Ok, il peggio è passato. Sono ufficialmente fuori da casa mia, ospite di mia sorella fino a quando non saranno terminati i lavori.
Perdonate l'assenza, credevo che sarei riuscita a svuotare camera (e casa), vivere la mia vita, andare in palestra, leggere e tenere il blog e il resto aggiornato. Invece no, servivano chiaramente giornate di più di 24 ore e anche una resistenza fisica maggiore. Cosa che, ecco, non mi si addice... La resistenza fisica, intendo. Le giornate con più di 24 ore, invece, sono uno dei miei sogni di sempre, come il teletrasporto. E una cabina del telefono per la polizia blu in camera.
Ma non si può avere tutto dalla vita e quindi mi sembra quasi scontato che debba rinunciare, al momento almeno, a tutte e tre le cose.
Quindi, dicevo, sono tornata e, finalmente, ho trovato il tempo di parlarvi di un libro. Oggi vi parlo de L'anello dei Faitoren, di Emily Croy Barker. Sì, è proprio lui, il libro la cui copertina era stata oggetto di forte critica su questo blog (e come darmi torto?). Ebbene l'ho letto, perché Giunti mi ha omaggiata di una copia. Grazie Giunti ^^
Titolo: L'anello dei Faitoren
Autore: Emily Croy Barker
Editore: Giunti
Pagine: 621
Prezzo: 16 €
Il mio voto: 3 piume
Trama
E se bastassero poche, enigmatiche parole a trasformare una ragazza molto delusa in una creatura dai poteri eccezionali? Nora Fischer non ha mai pensato di possedere doti straordinarie o di essere destinata a grandi cose. Anzi, da quando il fidanzato l'ha lasciata e la speranza di una promettente carriera universitaria è svanita nel nulla, è convinta di valere ben poco. Finché un giorno, dopo una festa in campagna, si imbatte in una vecchia lapide su cui legge alcuni versi dal significato oscuro. Pochi istanti e Nora stenta a riconoscere il luogo in cui si trovava fino a una attimo prima: davanti a lei si staglia un maestoso palazzo circondato da un parco lussureggiante, e una donna vestita di bianco la accoglie con entusiasmo. Nora non sa ancora di trovarsi al cospetto di Ilissa, la potente regina di Faitoren. Trascinata in un turbinio di feste, passeggiate a cavallo e cene fastose, coperta di splendidi abiti e gioielli, Nora diventa la donna seducente e irresistibile che ha sempre sognato di essere: la compagna ideale per il bellissimo principe Raclin, che la chiede in sposa. Ma qualcosa stride in quell'universo perfetto. C'è un pericolosissimo sortilegio da sciogliere, quello dell'anello che Raclin ha messo al dito di Nora.
La recensione
Guardando le recensioni online, lo ammetto, mi ero fatta diversi pregiudizi su questo romanzo. Leggevo, soprattutto, lamentele circa il fatto che non si trattasse di un romanzo autoconclusivo ma del primo di una trilogia. Vi dirò la verità, a me non è dispiaciuto affatto che non fosse un romanzo autoconclusivo. È vero, siamo d’accordo, sul mercato ormai sono più le storie narrate a puntate che quelle autoconclusive, ma se si ha l’accortezza di non leggere sempre le stesse cose e, quindi, di variare genere di lettura ogni tanto – e casa editrice magari – non si percepisce come fastidiosa una trilogia. In sostanza, per me che non leggo libri a puntate da un po', il fatto che si trattasse di una trilogia ha contribuito ad avere un punticino in più nel mio giudizio.
Vediamo insieme la trama, molto brevemente. Nora, una ragazza di trent’anni, durante un’escursione per puro sbaglio oltrepassa un varco dimensionale e si ritrova in un mondo parallelo che nulla ha di uguale al nostro mondo. La donna che le offrirà ospitalità e, secondo Nora, anche aiuto è Ilissa, la bellissima regina del popolo dei Faitoren. Come potete ben immaginare, Ilissa altri non è che una donna sì bellissima – all’apparenza! – ma anche malvagia e decisa a far tutto pur di ottenere ciò che vuole: potere e un regno degno di questo nome per il suo popolo. Nora, però, non si accorgerà presto di chi Ilissa è nella realtà perché vittima di incantesimi che riescono a confonderla e a farla agire secondo quanto desidera Ilissa.
Questa, forse, è l’unica critica che mi viene da muovere nei confronti del romanzo. Ok gli incantesimi, siamo d’accordo che confondevano Nora e le facevano credere cose che non erano reali. Però, ecco, diciamo che il suo affidarsi totalmente e incondizionatamente alle mani di Ilissa, fidandosi ciecamente di una persona appena conosciuta… Ecco, questo non depone esattamente a suo favore. Nessuna donna di trent’anni si farebbe convincere così facilmente e, soprattutto, nessuna donna di trent’anni agirebbe come non solo la Nora di inizio romanzo, ma anche come la Nora – diversa e più matura – in cui la protagonista si trasformerà.