli esemplari di maschi pericolosi, ha dei demoni da tenere a bada (e da qualche parte c'ha pure il fantasma del passato, ve lo dico io) ma non per questo non potrebbe essere un "diversivo erotico straordinario". Non è stupendo questo romanzo?! Tutto è meravigliosamente stupendo: il titolo, la trama, la quarta, il sottotitolo (Sesso, peccati e rock 'n' roll). Dalla scheda apprendo essere il secondo di una serie basata sui fratelli Hurley, e questo mi fa davvero desiderare il libro ancor di più.
Insomma, un bel romanzo erotico a colpi di la maggiore e chiavi di violino, dove le vere schitarrate non avvengono sul palco ma in camera da letto.

E tra bambole gonfiabili, grandinate di pietre pomice e mani pelose anche questa puntata è giunta al termine. Vi auguro una settimana bollente, per quale motivo decidetelo un po' voi.

2 commenti:

  1. Ho scoperto per caso il tuo blog e devo ammettere che mi fai molto ridere e dai anche ottimi consigli. Sei simpatica, ironica, arguta, un pelino caustica a volte ma quando ero gggiovane (oddio sembro una vecchia di 90 anni) ero pure peggio, quindi mi piaci, brava!

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    1. Ciao Nadia,
      grazie mille per i complimenti ^^ Sono contenta il blog ti piaccia, spero tornerai a leggermi :)

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