Prezzo: 10,90 €
Editore: Bur
Pagine: 290
Il mio voto: 2 segnalibri e mezzo d'incoraggiamento
Trama
Ripartire, disfare un punto nella trama della vita e prendere in mano un
filo nuovo: è qualcosa che Kate non può più rimandare, ora che la sua
carriera di stilista va a rotoli, l’uomo che amava l’ha piantata in
asso, e sua madre non c’è più. Quel che le serve è una vacanza, niente
più che un temporaneo cambio d’orizzonte. Perciò decide di volare
lontano da Seattle, nell’Irlanda dei suoi antenati, dove il destino la
sta aspettando per condurla verso una sosta fuori programma, una
trascurabile deviazione nel villaggio gaelico di Glenmara. Qui
l’incontro con Bernie e le sue amiche, le ragazze del circolo del
merletto, sarà l’innesco di un’inattesa, eccitante magia capace di
trasformare la vita di ciascuna di loro. E lo scontro con Sullivan
riaprirà un’altra partita che sembrava chiusa una volta per tutte:
quella con l’amore.
La mia recensione
La stagione sbagliata.
Sono sempre stata convinta, fin da bambina, che i libri avessero le stagioni. Ogni libro ne possiede una. Le parole scelte per raccontare una storia ci avvolgono, ci abbracciano, ci rivestono come fossero degli abiti. Gli abiti del nostro cuore, della nostra anima.
Le storie colorate, frivole e leggere appartengono all'estate, come dei bermuda dalla fantasia floreale. Quelle invece serene, tenui e delicate fanno parte della primavera, come una camicietta scollata, magari in seta color pesca. Proprio come la storia narrata in Appuntamento a Glenmara, una storia di fresco cotone biologico color acqua marina.
Leggere un libro nella stagione sbagliata rovinerà, irrimediabilmente, il nostro giudizio su di esso, perché i nostri sentimenti, le nostre sensazioni, non entreranno del tutto a contatto con le parole impresse sulle pagine. Come se rimanessero due cose separate, in un rapporto di fredda e superficiale conoscenza, senza coinvolgimento, senza approfondimento, senza emozioni. Perché d'inverno non si potrà mai apprezzare, pienamente, la sensazione di lino sulla pelle.
Ed è proprio questo che mi è successo con Appuntamento a Glenmara, un libro che, se lo avessi letto in primavera, forse avrei apprezzato un po' di più.
La storia narrata è molto semplice: Kate, stanca della vita a Seattle che, nel recente passato, le ha regalato solo dispiaceri, decide di partire per una vacanza in Irlanda, terra originaria della madre, che le è stata portata via da un cancro. Per via di una serie di incidenti sbarca a Glenmara, piccolo villaggio gaelico aggrappato alle tradizioni, e non riesce più a staccarsi dalle persone che lo abitano.
La passione di Kate per la moda e la tenacia delle donne del luogo che si riuniscono settimanalmente per il Circolo del merletto daranno vita ad un audace atelier di biancheria intima.
Insieme a Aileen, Moira, Bernie, Oona e Coleen, Kate ritroverà la voglia di vivere, di innamorarsi di nuovo, e il dolore per la perdita della madre, per la sua storia d'amore finita male e per l'insuccesso della sua collezione di abiti finirà con lo sparire, lasciando il posto ad una nuova speranza, una nuova vita.
La storia è ben narrata, con uno stile fluido e piuttosto semplice. Così semplice, però, da risultare superficiale, poco approfondito. Nonostante l'autrice ci racconti le esperienze di vita di tutti i protagonisti della storia non entra mai, veramente, nel dettaglio. Non ci si riesce, così, ad emozionare per la storia di Sullivan o per quella della povera Moira, storie che avrebbero meritato un po' più di attenzione per i particolari. Tutto scorre lentamente e velocemente allo stesso tempo, senza lasciare nulla nel cuore di chi legge. Una storia fresca e poco impegnativa, non adatta ai colori caldi e intensi dell'autunno.
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