venerdì 15 febbraio 2013

La fallace forza dei blog

Se ne è già parlato molto, anche io ne ho parlato molto presso altri blog e, ormai, mi resta ben poco altro da dire. Mi è stato chiesto di scrivere perché ho copiato un comunicato stampa sul blog. Il motivo non può che essere che ho anche io, come altri blog, preso parte a questa iniziativa purtroppo finita in caciara. Non mi resta che lasciare la parola al comunicato.

Sebbene a mio parere non sia effettivamente importante ai fini del comunicato stampa, aggiungo, perché mi è stato giustamente chiesto tra i commenti, in che modo abbia preso parte all'iniziativa. Ho segnalato Il canto del cielo come libro potenzialmente interessante nella puntata numero 8 di Perduti & Ritrovati, una rubrica da me creata diverso tempo fa che si occupa di segnalazioni di libri poco conosciuti e/o fuori catalogo. Non ho recensito alcunché perché non recensisco libri senza averli prima letti. In più, come è possibile notare semplicemente guardando il modulo "Qualcosa da dire?", non sono solita sponsorizzare libri o recensirli esclusivamente parlandone un gran bene (questo potete verificarlo voi stessi controllando le recensioni presenti sul blog). Aggiungo, ancora, che non collaboro con nessuno (e anche questo potete vederlo da voi perché non possiedo banner di alcuna casa editrice), non ricevo compensi da nessuno (manco dal mio datore di lavoro al momento, ma tralasciamo) e non ho pubblicità di alcun tipo su questo blog che è mio ed esclusivamente mio.

La rete, talvolta, produce iniziative meritevoli. A volte i progetti migliori nascono proprio da scambi inconsapevoli. Giunge la proposta, poi il rilancio, e infine la frenesia derivante dall'idea di stare facendo qualcosa di buono, per cui vale la pena spendere energie. Succede così, per caso, anche l'ultima iniziativa scaturita dalle menti di alcuni blogger letterari italiani. Un infelice epilogo ha troncato la possibilità di far evolvere un progetto grezzo in un'iniziativa dall'interessante intento: scoprire e analizzare l'influenza dei blogger sul mercato libraio

L'iniziativa sorge dopo alcune discussioni successive alla fiera della piccola e media editoria di Roma, Più libri più liberi. In una tavola rotonda alla quale erano presenti alcuni blogger e giornalisti, l'AIE presenta la propria zoppicante ricerca di mercato. Si è pensato quindi di rilanciare l'idea, facendola scaturire "dal basso". I blogger stessi che cercano di definire la propria importanza e il proprio valore all'interno di quel girone infernale che è l'editoria italiana. In data 16 gennaio il progetto ha mosso i primi, timidi passi. Ne è scaturito un vivace gruppo su Facebook, teso al coordinamento interno, nel quale sono stati invitati alla partecipazione circa un centinaio di blog (numero che si sarebbe ampliato significativamente nell'"ideale", e ormai irrealizzabile, secondo test). 

Le modalità di partecipazione erano semplici: scrivere e pubblicare una segnalazione/recensione de Il Canto del Cielo (Beat, 2012), romanzo scelto perché considerato un ottimo esempio di letteratura, nominato come Best British Book of the Last 25 years e apprezzato a tal punto in suolo britannico da trarne anche una serie targata BBC. In nessun caso, è bene specificarlo, è stata richiesta la pubblicazione di una recensione falsata, dichiaratamente positiva quand'anche il recensore avesse espresso il proprio giudizio negativo all'opera. Non sono state prese in considerazione le recensioni negative - che rappresentavano l'1% del totale e sarebbero state ugualmente pubblicate per correttezza e trasparenza alla fine del periodo stabilito, ovvero dal 15 febbraio - perché lo scopo di questo studio di settore (nella sua fase embrionale e sperimentale) era valutare il peso della valutazione positiva (sincera e non condizionata) dei blogger sull'andamento delle vendite. L'analisi dell'impatto di giudizi discordanti e spesso sfavorevoli riguardo un determinato romanzo sarebbe stato il punto focale della seconda parte del progetto. Lo scopo delle segnalazioni, invece, era rendere consapevole il lettore della presenza de Il Canto del Cielo in libreria, giacché era stato ampiamente ignorato dal pubblico e dalla critica sul web. 

I blogger hanno stabilito un periodo limitato di tempo nel quale pubblicare gli articoli nei rispettivi blog al termine del quale, in collaborazione con la casa editrice, analizzare l'andamento delle vendite de Il Canto del Cielo nel mese precedente, corrente e successiva all'iniziativa. Dati che sarebbero stati resi noti da tutti i blogger partecipanti se non fossero intervenute cause esterne che hanno impedito il completamento e la riuscita del progetto. 

Il sentimento comune, tra i promotori del progetto, è quello di amaro disappunto e dispiacere per aver visto travisare, pur dopo attente e lunghe spiegazioni, lo scopo del progetto. A causa di notizie distorte, successivamente utilizzate per screditare una iniziativa che aveva come unico scopo quello di verificare l'ascendente dei blogger sulle variazioni di mercato, è stato vanificato il lavoro di moltissime persone, che hanno visto andarsene ore di lavoro senza poterne apprezzare il risultato finale. Ci lascia interdetti la poca professionalità di alcuni, che senza interpellare gli organizzatori dell'esperimento si sono sentiti in dovere di informare i lettori riguardo un'iniziativa che a loro dire ledeva la fiducia necessaria in un rapporto lettore/blogger probabilmente per fini pubblicitari e per fomentare un sensazionalismo che, fatto in mala fede, danneggia la blogosfera. 

Non intendiamo raccogliere alcuna provocazione o dare adito a sterili discussioni demagogiche; ci auguriamo inoltre che i lettori dei nostri blog capiscano e comprendano le buone intenzioni sottese alla nostra iniziativa. Garantiamo per l'assoluta onestà di qualunque recensione pubblicata riguardo il romanzo sopracitato. Qualsiasi altro chiarimento verrà comunicato, eventualmente, tramite un altro comunicato stampa, diffuso dai partecipanti.

9 commenti:

  1. Ho letto il comunicato ma non ho capito una cosa. Tu sei tra i blogger selezionati per la recensione? Sarebbe carino un piccolo cappello al post che spieghi per quale motivo stai pubblicando un comunicato stampa sul tuo blog e che prendessi una posizione tua. Cordialità.

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    1. Ciao Julka75,
      no, mi dispiace, non ho fatto nessuna recensione al libro in questione. Ad ogni modo non si trattava di recensire a tutti i costi il libro e io, non avendolo ancora letto sebbene lo avessi in wishlist da un po' non l'ho recensito. Ho, semplicemente, incluso quel libro in una rubrica che curo già da qualche tempo e che si occupa dei libri poco conosciuti o fuori catalogo che si chiama Perduti & Ritrovati.
      Grazie per il suggerimento, ma non capisco il perché del tuo commento. Cordialità anche a te.

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    2. Il commento scaturisce da una mia curiosità: altre persone hanno aggiunto un cappello al comunicato da cui si capisce che hanno recensito il libro o l'hanno segnalato immediatamente, mentre altre non l'hanno messo e la cosa mi risultava un po' fuorviante. Tutto qui. Comunque grazie per la risposta.

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    3. Sì, non ho inserito il modo in cui avevo preso parte all'iniziativa perché il post era in homepage, credevo fosse abbastanza visibile.

      Edit delle 15.54: non avevo inserito un cappello per evitare di fare polemica giacché avevo già discusso ampiamente della cosa presso altri blog e mi ero già abbastanza irritata.

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  2. Ok, ma...
    C'è stata la premura di selezionare solo blog "professionali"? Ci sono pareri discordanti riguardo la professionalità di un blog.
    L'accordo era chiaro a tutti, compreso l'impegno a non divulgare se non a cose fatte? Mi sembra strano che si sia sgonfiato tutto così facilmente. Forse una ricerca di mercato efficace poteva essere portata avanti all'insaputa dei blogger, dato che erano i blog l'oggetto dello studio.
    Non mi è ancora chiara una cosa: chi era il committente della ricerca? L'AIE? O l'editore?

    Resta comunque il fatto che se l'esperimento avesse avuto successo il libro in questione avrebbe avuto una grande visibilità a titolo gratuito, mentre solitamente i blogger pubblicano recensioni o segnalazioni senza venire imboccati. Non so se mi spiego, si tratta in qualche modo di polarizzare l'attenzione in una determinata direzione, che è un po' la morte del blogging e qualcosa di molto simile a ciò che avviene con i trafiletti sui giornali e le presentazioni in TV.

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    1. Ciao Salomon ;)
      Blog "professionali"? Sono stati contattati dei lit-blog, senza fare una scrematura su "Professionalità" (stabilita da chi, poi?) e "Non Professionalità" (stabilita anch'essa da chi?) e chi ha voluto ha partecipato. Non è così articolato come puoi pensare, davvero. L'idea non era dell'editore, né dell'AIE, ma di un gruppo di blogger. Se ne è ampiamente discusso dovunque praticamente. Si è sgonfiato tutto perché una blogger ha gridato allo scandalo e qualcuna le è andata dietro insinuando che ci fossero strani scopi dietro a tutto questo, pensando (forse??) la casa editrice pagasse i blogger o che i blogger ricevessero qualche tipo di tornaconto. Non so, non capisco, il perché di tutto quest'accanimento, credimi.
      Credevo, semplicemente, che fosse un modo per capire quanto effettivamente il parlare di un libro su un blog possa influire o meno sulla notorietà del tal libro.
      Ad ogni modo, prima ancora di questa ricerca, a modo mio lo facevo già di parlare di libri misconosciuti (e certamente non lo facevo per chissà quale scopo) per cui la mia adesione poteva solo che essere in buona fede.
      Onestamente? Non ci vedo nemmeno più tutto questo bisogno di parlarne ancora... Mi ha quasi stancato l'argomento. Ma, Salomon, nulla di personale ovviamente :D

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    2. Vedi, è l'autore del comunicato che ha lamentato mancanza di "professionalità". Non io. Mi chiedevo solo come fosse stata valutata.
      :)

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    3. Ah, scusami, non avevo capito che ti riferivi a quel pezzo del comunicato, avevo capito proprio un'altra cosa. Pardon, mea culpa. No, be', nel comunicato quel "mancanza di professionalità" si riferisce alla mancanza di professionalità nell'essere blogger e infangare qualcuno senza prima informarsi davvero, cosa che invece un blogger solitamente fa. Legge, si informa, domanda e poi, quando è certo, ne parla.
      Scusa, una settimana di febbra 2 (ma anche uno eh) mi ha devastata e connetto poco ormai xD

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