Questa non sarà una vera e propria recensione. Perché per recensire un libro come questo bisogna avere molta più esperienza con le parole di quella che possa avere io. E, soprattutto, bisogna riuscire a non essere coinvolti come lo sono io. Quanto segue, dunque, non è una recensione, ma una dichiarazione d'amore. Amo questo romanzo, lo amo troppo per riuscire a esprimere a parole cosa provo quando lo leggo.
Titolo: Jane Eyre
Prezzo: 8,50 €
Editore: Giunti
Pagine: 720
Il mio voto: 5 segnalibri
Trama
Trama
Dopo un'infanzia difficile, di povertà e di privazioni, la giovane Jane trova la via del riscatto: si procura un lavoro come istitutrice presso la casa di un ricco gentiluomo, il signor Rochester. I due iniziano a conoscersi, si parlano, si confrontano e imparano a rispettarsi. Dal rispetto nasce l'amore e la possibilità per Jane di una vita serena. Ma proprio quando un futuro meraviglioso appare vicino, viene alla luce una terribile verità, quasi a dimostrare che Jane non può essere felice, non può avere l'amore, non può sfuggire al suo destino. Rochester sembra celare un tremendo segreto: una presenza minacciosa si aggira infatti nele soffitte del suo tetro palazzo.
La mia recensione
Lui e lei
ridono umidi baciano parole lievi leggere le piume
È difficile recensire un capolavoro come questo che nella letteratura
(almeno per me) non ha eguali.
La veridicità delle emozioni, la profondità dei
sentimenti, la sfrontatezza delle sensazioni, la semplicità della trama. Tutto,
in questo romanzo, è trattato con una cura quasi maniacale, ossessiva. Nessun
dettaglio, nessun particolare, nessun dialogo, è messo lì per caso. Ogni cosa,
ogni parola, è pesata, pensata, ragionata per entrarti dentro. E quando la
piccola Jane Eyre entra dentro all’anima del lettore, difficilmente la lascia
andare senza creare un vuoto incolmabile. Un vuoto che può essere annientato solo rileggendo, di tanto in tanto, questo piccolo capolavoro lasciandosi incantare dalla magia delle atmosfere, dal calore delle parole, dal fascino dei personaggi. La penna di Charlotte Brontë, infatti, imprime su carta personaggi dalla psicologia ammaliante, quasi ipnotizzante.
Jane Eyre è reale, piena di contraddizioni, completamente priva di stereotipi. Un personaggio forte, deciso, dal sapore intenso.
Un essere umano vero, con i suoi punti di forza ma, soprattutto, con le sue debolezze. E poco importa se non è bella, non è formosa e non ha un bel colorito. È perfetta così com’è: magrolina, pallida e forse un po’ bruttina. La sua forza interiore, la sua determinazione, la sua risolutezza ne fanno un’eroina di tutto rispetto. Non combatte contro i draghi, non lotta contro il male, non affronta malvagi guerrieri. Combatte una guerra ancor più grave: si scontra con i sentimenti, con l’indifferenza, l’arroganza, l’amore. E ne esce a testa alta, seppur scossa e anche un po’ ammaccata.
Jane Eyre è reale, piena di contraddizioni, completamente priva di stereotipi. Un personaggio forte, deciso, dal sapore intenso.
Un essere umano vero, con i suoi punti di forza ma, soprattutto, con le sue debolezze. E poco importa se non è bella, non è formosa e non ha un bel colorito. È perfetta così com’è: magrolina, pallida e forse un po’ bruttina. La sua forza interiore, la sua determinazione, la sua risolutezza ne fanno un’eroina di tutto rispetto. Non combatte contro i draghi, non lotta contro il male, non affronta malvagi guerrieri. Combatte una guerra ancor più grave: si scontra con i sentimenti, con l’indifferenza, l’arroganza, l’amore. E ne esce a testa alta, seppur scossa e anche un po’ ammaccata.
Non si
lascia intimorire, non si lascia comandare. Con razionalità, arguzia e intelligenza vive un amore puro, sincero, passionale e appassionato, tormentato. Con forza d'animo, decisione e coraggio attraversa un'infanzia difficile, all'insegna della cattiveria, dell'indifferenza e della denutrizione. Non è, dunque, un'eroina degna di questo nome? Io sono convinta di sì. E se non vi lasciate intimorire dalla mole del romanzo e dal fatto che faccia parte dei cosiddetti "classici" ne sarete convinti anche voi. Perché? Perché Jane Eyre è
un dolce romanzo d’autunno. Il suo colore è il marrone caldo delle castagne,
con sfumature arancioni di romantici tramonti. Il suo profumo è quello di legna
da ardere, al tatto si rivela ruvido ma piacevole, come il tronco di una
quercia. Le parole di Charlotte Brontë sono pungenti ma non feriscono. Formano
un’immensa distesa di friabili aghi di pino. Jane Eyre è aroma di caffè appena tostato, è miele dorato, è frutta
caramellata. È vin broulé e Linzer torte, consumati avvolti dal tepore del
fuoco di un camino in muratura.
... vedo che ho difficoltà a trovare parole adatte ad esprimere quanto sono d'accordo con tutto ciò che hai scritto. Quindi smetto pure di cercarle.
RispondiEliminaJane Eyre è inarrivabile.
Quanto mi piacerebbe tornare indietro per avvolgere Charlotte in un caldo abbraccio.
EliminaHai usato delle parole bellissime, sono piene delle sensazione e dei sentimenti che hai voluto esprimere :)
RispondiEliminaAlla fine, nonostante tutto, ci sono riuscita allora?! Meno male ^^
EliminaMi vergogno di dirlo ma non ho mai letto Jane Eire :(
RispondiEliminaPerò questa tua recensione mi ha davvero fatto venire voglia di leggerlo!
Dovresti rimediare al più presto. Questa è la seconda volta che lo leggo e mi rammarico di averlo letto solo due volte a così tanti anni di distanza.
EliminaCiao Nereia! Sono la tua follower n. 210! ahah Non ho ancora avuto modo di leggere Jane Eyre, perchè voglio avere più tempo per dedicarmici! Dato che per ora il tempo scarseggia. Ma so che è un libro bellissimo <3
RispondiEliminaA presto
Martina
Il Rumore delle pagine