lunedì 7 novembre 2016

Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo 7/13 novembre


E anche oggi è lunedì (di già). Poi mi dite come fa il tempo a correre così, senza avvertire. Cioè, ieri sera stavo semplicemente pensando a quanto sarebbe bello essere un cane, almeno per un giorno – pensieri filosofici alti, come potete vedere – quando mi sono accorta che era domenica sera e io non solo ero stata tutto il giorno in giro, ma non avevo neanche preparato il post. Non sarebbe male se non fosse che oggi me devo dà sbrigà che devo fare dei giri burocratici e non solo. E invece siamo tutti qui, io con il mio tazzone di caffè davanti (santità alla caffeina subito!) e voi, invece, magari siete già al lavoro da quattro ore – il fancazzismo è la mia arma segreta, lo faccio così bene e con così tanto impegno che non capisco perché nessuno ne abbia ancora fatto una professione. Mah. I misteri dell'umanità, proprio.
Detto questo, qui sopra stanno succedendo delle cose, con molta molta molta calma, ma stanno succedendo delle cose. Ve ne accorgerete :muauauaua: risata malefica.
Ma basta cinciallegrare, vediamo un po' le uscite della settimana (poche eh, perché le case editrici si stanno preparando al Natale).

La copertina de La lettrice, vedete, non sarebbe neanche troppo male se non fosse che la modella, prima di prestarsi per la foto, s'è certamente calata un kg e mezzo di funghi allucinogeni. Tesò, che stai a guardà con quella faccia? Allora, o hai in mano una copia del kamasutra e stai lì a domandarti il perché tu abbia i tendini delle gambe corti (tranquilla, ti capisco, le mie gambe si stendono solo se sto sdraiata. Cioè, se ci provo a sollevare una gamba mentre sto in piedi, se ne sta lì tutta piegata che io boh, non capisco come sia possibile avere i muscoli e i tendini così atrofizzati a soli 31 anni), oppure sei super fatta di qualcosa, non ci sono altre spiegazioni.
E, vedete, non sarebbe davvero tanto male, se non fosse anche che al grafico gli è sfuggito il pennello per ridipingere lo sfondo e ha inglobato le maniche del giubbino di jeans. 
Amico grafico, c'hai combinato? Stavi a fà la copertina mentre parlavi al telefono? Non t'è sorto il dubbio, prima di consegnare il lavoro al grande capo, che c'era qualcosa che non andava? Hai mai visto un giubbino di jeans che cambia colore così senza che si sia irrimediabilmente rovinato in lavatrice? Suvvia, mancano proprio le basi eh (anche della moda, mica solo di Photoshop).
Il simbolo dell'infinito sopra e sotto nun se po' guardà (soprattutto sotto che, per farcelo entrare, lo abbiamo pure schiacciato), ma queste sono le regole base della decenza e me sa che il grafico in questione non le conosceva proprio. 
La scheda non ci dice se Sefia, dopo aver visto quelle immagini e valutato la sua prestanza fisica, abbia o meno deciso di iscriversi a un corso di pole dance o abbia anche solo pensato che forse il kamasutra non fa per lei, ma ci dice solo che il padre è morto, che vive con la zia Nin che poi viene rapita e che, nel suo mondo, leggere è un'attività proibita. Sefia, amore, ma non sarà che porti un attimo di sfiga? Passa in chiesa prima e fatti benedire, poi vediamo se non è il caso di cambiare libro e leggersi un bel trattato sul malocchio, altro che kamasutra. Ai muscoli atrofizzati ci pensiamo dopo, quando smetterai di uccidere o far rapire tutti quelli che ti circondano.

Quando vedo le copertine dei libri storici provo pena per l'autore, per il grafico e pure per chi se li legge questi libri.
È un sentimento incontrollabile, che mi pervade così, senza preavviso e tutto d'un tratto. Come adesso.
Guardo questa copertina e, a parte chiedermi il perché della sua esistenza, mi sento in pena persino per il poraccio che s'è prestato, vestito da cretino, a fà sta foto. Sai quanti scatti hanno dovuto fà prima che ce ne fosse uno brutto abbastanza da poter utilizzare? Roba che Umberto qui accanto, a fine giornata, è tornato a casa con un principio di artrite alla mandibola e con il braccio sinistro lussato.
Dell'altro braccio non abbiamo notizie, né fotografiche, né reali. Chissà, magari lo ha perso prestandosi per altri scatti (cosa molto probabile). 
Di queste copertine, comunque, continua a piacermi l'enorme quantità della roba che ci sta scritta sotto, mancava solo un'altra riga, che magari elencava la lista delle cose che devo comprare oggi al Lidl, e poi era completa. 
Ad ogni modo, la scheda non menziona la tempesta di sabbia in atto, né ci rassicura sul braccio destro di Umberto, no. Anzi, ci dice che siamo in Britannia (dove a quanto pare le piogge acide e le tempeste di sabbia sono all'ordine del giorno) e che mentre Catone è un figo e cerca di penetrare le colline, il nostro amico Umberto, altrimenti detto Macrone, è ferito ed è rimasto indietro nella corsa alla conquista del territorio. L'inverno sta arrivando e pure le tempeste di neve (siamo sicuri sia neve? A me me pare più che altro una raffica di vento nel Sahara ma io non so' imparentata con Giuliacci, quindi cazzo ne posso sapè? Niente. Manco parlo del meteo con gli anziani alla fermata dell'autobus, per cui so' proprio la persona meno indicata per dire qualunque cosa in merito). E niente, basta. Cioè, questa è la storia più o meno. Riuscirà il nostro Umberto a ritrovare il braccio perduto e a non farsi accecare dalla sabbia negli occhi? 

Lo scontro totale tra islam e cristianesimo che insanguinò il medioevo. Perché, ce n'è stato uno parziale che ha insanguinato, (però poco eh, giusto du' gocce) gli anni precedenti? Ma che vor dì totale? Le guerre ve risultano parziali per caso? O che ne so, che si trasformano in una partita a scopone scientifico?
– Scopa! Me tocca er Lazio! Non famo che me date la Basilicata che è troppo piccola e non ci posso piazzà due alberghi, ma solo le casette verdi e ho finito i pezzi da 100 euro.
– No eh, a me me tocca Tel Aviv ma a 'sto giro so' finito in carcere e non posso uscire se non faccio due 6.
– Hey, state nella mia casella de La Mecca, non fate i fighi che so' 50 euro cadauno. Poi, se passate pure dalla casella della Basilica di San Paolo so' che cazzi vostri, è pure Porta Santa e vale deppiù.

Ma che è? Gente, dopo anni di copywriting e clienti esigenti, poi leggo 'ste cose (scontro TOTALE) e mi ritrovo a inneggiare all'analfabetismo eh, ve lo dico. 
Sul resto non so che dire, ho esaurito le parole guardando la faccia del cavallo. La scheda sta qui, leggetevela voi e ditemi se scoprite di scontri parziali o a puntate ché io non ne conosco.


Per questa lunedì è tutto, vi auguro una marea di partitone a scopone scientifico e, mi raccomando,  se giocate a questa versione dello scopone, occhio alle caselle con le Porte Sante che valgono deppiù.
Abbraccioni e tempeste di sabbia dritte dritte negli occhi per tutti voi. Salutatemi il braccio di Umberto!

4 commenti:

  1. "Quando vedo le copertine dei libri storici provo pena per l'autore, per il grafico e pure per chi se li legge questi libri." è ancora più ufficiale.... Ti adoro :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahaha ti ringrazio xD Sono molto contenta che il mio cattivissimo cinismo serva a qualcosa :P

      Elimina
  2. A parte che già il font è alquanto insopportabile, ma della prima copertina ci ho messo tre ore a capire che l'autrice non si chiama "Tracheotomia"...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ehhh Tracheotomia, sebbene sia un nome meraviglioso per un gatto, purtroppo non è altrettanto meraviglioso per una scrittrice. Peccato però, poteva essere una storia interessante.

      Elimina