lunedì 2 novembre 2015

Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo 2/8 novembre



Emergo dalle calde coperte solo per scrivere questo post. Sto più di là che di qua, costretta a strane pratiche (l'aerosol) e a dolori corporei martellanti (mal di testa), oltre che produrre ingenti quantità di liquidi (lacrime dagli occhi e volgare muco dal naso). Insomma, c'ho l'influenza. Influenza che mi ha preso davvero in maniera pesante, non riesco neanche a pensare lucidamente. 
Questa settimana, gente, praticamente non esce nulla. Il motivo è, credo, che le case editrici si stiano preparando al Natale, me le immagino affaccendate a riciclare copertine, a rielaborare titoli (-"Ma questo si chiama Paul & Erica, perché dobbiamo tradurlo Amore, Tiffany e cannella?" -"È Natale, brutto mentecatto, tutto a Natale sa di cannella! Devo proprio insegnarti l'arte del mestiere dell'editore supercazzola!"), a fare collage improbabili (-"Aspetta, prendi quel leone marino del volume sugli animali di 6 mesi fa. Ecco, mettigli un bel cappello di Babbo Natale in testa e abbiamo fatto la copertina di quel libro con protagonista la tizia che lavora allo zoo.").
Eh già, è questo il Natale in casa editrice come lo immagino io. Deve essere bello.
Prima di vedere insieme le uscite della settimana mi preme segnalarvi un libro uscito il 28 ottobre ma che, non ho idea di come sia stato possibile, mi è sfuggito. Anche il mio miope occhio allenato, ogni tanto, fallisce.

Il Potere del fuoco, il cui titolo ha il font più brutto e incomprensibile che avrebbero potuto scegliere, è il seimillantaesimo libro di Jospehine Angelini al quale dedicano una copertina di merda. Io, boh, fossi nella Angelini me rifiuterei di essere pubblicata in Italia, dato il pessimo lavoro che riescono a fare (qui potete vedere con i vostri occhietti). Cioè, non che le copertine originali siano tanto meglio eh, soprattutto quelle della serie Starcrossed (c'è davvero da bestemmiare ad alta voce), ma voglio dire, stiamo davvero qui a parlare della i di questo schifoso font? Ma poi cosa è? Mezzo ghirigorato (il potere del) e mezzo arial (fuoco)? Cosa cazzo vai al lavoro con la febbre delirante, mio grafico incompetente? Restatene a casa se il risultato della tua giornata lavorativa è: un font inventato, delle fiamme di carta e una tizia con il collo rettangolare, troppo ma davvero troppo lungo e decisamente taurino (qui per un'immagine ingrandita). Il ritaglio in basso fatto con le forbici dalla punta arrotondata, poi? Che vogliamo dire in merito? Si vede lontano un miglio che l'avete ritagliata da un altro posto, ma perché fate ste pecionate? Mi fate venì le dermatiti, me cascheranno tutti i capelli!
Ciò che mi piace di più, comunque, è lo sfondo bidimensionale che sembra preso dalle illustrazioni dei libri di Grimm, davvero un tocco di eleganza. Tra l'altro, data la postura della nostra Lily (apprendo dalla scheda), credevo che fosse anche senza una gamba. Invece c'è, si vede poco perché lei sta chiaramente tentando di trattenere la pipì ma tranquilli, c'è. Lily è una strega, tornata a Salem dopo la prova della Pira (occcchei, tutto occcchei) insieme all'amore suo pucci pucci bau bau che si chiama Rowan. Potrebbero stare insieme e fottersene del resto, ma non è possibile ché sennò non c'esce fuori una trilogia (o quello che è). Così Rowan vuole tornare indietro e Lily sogna Lillian (ammazza ao', quattro personaggi c'hai e manco riesci a pensare a due nomi diversi? Josephine, checcazzo però). Insomma, fatto sta che insieme a Tristan, Una e Breakfast (Josephine, santo cielo, Breakfast? Mamma mia, il protagonista del prossimo libro si chiama Bacon?) non so dove vanno e non mi interessa.

Veniamo a questa settimana, invece. Che, voglio dire, non è che il primo libro di cui parlo sia un lavoro tanto più bello eh, quando mai. Poi è un Newton Compton, una sicurezza.

Parliamo di Un'ora un giorno un anno senza te, senza punteggiatura perché fa molto Joyce e quindi è fffigo. Parliamone soprattutto perché questo libro esce il 5 novembre ed è già un bestseller in Italia, così dice la scheda. Già un bestseller prima d'uscire. Incredibile. Non ce lo sapevo che la Sara Tessa c'avesse dei poteri particolari. Sicuro c'ha dei poteri, i poteri dell'horror, quello che ha fatto la copertina. 
Ma che sei scemo a piazzare così delle farfalle a caso, viste per metà e con una strana luce dietro?! Vuoi fare avere gli incubi alla gente? A me fa subito pensare a un libro con un tale, pazzo (perché tanto normale non devi essere se lo fai), che ha la collezione di farfalle attaccate in salotto. Ahhhhhh! Brividi di terrore! Ma io manco un caffè me ce prendo in quel salotto, ma che schifo! 
E invece, incredibile, non è un libro horror questo, con protagonista uno pazzo che oltre a collezionare farfalle colleziona anche cadaveri di donne, no. È una storia d'amore. Con questa copertina da incubo? Sì. Con questa copertina da incubo, piena di scritte (non lo so, volevamo metterci anche un'altra cosa scritta in gigantesco? La lista della spesa dell'autrice magari?) e due stemmi (??) piazzati SENZA UN REALE MOTIVO prima e dopo il titolo. In Times New Roman, che è una garanzia. 
La trama è questa: Bea e Nathan – che si erano messi insieme nel precedente volume (ma seriamente, c'è bisogno che siano una trilogia 'sti libri de merda? Cioè, tanto non succede niente e hanno 200 pagine. E fate un fottuto riassunto, così vengono fuori 400 pagine di niente, non che devo spendere la bellezza di 30 euro per leggere una storia che io riassumo in 3 righe!) – si lasciano. Lei, per sopperire alla mancanza, se fa un cane (amica, lascia perde i cani, vatti a ubriacare con le amiche e rimorchia, cazzo ce fai col cane). Poi incontra un'anziana (eh, te l'avevo detto io che dovevi andarti a ubriacare, a quest'ora non stavamo qui a parlare di anziani), incontro che le cambia la vita e che le fa decidere di abbandonarsi alla passione. Scritto così come è stato scritto sulla scheda, sembra che Bea si innamori della vecchia. Io non sono nessuno per giudicare ma, detto tra noi, non era meglio se al posto del cane si comprava il guardaroba nuovo e andava per discoteche a cercare un altro (o più altri, perché no!) uomo? Vabbè, quindi forse era meglio pensare a questo libro con uno pazzo che collezionava farfalle, piuttosto che come il racconto di una storia lesbo in età senile.

Non smetterò mai di dirlo: fare un progetto grafico per una copertina non vuol dire prendere la foto dei compagni di classe di tua figlia che boh, si alitano in faccia, e poi metterci sopra il titolo in Book Antiqua. E basta Garzanti, hai sfracellato i maroni! Io capisco che così le copertine te le fa anche il tuo macellaio che tanto, ecco, non è che devi essere proprio bravo per fare una cosa di questo tipo ma BASTA! Il progetto grafico delle copertine dei libri non può essere il fermo immagine della pubblicità di Durban's, chiaro? E no, non vanno bene quegli sputazzi di luce in basso per renderlo "progetto grafico" perché poi quegli sputazzi cosa mi rappresentano? Eh? Quei cerchietti spuntano solo se si ha la luce diretta sull'obiettivo, a me pare che questi due stanno nel cortile de casa mia, all'imbrunire, quindi quegli sputazzi lì, ripeto, cosa rappresenterebbero?
Vabbè, la trama poi è la cosa più idiota che io abbia mai letto (persino più idiota di Uno splendido disastro che ho letto e recensito), ma ve la riporto lo stesso perché voglio smadonnare insieme a voi. 
Dice la scheda: Thomas Maddox, fratello analfabeta di quel coatto senza pari di Travis, ha un problema: nel suo cuore non fa più breccia nessuno. Travis fa una cazzata, una delle tante mi tocca aggiungere, e c'ha bisogno dell'aiuto del fratello analfabeta che, a sua volta, ha bisogno di Liis (tutti, come potete vedere, sono molto autonomi in questo libro. Li lasci da soli per mezza giornata e muoiono di stenti) che sarebbe una che gli piaceva ma poi no, ma poi sì ora di nuovo no. Liis quando lo vede non può che pensare che mo' gli piace di nuovo, perché vedere un primate non umano così attaccato alla famiglia è davvero eccitante. Dall'altra parte, però, "la felicità che prova quando sta con lui fa paura". Che razza di problemi hanno i protagonisti dei libri della McGuire? Le donne si prendono solo uomini che neanche a Rebibbia negli anni '90 per il livello di coattagine, che poi tra l'altro le maltrattano perché l'amore non è bello se non è litigarello. Gli uomini sono contrari all'evoluzione umana e ce manca solo che si battano i pugni sul petto per chiedere da mangiare. Ma ricoverateve oh, fate prima. Amica Jamie, che problemi mentali hai? Che gente frequenti? E quanto cazzo sei coatta? Più della metà  dei tronisti di Uomini e donne, porca paletta.

Per questa settimana è tutto, vi auguro una splendida giornata piena di sputazzi e bacon. Al prossimo lunedì!

9 commenti:

  1. Sei grandiosa anche quando sei malata!!! :D
    Comunque per la prima copertina, a me la tizia, sembrava la Dea Kalì... Sappilo :DDD
    Attendo con ansia il prossimo lunedì!

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    1. E chissà cosa ci riserveranno le case editrici :D

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  2. Rimettiti presto!
    Comunque, al di là delle copertine tutte uguali, ma anche i titoli di Jamie McGuire devono essere tutti uguali? Tutti disastrosi? Come si fa a distinguerli? Qualcuno dovrebbe portare via il computer a quella donna.

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    1. Grazie mille ^_^
      Sì, in effetti io non saprei dirti quale è il secondo, quale il terzo e così via. E soprattutto se continua a scrivere libri sulla famiglia Maddox non ne usciamo più eh, il coatto antico ha tipo 3 fratelli (o 2? Non ricordo) O.o sai quante idiozie può scrivere che riguardano le storie d'amore dei Maddox in generale?

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  3. Aaaaaah... farfalle! Così scorrendo li avevo scambiati per ombrelli.

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    1. (ah, dimenticavo: auguri di pronta e piena guarigione)

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    2. A me sembravano papaveri all'inizio, lo sai?! Non avevo capito che erano farfalle!
      Grazie, spero di guarire prestissimo ^_^

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  4. Aahahah mi fai ridere come sempre, anche quando hai l'influenza! E comunque sì, le farfalle sul libro di Sara Tessa sono decisamente inquietanti.

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    1. Vero? Sembra un libro dell'orrore, altro che storia d'amore O_o

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