Non sono ancora sicura di voler davvero scrivere questo post, seriamente. Non ho nemmeno trovato un'immagine abbastanza grande della copertina italiana. Utilizzo, per questo, la copertina originale che, comunque, non è molto diversa dalla copertina della Sperling & Kupfer. E questo, secondo me, vuol dire tante tante ma proprio tante cose. Ok, comincio, ma cercherò di essere il meno spietata possibile.
Titolo: Wings
Prezzo: 6,50 €
Editore: Sperling&Kupfer
Pagine: 336
Il mio voto: 2 segnalibriTrama
Laurel ha quindici anni e si è appena trasferita con i genitori in una
nuova città. Scuola nuova, nuovi amici... Una prova difficile, per lei
che è così timida. Laurel non ne è ancora cosciente, ma è davvero bella:
carnagione chiarissima, capelli biondi, grandi occhi verdi. Piccolina,
esile, mangia solo frutta e verdura, ama molto la natura e al pranzo in
mensa preferisce i picnic sull'erba e le passeggiate nei boschi. È
proprio la sua diversità rispetto alle altre studentesse del liceo ad
attirare subito l'attenzione di David, bello, dolce e sensibile che
l'aiuta a socializzare nel nuovo ambiente. È evidente a tutti che ha un
debole per Laurel, anche se lei sembra considerarlo solo un amico.
Finché a Laurel non succede qualcosa di inspiegabile che la terrorizza e
David, per confortarla, la bacia... Per svelare il mistero di ciò che
le sta accadendo, Laurel sente di dover tornare nella sua vecchia casa,
nella cittadina dove ha vissuto per dodici anni. Là, immersa nella
quiete del bosco che sempre la rassicurava, fa uno strano incontro: da
dietro un albero sbuca un bellissimo ragazzo i cui magnetici occhi color
smeraldo esercitano su di lei una sorta di malia tanto irresistibile
quanto enigmatica. Tamani, così si presenta, sembra conoscerla da
sempre, sa di lei cose che Laurel stessa ignora, e le rivela una verità
sconvolgente. Da quel momento Laurel si troverà sospesa tra due mondi e
divisa tra due ragazzi ugualmente affascinanti che la attraggono in
direzioni opposte. A chi consegnerà il suo cuore?
La mia recensione
Cose a caso
Prendete una ragazzina, bella, alta, bionda, con gli occhi verdi e un po' stupidina che si è appena trasferita in una nuova città (non vi ricorda niente?) ed ecco qua la protagonista, per niente stereotipata, di Wings. Aggiungete poi un ragazzino, dategli le caratteristiche fisiche che più vi aggradano e rendetelo innamorato perso della biondina. Ecco, lui è il protagonista maschio, affatto stereotipato, di questo originalissimo romanzo. Aggiungete qualche elemento scontato, come il secondo ragazzino maschio, bello come il sole, attraente come non mai, dallo sguardo penetrante e dai modi affabili e "misteriosi" (non vi ricorda niente?) e otterrete il per niente abusato triangolo amoroso. Se non siete ancora soddisfatti, aggiungete pure della magia a caso (palline che spuntano dietro la schiena, fioriscono e poi appassiscono), le fate, le terre incantate e poi, se vi avanza tempo, aggiungete pure protagonisti magici a caso (come i troll) e, già che ci siete, buttateci dentro pure re Artù e mago Merlino. Ecco fatto, questa è più o meno la trama di Wings. Originalissima, vero? Una cosa incredibile. Così originale che non so dire con certezza dove l'ho già sentita.
L'autrice ha avuto anche il coraggio di scomodare pure Avalon per partorire circa 330 pagine scritte con una semplicità da far invidia alla migliore avventura di Geronimo Stilton. E però non si è presa la briga, mai, di descrivere quel poveretto di David. Appare senza alcuno spessore psicologico, sembra creato appositamente per giustificare alcune azioni dell'originalissima Laurel e per dare vita al triangolo amoroso che, altrimenti, sarebbe stato un bellissimo duo costituito da due adolescenti inutili. E poi vogliamo parlare dell'utilità, o meglio dell'inutilità, di Chelsea? Chi è, che vuole, che campa a fare? Inutile, ma così inutile che a stento ricordavo il suo nome. Che l'abbiamo messa lì a fare? Per scrivere quattro paginette in più? O forse per fare un incredibile quartetto amoroso nei prossimi volumi?
Mettendo per un attimo da parte la questione spessore psicologico dei personaggi e la loro (in)dubbia utilità, passiamo ad altro.
Davvero, Aprilynne, davvero abbiamo anche cambiato la fisionomia delle fate? Ci prendiamo cotanta libertà? Ormai, dopo i vampiri che mangiano scoiattoli, pure la fate senza ali ma con fiori sulla schiena?! Mamma mia, non c'è proprio limite al peggio. Ma la cosa assurda non è tanto il fiore, quanto il fatto che in 15 anni nessuno (manco lei che, pure, sembra così intelligente) si è mai accorto che a Laurel non batte il cuore. Davvero, Aprilynne, siamo giunti a questo? E il sangue? Manco quello? Come se fosse plausibile che una persona, dotata di cervello (e non intendo intelligente, dico proprio anatomicamente parlando), non si accorga che non ha battito cardiaco. Mi sembra assurdo come dire che una donna resta incinta di un vampiro. Ah, scusate, questa cosa assurda c'è qualcuno che l'ha scritta.
Durante la lettura di questo eccezionale fantasy (sta scritto sulla copertina, non abbiatecela con me) non sapevo se essere basita, sconcertata o incredula.
Vogliamo, poi, parlare dei profondissimi dialoghi? Ma che roba è? Che diavolo di roba è?
«Sei pronto?» gli domandò Lurel.
«A eliminare dei troll? Sì. A incontrare David? Decisamente no.»
E questa sarebbe una frase del duro e misterioso Tamani che, oltre a essere una sentinella, si occupa anche di custodire il passaggio per Avalon? Ma chi l'ha scritti i dialoghi?! Un passante?!
D'accordo, si tratta di uno young adult e va bene la forma semplice. Ma, dannazione, a chi cacchio è rivolto questo libro? A una bambina di 6 anni?! Risparmiate il vostro tempo e, soprattutto, i vostri 6,50 €, date retta a me.
Io vorrei che 'autori' ed editori si rendessero conto che young-adult non significa necessariamente 'insensato' ed 'elementare'.
RispondiElimina... i fiori nella schiena mi sconvolgono ò_ò
Che una sia senza battito cardiaco e che non se ne accorga per 15 anni... uff...
Questo libro è immondizia, seriamente. E lei sarebbe da picchiare a sangue con la frusta per quanto è scema. -.-' Che tristezza.
Eliminadavvero bruttino e inutile... credo che non leggerò mai più un urban fantasy.
RispondiEliminaCiao Toe!
EliminaNo, allora gli urban fantasy non sono tutti così brutti, ci sono libri appartenenti al genere che meritano molto. Però questo, certamente, non è tra quelli degni di nota. Anzi.
Se posso dire la mia di tutto il libro l'unica cosa che ho trovato originale e che dopo una settimana ricordo ancora, sono proprio il fiore al posto delle solite ali alla Trilli. Per il resto è carino se ti serve una lettura puramente volta allo svago. Manca totalmente di spessore, oltre che puramente fisico (non so per voi, ma per me un libro di 330 pagine basta per un pomeriggio), anche morale. Bah io l'ho preso dalla biblioteca comunale, se siete curiosi vi consiglio di fare lo stesso...
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