E come vi anticipavo altrove e in tutti i modi possibili, qui sopra abbiamo smesso di parlare sempre e solo di libri. Io mi sono evoluta e, con me, s'è evoluto pure questo spazio. Mi piace pensare di saper parlare anche d'altro, non solo di cose strettamente legate ai libri. Magari non ne sono davvero in grado, ma questa è un'altra storia.
Oggi, proprio per allontanarci dai libri, voglio parlare di quell'altra cosa che mi appassiona a pari merito (certo, lasciando da parte il colore rosa, i fiocchetti, i peluche, ET, e tutte le cose fiorellose che mi piacciono tanto) e, cioè, le serie tv.
Lo so, le serie tv sono ormai inflazionate: tutti le guardano, tutti ne parlano, tutti fanno più o meno parte di una fandom. Posso dire di essere fan delle serie tv dagli inizi, quando erano i tempi di George Clooney in E.R. Medici in prima linea, quando CSI non aveva ancora settecento spin off, quando la gente in Law & Order indossava ancora le giacche con le spalline, quando Ally McBeal emozionava con le panoramiche su Boston.
Oggi voglio parlarvi delle cinque serie tv che, a mio parere, meritano di essere viste almeno una volta nella vita. Ci saranno serie vecchie e serie nuove, tutte con un elemento comune: quando sono finite, hanno lasciato dentro di me un ricordo bellissimo e, al contempo, un vuoto incolmabile.
1. Friends.
Allora, prima di fare un discorso serio è necessaria una precisazione. Friends non è una serie tv, Friends è LA serie tv. E mi dispiace per quanti hanno visto solo qualche puntata e poi non l'hanno apprezzata e/o compresa, ma forse mi viene anche da dire un po' "ma chi se ne frega, meglio così, è solo per gente di un certo livello".
Non so dire quante volte l'ho vista, forse 3 o 4, e forse la mia passione per questa serie è addirittura inquietante. Ricordo scene, particolari e canzoni a memoria, molte delle situazioni reali mi fanno venire in mente situazioni accadute in Friends (e la cosa grave è che ci penso e rido, da sola, come i pazzi).
Il motivo per cui mi piace così tanto e per cui la reputo LA serie tv per eccellenza (nell'ambito delle serie comedy, ovviamente) è che riesce a essere spensierata e, allo stesso tempo, molto profonda. Quante volte ho pianto a causa di Ross e Rachel? Quanto ho shippato la loro coppia già dall'inizio della prima puntata? E lui, vestito da marinaio, che va a prenderla al Central Perk, o lui che dopo una lite furiosa, sta dietro la porta beccandosi la pioggia a guardarla, aspettando che lei gli apra? E Monica, con la sua mania per il controllo, Joey con il suo "how you doin'?" rivolto a qualunque essere femminile respiri, e gli orrendi vestiti anni '90... Cacchio, quanto mi manca. Certo, molte cose sono surreali e portate all'esasperazione, ma molte altre sono invece affrontate in maniera toccante; basti pensare a Monica, a come reagisce quando scopre che il ragazzo che lei reputava interessante pensa a lei come a una grassona, o a quando Chandler decide di affrontare il padre, con il quale ha un rapporto ambiguo e del quale si vergogna, poiché vive la sua scelta di cambiare sesso come un abbandono. È una serie del 1994, quando la parola "transessuale" e l'ipotesi di una coppia di lesbiche scuoteva ancora gli animi, più di oggi.
Friends è dentro di me, così tanto che io e mia sorella, ancora oggi, utilizziamo i pugnetti per mandarci a quel paese.
2. Black Mirror.
Ho un rapporto ambiguo con Black Mirror. Perché? Perché la reputo una serie fantastica, molto ben fatta, che è un piacere guardare ma che mi mette addosso un'ansia terribile.
So perfettamente che l'intento di Black Mirror è proprio quello di farci riflettere su quanto la tecnologia (e i social network) influenzino le nostre vite. So perfettamente che è tutto portato all'estremo, che mai succederà che qualcuno decida della propria vita semplicemente pedalando una bicicletta davanti a uno schermo (prima stagione), ma non sono tanto certa che in un futuro prossimo non troppo lontano, la vita di ognuno di noi non dipenderà dal gradimento che si ha sui social network (prima puntata della terza stagione). Se penso a quanto la gente si lasci influenzare dai like a una foto su Instagram, a tutte quelle persone – anche di mia conoscenza – che prima di mangiare qualunque cosa la condividono su Facebook, come se una parmigiana fosse qualcosa di cui rendere partecipe il mondo, se penso a tutte quelle persone – anche qui, molte di mia conoscenza – che vivono la loro vita in funzione del bastone per i selfie... Be', Black Mirror mi spaventa. Mi spaventa perché è dannatamente realistico. È realistico (e alle volte tristemente attuale) il modo in cui le persone, nella serie tv, trattino gli altri come fossero oggetti, senza minimamente pensare all'ipotesi che anche gli altri abbiano dei sentimenti. È spaventosa, appunto, e per questo dannatamente fantastica.
Non c'è una puntata della serie che io abbia guardato senza piangere, dico davvero. Mi distrugge emotivamente e mi fa paura. Ma santo cielo, è uno dei prodotti migliori e ben fatti degli ultimi anni.
3. I Soprano (The Sopranos).
Ah, I Soprano! Che serie, che serie! Chi, come me, ha cominciato a vederla nel lontano 2001, ha dovuto lottare contro gli orari di programmazione sempre più disparati perché, si sa, se non ci facciamo comandare dal Moige non siamo nessuno. Sì, siamo d'accordo, I Soprano è una serie tv molto violenta, che tratta un argomento decisamente spinoso e difficile, ma bastava semplicemente piazzarne la programmazione in seconda serata e nessun bambino puro e felice dovrebbe essere sveglio dopo le 22.30. Invece, un po' perché l'argomento offendeva gli italiani veri, un po' perché la tv in Italia fa sempre ciò che gli pare, la trasmissione è passata lentamente dalle 22.30 a quasi mezzanotte. Capite che, per una giovane pulzella come me, era quasi impossibile cercare di rimanere sveglia fino a quell'ora (considerando, poi, il quantitativo di pubblicità di Canale 5). Nonostante i problemi dovuti all'orario e al successivo passaggio su Italia 1, sono comunque rimasta fedele: l'ho vista tutta. E, dopo 6 anni, continuo a pensare che sia una serie fenomenale. Magnifico James Gandolfini, nei panni del capo famiglia Tony Soprano, sublime Edie Falco nei panni di Carmela Soprano, devota moglie di Tony. E sì, forse alle volte c'è qualche cliché sugli italiani in America, ma non so poi quanto. In fondo è la fine degli anni '90 e Tony comanda non solo casa sua, ma anche la "famiglia" nel senso mafioso del termine. A distanza di tutti questi anni, trovo ancora terribilmente interessante che gli autori abbiano voluto, in un certo senso, rendere umano Tony, concentrandosi sui suoi stati d'animo e sui suoi attacchi d'ansia, inserendo nella serie la figura della Dottoressa Jennifer Melfi, la psicologa dalla quale Tony è in terapia. Insomma, se non l'avete mai vista, vedetela. È una serie che merita davvero. Occhio, però: non si tratta di una di quelle serie tv veloci e pienissime di colpi di scena alle quali adesso siamo abituati. Se siete alla ricerca di quel tipo di brivido, non guardate neanche la prima puntata, siete avvisati.
4. Mr Robot.
Sì, un sacco di gente non la apprezza, dice che è noiosa o che, peggio ancora, ha smesso di guardarla perché non si capisce niente. Lo sappiamo, la gente a stare dietro alle cose complesse si stanca (è il
E niente, Rami Malek, io ti amo. |
motivo per cui un sacco di gente che conosco ha smesso di vedere Fringe, ad esempio).
Io, invece, sarà perché nerd lo sono sempre stata, sarà perché il mondo della programmazione mi ha sempre affascinata – nonostante io, praticamente, non sappia manco mettere il grassetto tra un po' –, sarà perché trovo che Rami Malek sia bravissimo (e, in senso molto malato anche attraente), ma a me Mr Robot piace. E mi piace proprio perché lo spettatore non capisce niente se non si sforza di capire. Io, vedete, non guardo le serie tv per rilassarmi, no. Se voglio rilassarmi guardo un cartone della Disney, me faccio una doccia, me leggo un romanzo scemo, ma di certo non guardo una serie tv. Soprattutto perché, gente, le serie tv e i film li guardo in originale e, spesso, con i sottotitoli in inglese, per cui il concetto di rilassamento cerebrale per me, associato alla visione di qualcosa, non esiste proprio.
Di Mr Robot mi piace moltissimo la storia, mi piace che Elliot sia un introverso (nel senso psicologico del termine), mi piace l'aria un po' vintage, mi piace persino la fotografia. E sì, non sarà realistico che un gruppo di giovani si mette insieme per hackerare il mondo ma, in fondo, neanche Tolkien è realistico e non mi sembra che ci sia tutta questa gente che se ne lamenti.
Insomma, forse capisco perché alla gente normale Mr Robot non piace e, sapete un po' una cosa? Non mi interessa. Anzi, mi viene da pensare che non la apprezzino perché, dentro di loro, non batte un vero cuore nerd. Se sei nerd per davvero, e non per moda, Mr Robot non può non piacerti. Period.
5. Sherlock.
Non credo che un'opera meravigliosa come Sherlock, con quel gran fico (non in senso fisico, ma alle
Vabbè, io non avrò mai questa leggiadria. |
volte anche sì) di Benedict Cumberbatch, abbia bisogno di molte presentazioni. Cioè, raga, è uno dei prodotti più riusciti e ben fatti degli ultimi dieci anni. Lui è semplicemente sensazionale, davvero di una bravura disarmante. Nessuno avrebbe potuto interpretare Sherlock Holmes meglio di lui, ne sono certa: è semplicemente perfetto per il ruolo. La sua postura, tipica di chi ha lavorato con il teatro, le sue espressioni facciali, i suoi movimenti, persino il modo in cui esce dalle stanze, facendo sventolare quel cappotto, sono terribilmente adatti al personaggio.
Interessante la figura di Irene, donna dominatrice che, agli occhi di Sherlock, risulta indecifrabile. Emozionante Moriarty, con quelle sue espressioni da pazzo furioso che hey, la sua follia fa paura persino a me. Mi piace persino Martin Freeman nei panni di John Watson. L'unica pecca di questa serie? La tremenda attesa alla quale ci sottopongono tra una serie e l'altra. Gente, non si fa, è cattiveria pura. Non è umanamente possibile non sviluppare una forte dipendenza per questa serie, proprio no. Persino sentire la musichetta mi rende una fangirl. Che dire? Che tutti devono amare Sherlock e chi non lo ama è un cretino. Ecco.
E voi, quali serie considerate meritevoli di essere viste almeno una volta nella vita? Avrei dovuto nominarne altre, ma per la lista ho dovuto sceglierne solo 5. Perché, ecco, per me anche Fringe, X-files, Alias e Ally McBeal sono delle serie da guardare assolutamente, ma non mi sarebbe bastato un post, dico davvero.
Anch'io avrò guardato tutto "Friends" almeno quattro di volte, mi ricordo tutte le puntate, le battute, i personaggi apparsi anche solo per un episodio, insomma tutto. E in più la trovo una serie ancora molto attuale per alcuni temi trattati.
RispondiEliminaMi aspettavo parlassi di X-Files, ma è anche vero che è una serie "invecchiata male", nel senso che si vede benissimo di che anni è perché le cose oggi sono molto cambiate. Vederla ai giorni nostri non avrebbe lo stesso impatto che ha avuto per noi vederla negli anni Novanta.
Vero, X-files è invecchiata male ma è pur sempre una gran bella serie.
EliminaNon ho visto il continuo, non ancora almeno. Tu sì?
Con Friends ero un po' piccolo, ma lo ricordo una piacevolissima compagnia. Quando lo incrocio, mi fermo a rivedere gli episodi. I Soprano, purtroppo, mi manca. Delle altre salvo solo Black Mirror, irritato da Cumbercoso e delle frustranti storyline della supercazzola Mr. Robot. Però Malek è bravo e bello, sicuramente.
RispondiEliminaMa ma ma ma ma come irritato da Cumercoso? :O WHY? WHY?
EliminaBlack mirror e Mr. Robot sono nella mia tbr delle serie tv... spero di avere il tempo per iniziarle! ^^
RispondiEliminaNon te ne pentirai, donna.
EliminaDevo fare una puntualizzazione a quanto ti ho scritto nel commento allo scorso post: è vero, adesso le serie non le guardo, ma c’è stato un tempo, quando ero gggiovane, quando studiavo ancora e le mie giornate non erano così piene (per la maggior parte del tempo di obblighi e non di piaceri, ma questo è un altro discorso) in cui le serie le guardavo anch’io, e mi piacevano pure, riuscivano ad appassionarmi davvero. Le guardavo addirittura prima che si chiamassero “serie TV”, quando erano ancora semplici telefilm e su tutti imperversava, perlomeno nel mio cuore, quel figo di McGyver (avevo probabilmente 8 anni, ma ancora adesso non lo scambierei con Cumberbatch, sarò malata io ;-) ) Quindi sì, ho amato anch’io tantissimo Friends e Ally McBeal. L’ultima che ho davvero seguito (anche se l’ultima stagione poco, devo ammetterlo) è stata Castle. Adoro l’ironia un po’ sciocca di Castle e provo ogni giorno a essere cazzuta almeno la metà di Beckett (sono sempre stata un maschiaccio, e lì probabilmente si spiega eprché una bambina adorasse MacGyver e volesse imparare a cavarsi d’impiccio come faceva lui). Ora fatico ad appassionarmi alle serie, un po’ perché la maggior parte sono su Sky/Netflix e non mi va di asservirmi a una nuova dipendenza, un po’ perché tra lavoro, spostamenti, palestra il tempo che mi avanza è pochissimo e preferisco impiegarlo nella lettura. Mi manca proprio la costanza, dopo un po’ mi vengono a noia. Sarà che sto invecchiando? Anche quei pochi tentativi che ho fatto non mi hanno conquistata e quindi ho smesso. Ti dico solo che mi hanno passato tutta la prima serie di True detective, che era tanta roba persino per una come me, e devo ancora vedere l’ultima puntata. Però a sentir parlare te e tanti altri amici presi benissimo un po’ di invidia e di nostalgia per quando ero anch’io così ce l’ho.
RispondiEliminaAhhh McGyver! Mmm anche se io un po' lo odiavo. Ero giovane e lo trovavo noioso, non so perché.
EliminaForse crescendo hai perso un po' l'interesse per la "serialità", può succedere, soprattutto se sviluppi un altro interesse che ruba il posto al primo. Ci sono serie tv che reputo davvero belle – prodotti nuovi, intendo – e che sono contenta di aver visto (Downton Abbey è una di queste), altre che invece anche io ho lasciato perdere a metà – terza stagione di American Horror Story, Sleepy Hollow, al momento The Walking Dead che mi annoia terribilmente e tante altre.
Ci sono serie tv che apprezzo più di altre, alcune le vedo solo perché posso guardarle senza sottotitoli e sforzare l'orecchio a comprendere meglio la lingua, altre le guardo quando sto male perché non devo seguirle particolarmente. Insomma, fai conto che le guardo tutte in lingua originale perché almeno nell'inglese "sentito" e "letto" vorrei mantenere il livello che ho. In quello parlato e scritto faccio un poco schifo, ma se smetto di guardare serie tv, schiferò anche nell'inglese passivo. Schiferò è un verbo bellissimo xD
oh Friends! 😍credo di saperlo praticamente a memoria e, ancora oggi, vedendo le repliche rido come una pazza. L'ho amato veramente tanto.
RispondiEliminaSu Sherlock invece sono titubante. Ne leggo commenti entusiastici praticamente ovunque, ma io sono talmente tanto legata al personaggio letterario che, a pelle, parto già prevenuta e mi rifiuto di guardarlo (son strana eh)
Mi perdo molto vero?
Friends è Friends <3, insostituibile.
EliminaBe', se affronti Sherlock per quello che è (e cioè una storia ispirata al personaggio vero e ambientata nella Londra del 2016), potrai godertene la visione. Considera che tra i libro e la serie ce ne passa eh, sono due prodotti diversi. Fai la prova, magari solo guardando il trailer ;)
Ciao =) Hai citato solo serie che adoro e che ho visto e rivisto. Il mio preferito è Sherlock, ma sono tutti meravigliosi.
RispondiEliminaSono una nuova follower e ho appena scoperto il blog, se ti va ti lascio il link del mio in cui parlo anche di sere tv =) http://lostinwonderlandj.blogspot.it/
Ciao Jessie, benvenuta e grazie per aver condiviso il link del tuo blog. Vado subito a dare un'occhiata!
EliminaFriends e Sherlock sono favolose (in modo diverso). Friends la guardavo quando passava su rai2 all'ora di cena, anni e anni fa, quando nessuno sapeva cosa fosse lo streaming. Sicuramente mi sono persa qualche puntata, qualche tempo fa ho iniziato a guardarla dall'inizio con una mia amica e quando vedevo Rachel e Ross fangirlavo come impazzita ^-^ Sherlock l'ho scoperto da un mesetto, proprio in occasione dell'uscita della quarta stagione, non credevo ti potesse prendere così tanto, adoro Sherlock ed adoro Moriarty, ha quel fascino da disturbato che prende un sacco >.< quando scende dall'elicottero l'ultima puntata è da urlo *-*
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