lunedì 4 luglio 2016

Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo 4/10 luglio


E buongiorno e buon lunedì a tutti! Oggi ostento fintissima allegria perché c'avrei voglia de annà in vacanza e di mandare anche il blog in vacanza per dedicarmi a tutte quelle letture che, per colpa di Anime baltiche – che ci ho messo 6 mesi in pratica a finire –, mi si sono accumulate sul comodino. C'ho una bella piletta che mi guarda ogni volta che mi avvicino al letto. Se mi avvicino in silenzio li sento pure sparlare di me. Dicono cose tipo "Quella stronza, ci ha presi dalla libreria e ci ha piazzati qui a prendere polvere, uno sull'altro! Almeno in libreria c'era spazio per ognuno di noi, qui invece... Faremo la fine di tutti gli altri, non letti e dimenticati!". 
Anche gli ebook sul kindle mi insultano, fortuna che la custodia non permette loro di parlare bene e, inoltre, fa uscire fuori il suono ovattato. Percepisco solo alcune sillabe.
La settimana scorsa sono stata poco presente, sia sul blog che sui social, perché ho avuto un po' di cose da sbrigare e perché, ammettiamolo, ormai tutti abbiamo voglia di non fare niente sulla sdraio e capisco che leggere una recensione è una delle poche cose che fareste al momento. Io sulla sdraio non mi ci metto, ma il senso è lo stesso.
Comunque, prometto che questa e le prossime due settimane di luglio saranno settimane di normale programmazione. Anche perché c'ho due/tre libri di cui parlarvi sicuramente e una puntata di In my bookshelf appesa.
Ma adesso vediamo cosa vi aspetta questa settimana in libreria!

Ma me dite che è 'sta cosa verde vomito su ogni copertina di questa serie? Questa cornicetta finta anticata, finta diapositiva degli anni '70, finto filmino storico bruciacchiato.
La scorsa volta avevamo lo sguardo veramente intelligente di Maurizio dopo una disastrosa seduta dall'estetista, oggi abbiamo la faccia di plastica di... Aspetta, ma è sempre Maurizio! Non sembra lui, a causa della gita dal chirurgo plastico per una siringata di botulino, ma invece lo è! Almeno s'è tolto la mosca, si vede che pure il chirurgo gli ha detto che nun se poteva guardà. 
La tipa doveva essere un cesso, motivo per cui l'abbiamo nascosta quasi del tutto con la scusa della cornice verde vomito. 
Lo sfondo che cosa è? Baraccopoli? Certo, ce stava con la trama semi horror della puntata precedente (dove Daemon, alieno senza patria (?? pure gli immigrati alieni, pensa te oh), arrivava sulla Terra ma non voleva una vicina di casa umana (e cambia pianeta, no? Io non vado a vivere a Dublino se voglio un calabrese come vicino di casa, ma vado a Catanzaro, che ne pensi de fà lo stesso?). Ma poi, dalla negazione passava subito alla fase stalking, spiandola tra i cespugli – 'sta cosa me mette n'ansia...), ma insomma, una cosa meno inquietante no? La scheda ci rassicura: Daemon smette di spiare l'umana perché, finalmente, riesce a portarsela a letto. Ovviamente sono innamoratissimi e poi a una certa, a rompere le uova nel paniere, arriva l'ex ragazza di Dawson, il fratello gemello di Daemon che lui stesso credeva morto (??). Inoltre, il Dipartimento della Difesa sa di loro (cioè dello stalker che è alieno e dell'umana della sua ragazza. Forse è un'unione di quelle tipo essere umano-animale che è fuori legge, oltre che un poco schifosa al solo pensiero... Adesso forse capisco il verde vomito della cornice, è il ribrezzo del grafico) e quindi so' cazzi amari. Ma loro faranno di tutto per proteggere il loro amore, proprio di tutto. Non sentite la tensione? Eh? Non avvertite l'enorme tensione? Io so' così tesa che guardate eh, mo' quasi quasi me viè il torcicollo per la tensione nervosa.

Vi giuro che non sono stata io. Ve lo giuro. Giuro che non ho rubato il volantino dei Testimoni di Geova e, con Paint, ci ho scritto sopra Megan Hart. Giuro, davvero. 
E no, vi assicuro che non è uno scherzo, l'hanno fatto davvero. Hanno veramente preso la copertina dell'ultimo numero del trimestrale di Scientology (che, tra le altre cose, mi arriva per posta e mica so perché. Cioè, anche no grazie?! E però loro ci tengono e va bene, mandatemelo ché ce metto le cocce dei fagioli che è pure periodo adesso) e ci hanno messo sopra il nome dell'autrice. 
Davvero bravi però eh, nel senso che può tornare utile pure per un libro di Paolo Brosio senza che vi sia il bisogno di cambià il titolo. Potrebbe pure esse che Tienimi vicino – scritto in Times New Roman 16 – racconti la storia di Don Gesualdo e della sua fede riscoperta tra i campi d'ulivo pugliesi (che non c'entra 'ncazzo ma noi non se formalizzamo), oppure di Suor Maria Rosetta e la sua passione per il basket cattolico (eh, che ne sapete voi, sicuro esiste pure quello). 
La scheda, purtroppo, non riporta una trama neanche lontanamente bella come la mia – ovviamente – e ci dice che Tienimi vicino non è nemmeno la storia del grafico che lavora nella tipografia che fa gli opuscoletti per Scientology (e anche questa trama, ammettiamolo, aveva un suo perché). No, è la storia di Effie e Heath che, da piccoli, sono stati rapiti da un uomo orrendo e che, da grandi, cercano di rimettere insieme i pezzi e avere una vita normale. Così, mentre Effie scopa a destra e a manca – che me pare proprio una vita considerata normale –, Heath invece perde tempo a essere innamorato di Effie. 
Heath, amico, fattene 'na ragione: Effie non te la dà. Fine.

Onestamente ho perso il conto. Ho perso il conto dei bellissimi disastri e degli splendidi sbagli e dei terribili ma eccitanti errori. Cercherò di metterli insieme per dedicar loro una puntatona speciale (toccherà che me li legga tutti perché così mi verrà più semplice capire quali fantasmi del passato hanno le donne e quali errori madornali commettono questi uomini) e, considerata la mostruosità di questa copertina, mi toccherà partire da questo. 
Un plauso speciale alla completa mancanza di tridimensionalità e di spessore. Non era facile eh, anzi, eppure però ce l'hanno fatta. Bravi, siete il mio orgoglio. Quando cerco una copertina fatta male so' sempre a chi rivolgermi. Mi piace anche la scelta di utilizzare 500 font diversi, ognuno per scrivere una cosa. Anche qui, non era semplice perché su Paint ci stanno tipo 2 caratteri e basta e, invece, noto con entusiasmo che siete riusciti ad aggiungerne altri. C'è anche il corsivo che, ormai, è sdoganato nei titoli. Grandiosi! Siete proprio all'avanguardia.
Ma poi cosa è, la storia di una drag queen questa? No perché è una fetta non irrilevante, sembra un 41.
Amica, dai retta a me, il disastro è che te sei comprata 'ste scarpe, altroché. Dove hai trovato il coraggio? So' terificanti. E ce riesci a camminà su 'ste cose? Ma se piega il piede? Ehi, c'è un ortopedico qui? Non è che per caso mi dite se è possibile camminare su 'sti cosi? La scheda, purtroppo, mi conferma che non è la storia d'amore tra una drag queen e il suo calzolaio di fiducia ma Un bellissimo disastro ci parla di Olivia che ha un passato tormentato. E per ripijasse compra scarpe de merda senza che nessun calzolaio della zona si ribelli, poi. Lo trovo assurdo.


Per questo lunedì è tutto, vi auguro una valanga di scarpe de merda e un'insurrezione di calzolai della vostra zona! Al prossimo lunedì.

11 commenti:

  1. Ingredienti della serie "alieni senza patria": prendete Roswell (telefilm con gli alieni del New Mexico) mescolato a Dawson's Creek (stessi nomi, ex fidanzati dei personaggi che arrivano all'improvviso a rompere le scatole) con un pizzico di Twilight (stalking nei cespugli e tensione). Fa ridere? Fa piangere? Fa dire: "mo' basta veramente"??

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    1. Ma scusi lei, che per caso ci voleva un libbro con elementi innovativi e non scopiazzato da altre parti? Ma io non ce lo so eh, ste genti di oggi. Tzè.

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  2. XDDD ecco ora sono contenta e soddisfatta...adesso la settimana può iniziare!
    Povero Effie... che poi il nome non era di una tizia di Hunger games? O.O

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    1. Non saprei. Credo di essere una delle poche anime a non aver né letto Hunger Games né ad aver visto il film. Ma tanto è un "ante 2016", quindi potrei (e dico potrei) leggerlo entro dicembre. Oppure no. Buauauauauaua :risata malEFFIEca: Ahaha, lo vedi quanto sono genia, eh? Che ti scelgo le parole in base al nome dei protagonisti? xD

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  3. Io la serie sugli alieni l'ho iniziata quando ho avuto la mia fase elieni (lol) ho letto il primo e lo spin off in cui raccontano la storia del fratello sfigato, ma era veramente brutto, ma brutto, e alla fine l'ho lasciato perdere. La cosa che fa ridere (o piangere) è che la serie è composta da cinque libri e quando è finita l'autrice invece di appendere le antenne da alieno al chiodo ha ricominciato a scrivere tutta la serie, ma dal punto di vista di lui invece che da quello di lei. E infatti questa perla verde vomito che hai messo oggi è il secondo libro dal punto di vista di lui. Ma perchè? xD

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    1. Ma seriamente l'hai letta? Ussignur. E perché ti sei fatta così del male?

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  4. secondo me prima o poi newton ti fa causa.
    o ti assume.

    in ogni caso, che tipo di piede entra in quella scarpa gialla? non è che il bellissimo disastro si riferisce a qualche strana malattia genetica che gli ha confuso i cromosomi?

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    1. Non dirmi queste cose, sennò c'ho paura davvero che mi facciano causa. C'ho pensato un sacco di volte, lo sai, che la prendano davvero male?! È che qui, in fondo, si fa pe' cazzarà eh, mica seriamente (però, quella copertina nun se po' guardà davvero eh...).

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    2. no, secondo me passano da qui e si impegnano a tirare fuori roba sempre peggio, sono curiosi di vedere cosa ti inventi al prossimo giro XD

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  5. Il vomito verde è un pennello gratuito di GIMP. C'è crisi.
    Comunque vorrei commentare usando 50 font diversi, uno per parola. Fa chic. Questa omogeneità DI sTIle è DESUETA, dice.

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    1. No, dico, davvero o dici per dire? Perché se è vero muoro dalle risate. Della serie che comincio a ridere adesso e finisco tra un paio d'anni xD Se basta GIMP per essere grafici, santo cielo, ma me propongo subito pure io eh.

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