giovedì 22 dicembre 2016

For Whom The Jingle Bell Tolls – il Natale nei romance


Dopo Il Book Bloggers Blabbering, parte della ciurma torna per parlarvi del Natale con una nuova iniziativa. Vi presento For whom the jingle bell tolls.
Per una a cui non piace il Natale, ne parlo anche troppo spesso. Il 14 dicembre, sul blog Impression chosen from another time, vi ho parlato del Natale di Poirot e di Agatha Christie, esprimendo tutta la mia approvazione verso le parole di Poirot. Oggi, invece, ho deciso di parlarvi del Natale nei romance. 
Già me la vedo la vostra faccia a questa notizia: tranquilli, non mi sono impazzita, sto bene e sono completamente in me – e anche sobria, stranamente. 

Come dicevo già altrove, a costo di meritarmi occhiatacce furiose e espressioni di puro disgusto, il Natale non mi piace. Mi piaceva molto quando ero piccola, ma poi cosa è successo? È successa la vita, sono successe alcune cose, la famiglia s'è sgretolata e adesso, quando penso agli ultimi Natali vissuti bene, ci penso anche con un po' di rabbia. 
Non festeggio davvero da almeno cinque o sei anni e, devo ammettere, non mi manca per niente.
Il periodo natalizio, comunque, offre grandissime soddisfazioni anche per chi non ha piacere a festeggiarlo. Come? Semplice!
Per chi ama il Natale vi sono le lucine colorate, il rito dell'albero, il presepe, il panettone, le ghiotte mangiate, le allegre canzoncine, la neve, i regali e i folletti, Babbo Natale che scende giù dai balconi delle case della gente – mi ha sempre messo un po' d'ansia questo pupazzo, al buio mi sembra sempre una persona che sta cercando di arrampicarsi a casa di qualcuno oppure un amante che cerca di fuggire per non essere scoperto dal marito della donna amata. 
Per chi non ama il Natale, invece, si è sempre pensato che non ci sia nulla di buono in questo periodo dell'anno. Non v'è pensiero più sbagliato.
Vi assicuro: per ognuno di noi c'è qualcosa là fuori. Per me, infatti, ci sono i romance ambientati a Natale. Potete solo immaginare l'effetto che questa accoppiata micidiale ha sulla mia persona: non solo mi sanguinano gli occhi alla vista delle copertine – e questo, voi che mi leggete, lo sapete già –, ma esperisco anche strani stati confusionali quando mi accingo a leggerne le trame.

È per questo motivo che sul mio comodino natalizio, oltre a libri che raccontano di efferati omicidi, ho deciso di porre anche qualche bel romance ambientato a Natale. Conoscete perfettamente la passione disarmante che nutro per il trash e per quei romanzi pieni di cruciali WTF. Potevo non dare un'opportunità a un bel romanzo WTF ambientato nel periodo in cui il lieto fine è praticamente obbligatorio secondo la dura legge degli aiutanti di Babbo Natale? No.
Ho così fatto una cernita, ovviamente, scegliendo quei romanzi che presentano tutte quelle caratteristiche che piacciono a me: copertina orribile, titolo che si sposa perfettamente con la bruttezza della copertina e trama WTF, che ce sta sempre bene. 
Inoltre, ho scelto di concentrarmi solo su quei romanzi che mostrano delle donne che all'inizio del romanzo provano un odio quasi viscerale per il Natale ma, a pagina 80, quando il bellone di turno farà il loro ingresso, penseranno che il Natale sia la festa più bella del mondo. Gente, ma la personalità dove l'abbiamo lasciata? A casa sepolta da una valanga di regali improbabili ricevuti dai parenti dei nostri parenti?

12 giorni a Natale di Trisha Ashley si aggiudica il primo premio come "must have" per questo Natale. Il WTF si evince già dalla copertina perché la nostra amica – che scopriremo si chiama Holly – ha deciso di farla finita sedendosi su una panchina di legno nel bel mezzo di una bufera di neve, prendendo in prestito il kilt di suo nonno. Dici, sarà un'usanza scozzese? No. Semplicemente Holly voleva morire in modo creativo e chi siamo noi per dispiacerla?

Il motivo per cui Holly sta cercando di farsi uccidere dal clima è semplice: non le piace il Natale. Un po' estremo, a mio parere, ma io non posso certo giudicare gli altri. 
Holly, qualche tempo fa, ha perso il marito a causa di un incidente: la mattina di Natale, infatti, uscito per la sua consueta corsa, si imbatte in un cane che sta annegando in un lago ghiacciato. Il ghiaccio, infatti, non avrebbe retto il peso del cucciolo e si sarebbe rotto sotto le sue zampe. Lui, eroe quale è, pensa di pesare addirittura meno di un cane e decide di avventurarsi sul lago. La fine potete immaginarla da soli. Da quel momento, Holly comincia a pensare che il Natale non è più la sua festa preferita. Decide così di non festeggiarlo mai più nella vita e quell'anno, dopo non ricordo più quanti anni di lutto, si decide di prestare servizio come cameriera presso una casa di ricconi proprio nel periodo delle feste. Almeno, dici, mette du' spicci da parte. 

Contemporaneamente, Jude sta vivendo un periodo di cacca perché la sua ragazza lo ha tradito nientepopodimenoche con il fratello e, proprio per rendere la vicenda ancora più assurda, sono addirittura scappati (??) insieme. Forse per un attimo ci siamo distratti e siamo nella Sicilia del 1960, quando ancora si usava la fuitina. 
Insomma, il Natale di Jude faceva già schifo ma il karma sembra accanirsi perché, non appena scoprirà che Holly si occupa del party al quale lui già non voleva partecipare, sarà ancora meno contento. Però, amanti dell'happy ending, non disperate! Il dio del clima che Holly stava pregando sulla panchina indossando un kilt di 4 taglie più grandi ci salverà: una bufera di neve di quelle che aiutame a di' bufera si abbatterà sulla zona, costringendo Holly e Jude a stare a stretto contatto e, datemi retta, alla passione non c'è maglione con le renne che tenga. 
Poi io se penso al Natale e alla passione mi viene fuori una faccia super WTF, dato che il Natale mi sa tanto di festa per bambini e decisamente non ci vedo uomini in tanga mentre indossano bracciali con campanelli e cappelli di Babbo Natale. Ma so' opinioni.

Un altro libro che, sono convinta, possa interessare anche ai non amanti del Natale e amanti del trash come me, è Un indimenticabile Natale d'amore di Milly Johnson. 
L'ho scelto (e ve lo consiglio) perché il WTF si presenta subito, già alla seconda riga della quarta di copertina. Praticamente un libro irresistibile per me, impossibile rimanere inermi davanti a un capolavoro della letteratura contemporanea come questo.
Risparmiamo qualunque giudizio sulla copertina realizzata interamente con le clipart di Word perché non ci sarebbe nulla di sensato da dire in merito e concentriamoci, invece, sul vero punto forte di questo romanzo: la trama.
Eve non ha mai amato le feste (ovviamente) e, in particolar modo, non ha mai amato il Natale perché tutti i suoi sogni, i suoi desideri, sono sempre stati disattesi e, mentre la gente non fa che indossare ridicole sciarpe a forma di pastorelli, lei sta lì a pensare che non è umanamente possibile fingere di essere felici. 
Giusto Eve, hai tutta la mia approvazione: le sciarpe a forma del bue e dell'asinello e il capellino a forma di grotta sono terrificanti. Decisamente un pugno nell'occhio per gli amanti della moda e del buon gusto. 
Ma il dio del clima venerato da Holly è protagonista anche di questa storia. Infatti, non a caso, questo non sarà un Natale come tutti gli altri per la nostra Eve perché il destino ha in serbo per lei una grande sorpresa: una zia, di cui a stento ricordava il nome, muore e le lascia in eredità un parco divertimenti dedicato al Natale. Cos'è, un libro fantasy con risvolti horror? Un parco divertimenti dedicato al Natale (quindi aperto un mese l'anno) lasciato in eredità? A zi', ma un po' de sordi cash no? 
Il testamento, però, parla chiaro: Eve dovrà dirigere il parco insieme a un misterioso uomo d'affari che si chiama Jacques. Ma la nostra Eve non sembra curarsi di queste quisquilie, Winterworld sarà la sua nuova sfida e pure questo Jacques, metti che è bono?
Ovviamente, gente, Winterworld è un posto così bello bellissimo che ci domandiamo tutti perché non sia aperto anche ad agosto e Jacques non solo è irresistibilmente irresistibile, ma sarà colui il quale farà sì che la nostra Eve ami di nuovo il Natale. 

Quindi, miei adorati, se avete bisogno di un romanzo a tema natalizio che confermi lo squallido cliché della donna che, triste poiché la vita è stata avara, ritrova la felicità grazie esclusivamente alla presenza di un uomo nella sua vita, questi due libri sono proprio ciò che stavate cercando!
Spero che i miei consigli vi siano d'aiuto, in un modo o nell'altro e mi auguro che per Natale riceviate tantissimi libri WTF. 
Vi lascio con il calendario dell'iniziativa For whom the jingle bel tolls;


Buone letture e buone feste a tutti. Ci ritroviamo presto qui, con tante novità. Prontatevi!

8 commenti:

  1. Risposte
    1. Occhio al dio del clima, se ridi troppo ti punisce con una grandinata.

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  2. Secondo me dovrebbero assumerti per scrivere le quarte di copertina dei romance (magari alla Newton), venderebbero il triplo!! XD

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    1. Sta bbbona, sei già stata punita dal dio del clima che ha rotto la tua caldaia: ripetutamente!

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  4. ho lollato così tanto che quasi quasi me li vado a comprare sti libri.



    (no, non è vero)

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