Quindi, vi pensavate di avermi persa. Invece no, ovviamente. Non vi libererete mai di me! Ho iniziato da poco a lavorare di nuovo e sono tornata ad avere i non-orari che avevo quando facevo la copywriter. In pubblicità è così: sai quando varchi la porta dell'ufficio la mattina e non sai quando te ne andrai, se te ne andrai. Sto ideando un modo, però, per poter fare tutto in 24 ore: sport (mi tocca riprenderlo, il decadimento è alle porte e pure i tanto temuti "enta"), spesa, lavoro, giro di blog, letture e questo blog. Ho gia incluso la spesa nella mia settimana tipo che mi sembrava una delle cose più urgenti da inserire, avrei potuto morire di fame altrimenti. Sì, perché io e la mia famiglia abbiamo menu decisamente diversi e, in più, devo prepararmi il pranzo da portare al lavoro. Io mangio tutta roba un po' così, come dire, "strana": latte d'avena, farro, orzo, pane di segale, cereali integrali e cose così e mi rendo conto che mia madre non può stare anche dietro a me e alle mie fisse per le cose strane (come le chiama lei). L'alimentazione "strana" fa parte di quel processo che mi porta a contrastare il decadimento, lo stesso processo che includerebbe lo sport (che inizierò a praticare domani mattina prima di recarmi in ufficio).

Da domani cerco di inserire anche tutto il resto, così tornerete a leggermi con più frequenza. Contenti? Forse no xD Non so ancora bene come farò, probabilmente devo solo imparare a gestire meglio il sabato e la domenica. Mumble mumble. Si accettano suggerimenti per far durare le ore circa 80 minuti.
Ho talmente tante cose da raccontarvi che forse questa pausa pranzo non sarà lunga abbastanza, ma vabbè, ci provo.
Dunque, il Salone. Esperienza bella, come l'anno scorso. Mi piace il Salone, che ci posso fare? Sebbene ci siano delle cose che non mi convincono abbastanza, tra cui la praticamente totale assenza di sconti da parte delle case editrici e il caldo africano che accompagna le passeggiate tra gli stand. Allora, organizzatori, vogliamo fare qualcosa per evitare che io rischi lo svenimento ogni volta che visito il Lingotto? Possibile che si debba venire in canottiera? Nella pubblicità metteteci una foto di una tizia in bikini che legge sdraiata su una stuoia vicino allo stand Neri Pozza la prossima volta, così uno sa già che aria si respira al Salone e viene munito di braccioli, cubetti di ghiaccio e una bottiglia di mojito sotto l'ascella.
Detto ciò, gli sconti. Tasto dolente, di cui ha già parlato la cara Leggy. Le big, ovviamente, non li fanno ché è disdicevole. Le non big, in linea di massima, qualche sconto lo applicano ma non più del 15%. A volte, in preda a un attacco di euforia non giustificato, praticano il 20. Non tutte eh, la Beat aveva il 20% su tutti i volumi, Codice edizioni applicava addirittura il 30. Adesso, io non sono quel tipo di persona che se non c'è uno sconto il libro non lo compra, per carità. Voi lo sapete, lo sanno ancor meglio le mie tasche bucate, io se voglio un libro me lo compro comunque, non è certo il prezzo a fermarmi. Però, capite, abito a Roma e non ho bisogno di comprare i libri al Salone.