lunedì 7 settembre 2015

Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo 7/13 settembre


È di nuovo lunedì. Una non fa in tempo a organizzarsi che già è lunedì. Questa settimana mi è praticamente volata davanti e io non me ne sono neanche accorta. E ho ancora tre post in arretrato da scrivere e tante altre cose da fare, da pensare, da organizzare. Ho qualche nuova idea per il blog, devo solo fermarmi a pensare e cercare di capire dove sto andando. Anzi, direbbe Quelo, perché sto andando. Sono fiduciosa però, posso farcela. Giusto? Giusto. Intanto leggo poco e leggo male, il perché non mi è chiaro. Ma oggi è lunedì, dicevamo, e quindi non perdiamoci in inutili quisquiglie. Vediamo un po' i libri (de merda) in uscita questa settimana.

Anna Todd è una certezza. Ogni tre settimane mi pare di parlare di un volume diverso – se fa pe' dì – della serie After. Non ricordo manco quando è cominciata la serie dalle copertine più pacchiane che io abbia mai visto, mi sembra ci sia da sempre.
Che poi sono così orrorifiche che è un po' come assistere a Paris Hilton che recita: ti restano dentro. Ti restano così dentro che sono proprio delle diapositive marchiate a fuoco sotto le palpebre. Chiudi gli occhi e continui a vederle a macchie. Bruciano la retina, come i raggi solari.
Ecco, è come guardare l'eclissi senza occhialini. Brutte, ma aiutateme a dì brutte. La trama poi boh, a me me pare sempre la stessa ma potrei sbagliarmi. Tessa, dice la scheda, ha una vita complicata e nulla pensava che fosse come è. O qualcosa del genere. Hardin, che è l'unico su cui può contare, è un fottuto stronzo. Così lei si ritrova davanti alla più difficile delle domande (che poi, detto tra noi, non è difficile come domanda. Ce stavano certe domande al mio esame di Analisi Multivariata che, ecco, erano peggio. Ma so' punti di vista): sarà disposto Hardin a essere meno stronzo e a cambiare per lei? Si accettano scommesse. Chi vince, vince il libro. Via con le risposte! Premi il tasto 1 per dire sì, il tasto 2 per dire no, il tasto 3 per non sa non risponde, il tasto 4 per mandare Tessa a fare in culo.
Comunque, amici, pare che sia l'ultimo. Ma, siccome dicevamo che Anna Todd è una certezza, dopo questo volume pieno di niente, usciranno un numero indefinito di novelle e spin off e foglietti illustrativi della tachipirina con riferimenti ad After. Uscirà sicuramente il film che sarà un film pieno di dialoghi, mi auguro, per nascondere il fatto che non succede una mazza in nessuno dei tre libri.

Ahhh, finalmente un bel libro con protagonista una ragazzina che lavora nel circo degli orrori, il cui staff si prende gioco della sua disabilità: la monogamba. Ma come se fa, santi numi? Come se fa a mettere la foto di una che probabilmente è immobile, e far sì che sembri una povera mentecatta che cammina verso l'Aldilà?! "Semplice, le togliamo una gamba!" – risponde il grafico convinto.
Eh, certo. Togli una gamba qua, sposti una spalla di là, le appiccichi con il nastro biadesivo un vestito osceno e tadàààà.
E per lo sfondo? E per lo sfondo, niente, copi quello di un libro qualunque della Sanchez e hai fatto. No?
Seriamente, di gente che cammina sulle foglie ne ho abbastanza. Capisco che i grafici che si occupano di queste copertine, nel frattempo, si occupano di altre mansioni – mai come quelli di Leggereditore comunque eh –, però santa pazienza. Non dico a tutti, ma a uno, che cacchio!, e pagateglielo sto corso base di Paint all'Upter.
Dici, e vabbè, la copertina fa schifo ma invece la storia... Ma invece la storia fa pena come la copertina. Dice la scheda che ci sono due sorelle con un padre affascinante e detective – che sia affascinante è irrilevante ai fini della storia ma la scheda lo dice e quindi lo dico pur'io – e una madre triste e depressa. Quel triste pure è irrilevante, mai vista una persona allegra e depressa io, non so voi. Al massimo poi è bipolare, ma non fissiamoci sui dettagli. Quindi, queste due vivono vicino a una montagna e campano indisturbate fino a quando delle tizie non vengono uccise. Così il padre affascinante comincia a indagare e loro, giusto per complicare le cose, decidono di dargli una mano, compromettendo per sempre la carriera del padre. Ora, dico, non era meglio punirle male subito? Legarle e consegnarle al killer?
Vabbè, niente, pare che sopravvivano e una di loro due da grande ci ripensa e scrive un libro. Una persona normale ci ripensa e mantiene il padre per il resto della vita andando a fare la battona, se necessario. Lei no, scrive un libro. Una gran bella famiglia, non c'è che dire, composta da quattro idioti. Non uno, non due, ma tutti e quattro. Era meglio non si riproducessero.

A parte il titolo così originale che ci aveva già pensato Ambra Angiolini negli anni '90, vogliamo parlare di questo fiore di loto – credo, ma le mie conoscenze in botanica sono pari a quelle che ho del calcio e cioè NULLE – in alto a destra che, scusate se ve lo dico, a me me fa pure un po' paura?
Mi sembra una roba tipo E venne il giorno, dove la natura (e le piante in particolare) si incazza di brutto e se la prende con il genere umano. Un fiore di loto che non vede l'ora di attaccarti al polpaccio perché è improvvisamente diventato carnivoro. Perché vuole farti pagare il fatto che la gente recida i fiori per metterli in salone. E se ti recidessero un braccio, brutto bipede? Che faresti senza un braccio?
Scusate, mi sono lasciata prendere e mi sono immedesimata nel fiore di loto assassino.
Peper Winters – seriamente? Pepper?! Sarà perché vuole tenere a bada le piante che ha deciso di chiamarsi Pepper – è una scrittrice che io non avevo mai sentito nominare e stavo benissimo così. Poi Newton Compton, invece, ha deciso che la nostra ignoranza nel campo del libro de merda finto porno era troppa e allora ci delizia con Io ti appartengo. E meno male, perché la trama è sensazionale, dice la scheda. No, no, ma sentite. Allora, la famiglia di Nila Weaver (ma un nome normale no?) è costretta a rispettare un patto stretto in tempi antichi con la famiglia Hawk e, in quanto primogenita, lei ancora sconta le colpe degli antenati (??). Ma il bello deve ancora venire perché – copio – "Jethro Hawk, ultimo primogenito dei creditori, affascinante quanto agghiacciante, riceve Nila in eredità per il suo ventinovesimo compleanno". E poi, sentite, sentite: "La sua vita gli apparterrà finché lei non avrà pagato il debito secolare. Jethro può fare di lei quello che vuole, senza porsi limiti, e Nila non può difendersi, né sperare in alcun aiuto. Può solo obbedire". WTF?! Ma cosa? Ma per favore! Ma te pare che nel 2015, in America, non puoi ribellarti a uno che fa Jethro di nome? Per favore eh, gli strappi i capezzoli con un morso mentre fingi di obbedire e poi lo denunci. Eddaje su. La trama è quasi fantascientifica, manco la mia scrittrice di fantasy preferita (Jamie McGuire) è arrivata a tanto. Però ai lettori è piaciuto eh, qualcuno (non si sa chi, perché Newton Compton non te lo dice) scrive "Ho divorato letteralmente questo libro! Una tempesta, ad alta qualità erotica, dove tutto è spaventoso e insieme affascinante". Ahahahaha scusate, sto morendo, "ad alta qualità erotica". Questo libro è certamente stupendo, me lo procuro subito. 

Ed eccola, la mia seconda scrittrice preferita dopo Jamie McGuire: Jennifer Armentrout altrimenti conosciuta come J. Lynn. Ed ecco la copertina meno originale di sempre, con due tizi sdraiati sull'erba. Una roba che, giuro, non avevo mai visto (qui e qui e qui). Tra l'altro questa foto mi fa pensare a una pubblicità di Tena Lady. O forse a un cartellone dell'Amplifon. Poi ora qui in piccino picciò non si nota, ma se guardate attentamente (tipo su Amazon) noterete che lei è una vecchia tardona sporcacciona perché come minimo ha 40 anni, mentre lui (oltre a non avere le gengive, se non in un quadratino – come si fa ad avere le gengive solo dove dovrebbe esserci il molare? L'unico posto dove doveva avere il dente ha la gengiva. Un sorriso agghiacciante quest'uomo) ne ha almeno dieci di meno. E brava la nostra amica con Tena Lady, brava. Certo, la prossima volta prenditi uno che abbia denti e gengive e non solo una delle due cose.
Ma, hey, qualcuno ha detto Jennifer Armentrout? Ah, la mia Jennifer, scrive libri dalle trame assolutamente originali, come le copertine che le dedicano. Dice la scheda che dal giorno in cui ha perduto ciò che gli era più caro, l'amica Roxy ha eretto una barriera intorno a sé, allontanando tutti ma proprio tutti, compreso il detective Reece. Lui, manco a dirlo, è tormentato dai fantasmi del passato (oh, e mobbasta co' sti fantasmi del passato!) e ha paura di trascinare nel baratro (ahahahahaha! Fantastica espressione) chiunque gli si avvicini troppo. Ma a una certa, quando la nostra amica Roxy riceve delle minacce (così, completamente a caso, volano minacce in questo libro) e si rivolge alla polizia, lui decide che deve proteggerla e fa di tutto per farsi affidare il caso. E sarà pronto a tutto, anche ad affrontare i suoi demoni. Bello, bello, tutto molto bello. Se qualcuno lo legge, mi dice se per caso nella vita di lui c'è un padre o una madre alcolista? Perché sono convinta che ce starebbe bene come demone, l'alcolismo. Fateme sapè eh, ci conto.

Per questa settimana è tutto, vi auguro tantissime camminate sulle foglie prima che arrivi l'autunno. Bella pe' voi e ricordate, T'appartengo ed io ci tengo se prometto poi mantengo. Al prossimo lunedì!

6 commenti:

  1. "Eh, certo. Togli una gamba qua, sposti una spalla di là, le appiccichi con il nastro biadesivo un vestito osceno e tadàààà.
    E per lo sfondo? E per lo sfondo, niente, copi quello di un libro qualunque della Sanchez e hai fatto. No?"

    Muoio XD

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    1. Ma secondo te la Garzanti lo sa che la Harlequin Mondadori gli ha copiato LE copertine? :P

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  2. Io prima scorro la pagina, butto un occhio alle copertine, pregusto con sorriso sardonico e poi affondo nella lettura. Spettacolare come ogni lunedi.

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    1. Ottimo metodo, non c'è che dire xD
      Grazie per il complimento, troppo gentile.

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  3. Credo che in realtà ci sia un After 4 in arrivo. O almeno così dice Goodreads.

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    1. Sono contenta e ma anche no nello stesso momento. Non so come spiegare questo mio stato d'animo contraddittorio.

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