lunedì 25 gennaio 2016

Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo 25/31 gennaio


Buogiorno e buon lunedì.
A Roma è una bella giornata, il cielo è limpido, gli uccellini cantavano quando ho aperto i miei cisposi occhietti, i ragazzi del mercato avevano acceso il fuoco e io, pochi attimi prima che il sonno mi abbandonasse, stavo sognando di passare l'aspirapolvere in una specie di scantinato con il pavimento tutto rotto e qualche piantina che spuntava dalle insenature tra i mattoni. Poi qualcuno mi dirà che significato recondito ha un sogno di questo tipo. No, perché seriamente so' curiosa.
La settimana scorsa non ho pubblicato il post che avevo in mente, chiedo perdono, ma non ho avuto davvero il tempo. Ci riproviamo durante questa settimana. Ma prima una rapida – ma manco troppo– occhiata a lammèrda in uscita questa settimana!

La corda ritagliata da La carpa giapponese: vita, morte, miracoli e volteggi del pesce più tatuato di sempre che, per chi non lo sapesse, è un giornale fantastico per gli aspiranti pescatori, può indicare che:
a) qualcuno è morto e ha imbrattato di sangue la corda con cui era legato;
b) qualcuno si è lasciato andare a pratiche di "bondage maledetto" – la nuova frontiera del bondage – e c'è rimasto secco. E sanguinante;
c) tutta la serie di questi romanzi si svolge su una barca, magari è la versione spinta di una puntata di Love Boat (orrore!).
Qualunque sia la ragione per cui la corda, sfidando la legge di gravità, è appiccicata su questa copertina con lo sputo, possiamo affermare comunque che è una merda. Va bene il nodo scorsoio – che è l'unico nodo che conosco di nome –, va bene il richiamo alla pesca, ma mi dite come fa la corda ad andare verso l'alto? Sentite, no, non c'ho voglia neanche di stare qui a parlare di robe strane come, ad esempio, I CAZZO DI CONTORNI santi numi! La corda l'abbiamo appiccicata sulla copertina dal rosso più brutto che abbia mai visto con gli occhi chiusi, eh?! Poi i contorni sono sopravvalutati, anche rendere un'immagine coerente con lo sfondo è sopravvalutato. L'arial poi, non ce la faccio più a vederlo.
E vorrei, per favore, che tutti voi vi vergognaste per non avermi fatto notare una strategia di marketing incredibile: nei romanzi "bollenti" la Newton Compton tasforma la g che ha come simbolo in un serpente: il serpente della tentazione. La vera domanda però è: perché una g? Sarà che prima era Newton Gompton? 
Ma non divaghiamo. Ogni volta che sei qui (te prenderei a chinghiate – sottotitolo dovuto), ci dice la scheda, racconta la storia di Carrie (iniziata due volumi fa) e Finn, il suo fidanzato. Carrie era una ragazza per bene, figlia del presidente del Moige probabilmente, che le rompeva le palle su tutto. Carrie il tanga è il male, Carrie i jeans attillati no, Carrie ma cosa dici? I mutandoni ottocenteschi vanno benissimo per fare ginnastica ritmica!, Carrie zumba no perché è il ballo del diavolo, Carrie, non capisco perché ti lamenti del peso specifico della tua cintura di castità in ferro battuto! L'ho fatta decorare solo per te, eccetera eccetera eccetera. Così quando Carrie arriva al college, la prima cosa che fa è cercare un sex shop e un esponente del sesso maschile. Non voglio sapè in che ordine. E niente, ora tra lei e Finn va bene, ma Finn me sa che non è troppo convinto. E infatti lui non è l'uomo (UOMO??? Hai 20 anni!) che vorrebbe essere. Poi boh, non lo so, ce ne frega davvero qualcosa?

Ogni tuo desidero è un ordine, bastardo. No, forse non avete letto bene. OGNI TUO DESIDERIO È UN ORDINE, BASTARDO. Seriamente Newton Gompton ha pubblicato un libro con questo titolo? Con un'immagine presa direttamente dal giornaletto della farmacia sotto casa mia nella parte dedicata alla lotta dei dolori premestruali?!
Mi trovo a non aver parole da spendere su Ogni tuo desiderio è un ordine, bastardo.
Non so, voi ne avete? Perché a parte sembrarmi una pecionata che fa il verso a un altro libro Newton Gompton che è Sia fatta la tua volontà – che no, non è un libro con un prete protagonista – è davvero agghiacciante! Ma che messaggio mi comunica un libro con questo titolo? A me fa pensare che la donna in questione si faccia pestare a bestia, venga umiliata, trattata come un rifiuto umano da un maschio prepotente, misogino e maschilista, il cui unico passatempo è comandare quegli inutili esseri viventi che sono le donne. 
Ma poi l'epiteto bastardo messo in un titolo di questo tipo?! Ne vogliamo parlare? Il prossimo libro si intitolerà "Quella testa di cazzo del mio boyfriend"?
Comunque, Ogni tuo desiderio è un ordine, bastardo racconta la storia, dice la scheda, di Olivia che è testarda e che vuole diventare un'organizzatrice di eventi. Lei i piedi in testa non se li fa mettere da nessuno. Poi conosce un cretino, che si chiama Devon, a cui piace comandare cani, gatti, pecore e pure donne. Lei resiste ma poi sboccia l'ammmore. E lui, magari, per Natale le regala un collare con le campanelle. 
E adesso, se qualcuno di voi mi passa il contatto Newton Gompton, scrivo subito alla redazione per suggerire il punto esclamativo dopo il bastardo. Che ce starebbe proprio bene.


Quando ho visto questo meraviglioso lavoro di grafica ho pensato: "Le cose so' due, o la nostra amica in copertina ha un dito indice fuori dal normale, o sta mostrando il dito medio". 
Poi, però, ho ingrandito l'immagine (qui) e ho notato con orrore che la ragazza, il cui nome è Maggie, ha solo tre dita!! E, come se non bastasse, uno di questi è un artiglio. Lei, poi, perché siccome è una ganza che non ha problemi a mostrare al mondo il dito/artiglio, nell'indice che tiene alzato ci ha anche infilato anche un bell'anello di quelli grossissimi e di plastica, quelli che trovi nelle patatinne e che sono sicuramente disegnati da Nick Luciani (per chi non sapesse chi è, ve ne offro una diapositiva).
Volevo, però, porre la vostra attenzione sul font utilizzato per il titolo. Tu lo guardi ed è subito Greese, e Happy days e La febbre del sabato sera e poi, invece, ti soffermi su questa debosciata con una corona di non so cosa in testa e il dito ad artiglio e capisci che no, non c'entra proprio niente. Ed è tutto così strano in questa copertina, con tante mani e pochissime teste (??) e davvero ti chiedi se non sia il caso di candidarti anche come grafico, tanto ormai non lo sa fare più nessuno, puoi farlo anche tu. Il braccio di lei (quello che mostra l'indice che su tre dita è CHIARAMENTE il dito medio) che passa in mezzo alla c di "speciale" è un tocco di raffinatezza che io boh, perché non ci hanno pensato tutti mica lo so.
Dalla scheda, amici, non ho neanche capito se è un romanzo surreale oppure so' io che di lunedì ho la nebbia nel cervello. Maggie diventa cieca, poi conosce un ragazzino di dieci anni, e lei riesce a vederlo. Non so se nel senso che lo vede davvero oppure è metaforico. Vabbè, comunque, lui le fa conoscere la musica di una band con il cantante magnetico o una roba del genere, ma insomma il fulcro del romanzo è "come mai Maggie quando è con Ben – il ragazzino di dieci anni – riesce a vedere?". Ma è un horror secondo voi? Gente senza testa, corone di spine, dita ad artiglio, bambini che vede solo lei che è cieca... Qualcuno, se lo legge, è pregato di farmelo sapere.

Secondo me ormai la bidimensionalità è sdoganata. D'altronde I Simpson sono bidimensionali, no? E mi pare che nessuno ne parli male. E quindi... E quindi prendiamo una, gli modifichiamo il braccio destro e glielo rendiamo minuscolo e inquietantemente storto, poi il sinistro invece lo facciamo super secco e lunghissimo, la faccia vabbè... Pure che gliela appiccichiamo male su un collo qualunque, che vuoi che sia? E no, infatti niente, che vuoi che sia. Pare solo che le hanno appena tolto il collare all'ospedale, ma va bene uguale.
Il tutto senza né ormbre e né profondità, perché tanto sono inutili. Anzi, rompono quasi i maroni queste cose che mettono in difficoltà i pioneri di Paint. 
Peccato, perché il vestito evanescente come fosse di fumo non era un'idea malvagia, gli è anche quasi venuto bene. Nella sua bidimensionalità. 
Se si ingrandisce l'immagine, poi, si nota anche che il vestito è stato appiccicato sul corpo della tipa male e con imprecisione, ma io Paint – per dire – non lo so manco usare quindi figuriamoci se posso permettermi di dire qualcosa. La scheda ci dice che la cessa qui accanto è Nikki, una tipa che sale dagli Inferi per rivedere la sua famiglia e il suo fidanzato. Ha solo 6 mesi di tempo prima di ritornare giù e non tornare mai più (rima non voluta). Ma l'Eterno dal fascino oscuro – copio eh, non parlo così io – l'ha seguita dagli Inferi e vuole riaverla. Che succederà? Eh, che succederà. Se ci tiene a precisare che c'ha il fascino oscuro (?? ma checccazzo vuol dire il fascino oscuro, santo cielo, ma uno c'ha il fascino oscuro e il fascino celestiale? Se uno è bono è bono, fine. Oscuro, celestiale, ma lèvate va', te e l'oscuro) qualcosa succederà. Ma la vera domanda è: sta tipa ha bussato a casa e con un "Ciao Mà, so' tornata dall'Inferno" è stata accolta tranquillamente in casa? Nessuno s'è stupito che una morta s'è palesata alla porta e, anzi, hanno tutti festeggiato con arrosticini e chinotto? Io proprio boh.


Per questo lunedì è tutto. La madre e il padre di Nikki – Franco e Brigida – vi salutano, e vi aspettano per una festicciola a Tor Lupara. Da Piazza Sempione è n'attimo eh, prendi il 337 e passa la paura. Daje Franco, pija a trippa che se famo na magnata, Nikki è tornata! 

16 commenti:

  1. Il secondo titolo è bellissimo. Abbinato alla copertina poi ...
    Ti adoro. Sempre. Ora il mio lunedì è migliorato.

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  2. Ahahahahaha oggi ti sei davvero superata, ho le lacrime agli occhi a forza di ridere… certo che la Newton Compton di materiale te ne fornisce sempre a badilate, porcaccia miseria. Ma a me non è chiara una cosa (premetto che ci vedo poco e non ho ingrandito la copertina): ma quella specie di razzo che parte dalla Q di Quello che ti rende speciale, cos’è? Un rossetto? Un vibratore placcato oro? Sono perplessa.

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    1. Ma Nadia, ma mi caschi sullo spinotto del cavo che collega gli sturmenti musicali alle casse? Ma dico, va', ma non era un collegamento chiarissimo?
      Lei è una fan di una band musicale e quindi tadàààà, ecco lo spinotto. Dici, ma mica canta lei. E vabbè, al grafico che je frega?

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  3. ahahahahahahha ma non è che la G serpentosa sta per "GNUTON"???? ahahahahahahha
    Grazie perchè ogni lunedì con questa rubrica acquista un senso!!! ;)

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    1. Oddio, adesso che mi ci fai riflettere potrebbe proprio essere la G di Gnùton! Come ho fatto a non arrivarci prima? :O

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  4. Ma questa rubrica è meravigliosa, come ho fatto a perdermela finora?
    Le perplessità circa il titolo della Newton sono venute anche a me, ma si sa che i titoli e le cover non sono il loro forte.

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    1. Grazie perché mi leggi ^_^
      Gnuton offre grandissime soddisfazioni, praticamente è presente quasi ogni lunedì :)

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  5. Gnuton? Oddio muoro.
    Comunque che il simbolo della collana "Anagramma" diventasse un serpente nei rimanzi "bollenti" non l'avevo mai notato. Astuto. Sottile. Intrigante. Come no.

    Figurati che il primo libro della "Out of line trilogy" l'avevo pure richiesto in biblioteca, poi c'erano troppe richieste e io ho cancellato la mia per focalizzarmi su cose più interessanti. Adesso prima che riprenda in mano un "Anagramma" ci vorrà un po' di tempo.

    Su Everneath ho sentito invece belle cose. I miei contatti dicono che è un bel libro, in originale. Sempre il primo di una trilogia, eh, mai che sia una storia fatta e finita.

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    1. Ah, ma quindi non ero la sola a non averlo notato. Bene, meno male. Mi sento meno rincoglionita.
      Everneath non saprei, certo che a me sta cosa che nessuno si stupisce che una figlia considerata morta torna in vita mi fa un poco riflettere...

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    2. Everneath dovrebbe essere una rivisitazione del mito di Persefone. Certo, bisogna capire come l'hanno fatta...

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    3. Non so se ho il coraggio di scoprirlo :P

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  6. Talvolta non so cosa sia peggio: se la copertina o il titolo. Ogni riferimento a romanzi ivi presenti è puramente casuale XD

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  7. Risposte
    1. Ma quanto indietro sei andata? xD Te li sei letta tutti in una botta sola? :P

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