giovedì 6 settembre 2012

Confessioni di una coprecarywriter #5

Come quasi tutti i miei post, ormai, anche questo prende vita mentre mi trovo in agenzia. È passato più di un mese dal mio ultimo post e sono successe alcune cose. Non troppe perché la mia vita non è mai stata movimentata. Sebbene essere una blogger abbia un certo fascino (almeno così dicono), in realtà la mia vita è più o meno uguale alla vita di una persona qualunque, forse anche un po' più ripetitiva e noiosa di quanto si immagini. Posso assicurarvi che la vita di una blogger... ok, no, diciamo la vita di questa blogger è esattamente identica alla vostra. La mattina mi alzo, faccio colazione, prendo qualche litro di caffè, sorseggio il caffè davanti al pc facendo sempre lo stesso giro: Twitter, aNobii, posta elettronica personale (entrambe le caselle), posta elettronica del blog, posta elettronica del lavoro (così, che non si sa mai). Intanto il caffè è finito, la mia giornata si è subito trasformata in una giornata migliore grazie a qualche tweet di due o tre persone che stimo veramente, probabilmente qualche libro è stato aggiunto alla mia lista desideri e ho ricevuto qualche mail di spam. Inizio di giornata normale, proprio come la vostra. L'unica cosa che mi differenzia dalle persone normali è l'orario in cui pranzo: ore 12.15 circa, perché poi devo prepararmi per venire qui. Quindi, prima che mi perdessi tra mille inutili considerazioni, stavo giustappunto dicendo che sono successe delle cose, ma non troppe, perché la mia vita è una vita normale. Mi riferisco, chiaramente, anche a dei cambiamenti avvenuti all'interno dell'agenzia.
Innanzi tutto è arrivato il nuovo copy, che io considero il supplente di Claudio, anche se non è corretto. Lui non è il mio supervisore, è semplicemente un senior che però, per il momento, è l'unica persona dalla quale posso veramente imparare. In due giorni e in due viaggi in metro mi ha detto più cose lui di quelle che ho appreso leggendo mille manuali di scrittura creativa e non.
Mi piace, come persona e come copy. Mi piace perché, con sé, ha portato una ventata di novità, buon umore, positività. Mi piace perché sorride. Mi piace perché è spontaneo. E mi piace perché sa fare bene il suo lavoro. Credo di poter apprendere tanto da lui, anche a livello umano. Mi piacciono le persone che danno molto, che trasmettono qualcosa anche solo stando in silenzio. E lui lo fa.

L'agenzia, però, come moltissime aziende ormai, si trova a dover vivere un momento di crisi che, inevitabilmente, si ripercuote su noi della produzione. Questo è il  motivo per cui, sostanzialmente, trovo anche il tempo di aggiornare il blog mentre sono qui, al lavoro. Mi dispiace, molto, che le cose non vadano bene. Perché, è strano da dire, ma qui ormai ho trovato la mia dimensione. Una dimensione fatta di belle persone. Gli Altri non sono più Gli Altri. O meglio, anche io sono parte de Gli Altri.
Non ho mai spiegato come io faccia a trovarmi qui, come stagista coprecarywriter. In questa agenzia ci lavora, da quasi due anni, una mia carissima amica. Una ragazza conosciuta durante l'università con la quale ho condiviso tantissime cose. Per un periodo, purtroppo, le nostre vite hanno preso strade diverse e, senza una vera ragione, ci siamo allontanate per un anno o forse più. Ripresi i rapporti lei ha insistito perché inviassi il curriculum in questa agenzia e, sebbene all'inizio non fossi per niente convinta, alla fine ha vinto lei. Ho sostenuto il colloquio e, inizialmente, sono stata scartata. Poi, come si fa con le Miss Italia, sono stata ripescata dal mio supervisore e adesso eccomi qui. Qualche sera fa, davanti ad un bel bicchiere di birra consumato nel giardino de Il Circolo degli Artisti, lei ha detto una cosa alla quale ho pensato per tutta la sera. Ha detto che, all'interno di questa agenzia, si creano dei legami, dei meccanismi piscologici strani tali da renderti un tutt'uno con i colleghi, da farti titubare quando hai voglia di andare via perché le cose, ai piani alti, non funzionano come dovrebbero. Non posso che darle ragione. Stare qui mi fa sentire come all'interno di un guscio protettivo, una sfera di cristallo dove tutto segue una logica particolare. Quando non sono qui, quando non vedo Melania sorridere davanti allo schermo, Andrea aggrottare le sopracciglia quando qualcosa non quadra nella presentazione che sta preparando, Michele uccidere le zanzare e godere della visione dei cadaveri sul muro, quando non sento il ciabattare di Federica per le scale... mi manca. Quando non sono qui con loro, loro sono comunque con me. E lo sono stati per il mese in cui l'agenzia è stata chiusa per ferie. Questo accade perché qui siamo tutti molto giovani, quasi tutti sotto i trent'anni, e perché andiamo praticamente tutti d'accordo. Non funziona così in tutti gli uffici, non funziona così in tutte le agenzie. Tra le tante cose che non vanno (la paga misera, il non sapere se il mio contratto verrà rinnovato, la mancanza di un supervisore) i rapporti umani sono la cosa che mi fa dire che questo lavoro mi piace.
Ma adesso basta con questi discorsi romantici e un po' patetici. Ieri, leggendo il blog de La Leggivendola (cosa buona e giusta che vi raccomando di fare) mi sono ricordata che il mio blog compie un anno! In verità il compleanno l'ha compiuto il 28 luglio e quindi praticamente un mese e 9 giorni fa e io me ne sono ricordata solo oggi... Che donna ingrata che sono! Quindi tanti auguri a me, tanti auguri a Nereia, tanti auguri a me!
Dato che non sono brava con le conclusioni, non lo sono mai stata (nemmeno a scuola!) non aspettatevi molto... Questo post lo concludo così, come fosse stato mozzato a metà.

6 commenti:

  1. Oh, auguri anche a te! Sai, c'è una folla di blogger che compie gli anni d'estate.

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    1. Tra parentesi, ho pensato bene di nominarti per... beh, uno stupido meme. Se ti va, passa pure. :)

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  2. Lol, cosa buona e giusta. Coff.
    T'invio un virile e imbarazzato pugno sulla spalla. Coff.
    Mi fa piacere sapere che ti trovi bene dove lavori... dev'essere bello trovarsi a collaborare con persone che rispetti e con cui puoi chiacchierare tranquillamente. Anche se, certo, con tutti i problemi legati a contratti e contrattini... beh... buona fortuna .__.
    E auguri in ritardo per il primo anno di blog :)
    A me ad esempio fa impressionissima il fatto che ci sia gente interessata a quanto ho da dire xD
    ... il che a pensarci bene è abbastanza triste >_> mi farò una tisana d'incoraggiamento...

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    1. Sì, fa strano anche a me che qualcuno mi legga. E commenti pure poi! O mi dia i pugnetti virtuali sulle spalle xD
      Io però ho meno lettori affettuosi dei tuoi, questo prova che è veramente cosa buona e giusta leggerti.

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    2. Do sempre pugni sulle spalle, virtuali o meno xD
      Beh, forse i lettori del mio blog, avendo ben chiaro che sono un allegro cumulo di sciocchezze (ma tanto ottimista, eh ù_ù) non si sentono intimiditi dal mio intelletto e commentano in modo più easy, certi di non sfigurare u_ù

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