lunedì 11 luglio 2016

Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo 11/17 luglio

 
Buongiorno e ben trovati in questo bellissimo lunedì.  
Oggi ho tipo diecimila cose da fare quindi muoviamoci perché sto già sudando (grazie estate perché fai sì che ci siano 35 gradi già alle 9 di mattina, molte grazie). È interessante, poi, che blogspot abbia deciso proprio oggi – che non c'ho tempo – di spostare l'allineamento di TUTTE le mie immagini centrali e di metterle a sinistra. Grazie blogspot, soprattutto perché ho provato a sistemare la cosa e non ci sono riuscita. Molto gentile da parte tua. La migrazione a wordpress avverrà prima di quanto immagini. Le uscite di questa settimana sono tantissime ma quelle degne di nota, invece, sono molto poche. Non che siano copertine sensazionali eh, intendiamoci, ma non sono neanche molto brutte. Viaggiano nell'anonimato. Però, come al solito, alcuni lavori che meritano rutti e turpiloqui sono presenti (eh, cioè, vorrei ben vedere). Per il resto tutto bene, venerdì sono stata al mercatino ma non vi dico cosa ho comprato. Vi confesso solo il numero: ne ho presi "solo" sette. Certo, la mia operazione di decluttering continua a fare schifo e pietà ma hey, non ho mai detto di essere una donna perfetta mi pare, no? Ma adesso sbrighiamoci ché c'ho dei capelli mostruosi (sembro Igor di Ghostbuster e vi assicuro che il bananone non c'era ieri sera quando mi sono messa a dormire) e devo lavarli per forza e poi devo andare dalla sarta, insomma daje sbrigamose. Vediamo cosa troverete in libreria durante questa settimana. 

Grande ritorno della figlia del gommista, questa volta senza cappellino (finalmente sarà primavera ao', dove cacchio vive? In Alaska? Sempre con cappello de lana, amica, guarda che se lo porti sempre te cascano i capelli eh). Questa copertina in realtà, sebbene non sia una copertina perché io non la accetterò mai questa pratica di prendere la foto di una tizia e un tizio e farla diventare una copertina con il Times New Roman che galleggia nell'aria, non ha niente che non va. Certo, a parte a bruttura della foto scelta, ovviamente. Però, gente, non potevo lasciare la Gommista Girl fuori da questa rubrica, io ormai ce so affezionata. Comunque, tesò, il maglione dello stesso colore della faccia non te sta bene, cambialo. E vorrei dirti pure di cambiare fidanzato perché lo vedo partecipe all'abbraccio e così contento di vederti che sembra che qualcuno gli abbia appena pisciato sulla gamba. Anzi, in quel caso – forse – avrebbe avuto un coinvolgimento maggiore.  Volevo complimentarmi invece per il riferimento culturale presente nel titolo, Esther e Jerry Hicks – coloro i quali hanno inventato la legge dell'attrazione – saranno certamente contenti di sapere che oltre la loro legge non ce stanno gli alieni, ma la figlia del gommista e il fidanzato. La scheda dice che questo romanzo ha scandalizzato l'America e io mi domando che cazzo stamo a fà noi qui e che campiamo a fare se non ci siamo ancora scandalizzati con questo romanzo? Dobbiamo rimediare. Questo numero della serie (saremo arrivati al numero 12, tipo?) racconta la storia di Asa che si rifà una vita a Denver e si ritrova a dover scegliere se essere l'uomo che tutti vorrebbero che lui fosse o quello che realmente è. Mo' io, n'è pe' di', ma che razza de gente frequentate? C'avete amici che vi devono anche scegliere il modo di essere/vestire/ruttare/camminare? Che ansia, te credo che te ne sei andato a vive a Denver! Però la prossima volta nel tragitto passa pure all'anagrafe, magari te fai chiamà Mark perché Asa è un nome da cane. A dispetto del nome da barboncino, Asa è un criminale che si imbatte in una poliziotta – che se chiama Royal – e lo arresta, ma poi lui trova attraente la poliziotta e la poliziotta trova attraente lui. Asa e Royal? Siamo seri? Io boh, non lo so dove lo trovano il coraggio. 
 
Se non fosse per il rametto di pianta indefinita appiccicato completamente a caso in alto a destra e la concreta possibilità che la nostra amica in copertina – Helena, appunto – indossi le stesse Dottor School che indossa la mia vicina di casa settantaquattrenne, non avrei neanche considerato questa copertina. Certo, non che brillasse in bellezza pure senza Dottor Scholl e senza ramo di pianta qualunque eh, però almeno era accettabile. La completa assenza di ombre e chiaroscuri non è che proprio era il massimo, intendiamoci, ma ci si poteva passare sopra. Così, invece, no. Siamo veramente troppo distanti dall'accettabile, soprattutto perché quel rametto mi sembra più appartentente a una pianta (tipo la Bella di notte) che a un albero, ma non voglio fare la solita polemica rompicoglioni.  In effetti anche il font non è che sia poi così accettabile, anche se un plauso lo farei per la scelta dei colori, uguali a quelli del rametto. Però, Giunti, ma che mi combini? Usi un font che abbia la R tremendamente somigliante a quella di Rizzoli? Non se fanno 'ste cose eh, nono. Comunque, Il segreto di Helena racconta la storia di Helena e del fatto che aveva 15 anni da quando ha fatto quella incredibile e indimenticabile vacanza a Cipro. Lì, tra gli ulivi e il mare e le spiagge, la moussaka a colazione e quei fottuti greci, si innamorò per la prima volta. Adesso vive a Londra col marito e i figli e la moussaka è solo un miraggio, ma ci penserà lo zio a schioppare proprio nel momento giusto, lasciandole in eredità la super villa dove aveva passato le vacanze. Helena, dice la scheda, non vede l'ora di tornare lì anche se quella casa nasconde dei segreti segretissimi troppo segreti che segretamente la riguardano... Non so voi che segreti segretissimi nascondete segretamente e non conosco manco tutta 'sta gente che nasconde segreti segretissimi. Me sa che pure io, come l'amico Asa, frequento gente sbagliata. 


 Per questo lunedì è tutto, vi auguro una settimana di poliziotti che vi pisciano su una gamba! Alla prossima settimana gente, custodite i vostri segreti fino ad allora, mi raccomando.

12 commenti:

  1. Ahahahah Asa e Royal (canin) in effetti mi fanno venire in mente Lilli e il Vagabondo… Per quanto riguarda la pianta (io credevo fosse una bouganvillea) nella copertina del libro della Riley, mi sembra che la mettano in tutti i suoi libri, è tipo il suo marchio di fabbrica anche se non so perché. Comunque la Riley scrive bene, non saranno storie di chissà quale spessore ma lei è bravina e si lascia leggere, almeno secondo me. Poi sono appena tornata di Cipro e me ne sono innamorata, quindi facciamo che me lo compro e poi ti dico :-)

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    1. Dai, dimmi. Compralo e poi torna a dirmi come era. E comunque quel rametto appiccicato là non se po' guardà, è senza senso proprio.
      A Cipro non ci sono mai andata, ho visto la Grecia quando ero ggggiovane ma niente Cirpo. Sigh.

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  2. Senti, giusto per farti contenta, non ti dico che cosa penso di questo post! Consideralo un segreto segretissimo che potrai sapere solo se andrai sul cucuzzolo di Monte Cavo, il giorno che sto pensando e all'ora che non so... perché non ho alcuna intenzione di schiattare per darti il là alla ricerca! Io nel frattempo vado a scandalizzarmi con ASA e ASO... XDDDDD

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    1. Serio, ma te poi chiamà Asa e essere non solo un essere umano, ma pure maschio? Io boh. E poi te cerchi la fidanzata che se chiama Royal? Mah.

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  3. Hahaha i segreti segretissimi e le ville misteriose. Cerca di non schiattare dal caldo e buona settimana!

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    1. Grazie carissima, anche a te! E non morire di caldo nemmeno tu, mi raccomando.
      (Comunque io prima o poi morirò annegata nel mio stesso sudore, me lo sento)

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  4. "Lì, tra gli ulivi e il mare e le spiagge, la moussaka a colazione e quei fottuti greci, si innamorò per la prima volta"... praticamente è la versione 2.0 di Rapput di Claudio Bisio :-)

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    1. Ahahahahaahahahah xD xD Oddio, spero che Bisio non se la prenda per la più o meno citazione non voluta xD

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  5. "...perché io non la accetterò mai questa pratica di prendere la foto di una tizia e un tizio e farla diventare una copertina con il Times New Roman che galleggia nell'aria..."
    AMEN. Com'è che ultimamente sono tutte così, 'ste cazzo di copertine rosa? La fantasia, proprio.

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    1. Ah, ho anche trovato la soluzione al problema delle immagini!

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    2. E restano ferme forever?

      Sì ma poi 'ste foto tutte uguali: maschio e femmina abbracciati. Fine. Tutte così, mai che ce ne fosse una dove lei sputa in faccia lui, per dire. Booooring!

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    3. Le mie sono rimaste ferme dopo che l'ho fatto! c: Poi magari un giorno schizzeranno via di nuovo.

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