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Titolo: La donna che mi insegnò il respiro
Autore: Ayad Akhtar
Editore: Mondadori
Pagine: 350
Prezzo: 18 € Autore: Ayad Akhtar
Editore: Mondadori
Pagine: 350
Data di pubblicazione: 31 Gennaio 2012
Trama
Un tuffo nel mondo dell’immigrazione musulmana che ha la forza
narrativa e la potenza emotiva del Cacciatore di aquiloni.
Hayat Shah, giovane musulmano cresciuto nella provincia americana, ricorda
il periodo della sua adolescenza legato alla figura di Mina, una pakistana
amica di sua madre venuta a vivere con loro negli Usa dopo un doloroso
divorzio nel suo Paese. Hayat è rimasto immediatamente colpito dal fascino
discreto di quella donna, dalla sua religiosità profonda ma non fanatica. E
anche, senza averne immediata coscienza, dalla sua sensualità. I guai iniziano
quando Mina si innamora di un ebreo, Nathan, e quando questi per amore si
converte all’Islam. Non sarà tanto la dura reazione della comunità musulmana
a impedire il loro matrimonio, ma l’intervento di Hayat, che ha trovato nel
fondamentalismo religioso uno sfogo alle sue complesse e totalizzanti pulsioni
adolescenziali. Le conseguenze del suo comportamento saranno catastrofiche
per tutti quelli a cui è più affezionato. Se ne renderà conto solo anni dopo
incontrando casualmente Nathan e venendo a conoscenza della triste fine di
Mina, solo in quel momento, nel semplice atto di scusarsi per il male compiuto,
Hayat diventa finalmente adulto.
L'autore
Ayad Akhtar è nato a Milwaukee nel 1970 in una famiglia di immigrati
pakistani. Ha studiato teatro alla Brown University, lavorando poi in Europa
con il maestro del “teatro povero” Jerzy Grotowski, e cinema alla
Columbia University, realizzando dei corti e medio metraggi che hanno vinto
numerosi premi.
Ha inoltre recitato e collaborato alla sceneggiatura di The War
Within, un film indipendente su un terrorista islamico; il film ha debuttato con
notevole successo al Toronto Film Festival nel 2005. La donna che mi insegnò
il respiro è il suo primo romanzo.
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