lunedì 23 novembre 2015

Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo 23/29 novembre


Buongiorno signori e signore,
oggi è un triste lunedì come sempre. E come sempre io sono qui per voi, per comunicarvi quanta bella roba potreste – oppure no eh, libera scelta – trovare in libreria questa settimana.
Qualche giorno fa sono venuta a conoscenza di alcune cose che riguardano la Leggereditore (potete leggere qui quello a cui mi riferisco) e non fosse che la Leggereditore e quindi la Fanucci mi offrono davvero delle ottime copertine sulle quali sparare a zero, non le nominerei mai in questo blog.
Comunque sappiate che non acquisto – ovviamente, ci mancherebbe altro – libri pubblicati da case editrici che reputo disoneste verso i loro impiegati e verso i lettori.
Tra le altre cose, ora che ci penso, ho letto un solo libro della Leggereditore e volevo piangere, la traduzione l'avrebbe fatta meglio mia madre che in inglese conosce solo: shit, goodbye, yes, I'm on my way che però pronuncia aimomauei. Ora, lo so, non venite qui a dirmi "i traduttori sono pagati poco e hanno tempi di cacca!" perché so perfettamente come funziona il mondo dell'editoria (e dei freelance, purtroppo). Il lavoro di questo tipo, TUTTO, compreso quello relativo alla comunicazione, viene mal pagato, lo sappiamo dai tempi in cui l'uomo ha scoperto il fuoco. So anche che i traduttori vengono trattati a pesci in faccia e spesso non vengono pagati. So anche, però, che non è detto che la traduzione a cui mi riferisco sia stata fatta da un vero traduttore. E comunque, pure che ti pagano 400 euro (che è stato il mio stipendio per un anno da copywriter, quindi so di cosa sto parlando), non sei autorizzato a scrivere frasi non in italiano su un libro. Lasciamo fuori il finto editor che avrebbe dovuto accorgersene ché sennò non ne usciamo più. Comunque, faceva pena il libro e pure la sua traduzione. Fine.
Ora, dato che sono carichissima e agguerrita, andiamo a vedere lammèrda in uscita questa settimana.

Questa fissa di trasformare qualunque cosa in un messaggio che alluda al sesso davvero mi irrita.
Questa tizia, che potrebbe essere chiunque, sembra invece una delle prostitute che stanno su Via Salaria (chi è di Roma capirà) che ti guarda con l'occhietto volenteroso.
Karen Swan, magari te avevi pure scritto un romanzo romantico, di quelli che piacciono tanto alle adolescenti, dove grazie a una bufera di neve si scatena l'attrazione fatale con il principe azzurro e invece... Invece Newton Compton vuole far credere che questa sia la storia di Irina, impegnata a fare la studentessa di veterinaria di giorno e la mignotta di notte. Trovo tutto questo aberrante.
Trovo altresì – sentite come so' acculturata, eh? – irritante che ci siano delle strisce beige non ben definite sotto il "la". Che so'? Era una staccionata che avete cancellato per metà per mettere la neve un po' ovunque? Comprese le patacche giganti in basso a destra?! Che razza di neve casca dalle parti vostre, a palle grosse quanto dei mandarini? Ma io non lo so.
E perché la manica del giubbino della nostra studentessa modello è di un colore diverso? Ragazza, 'ndo li compri i vestiti? Dando un'occhiata veloce alla scheda non mi pare che venga presa in considerazione la passione di Allegra Fisher per i mercatini delle pulci dove comprare vestiti difettati, né tanto meno si accenna a un'improvvisa epidemia di staccionate o a una nevicata con pietre al posto di fiocchi di neve. No. La storia è quella di Allegra che deve concludere un affare, va a Zurigo, sull'aereo c'è uno bono – ma io boh, quando viaggio sto sempre vicino a bambini bavosi, suore, vecchi sudati – ma hey, tieni a freno i tuoi ormoni e le tue calze a rete, beibi, ché devi conlcudere un affare di mille milioni millanta centordici sterline! Ok, allora, dopo uno sguardo veloce alla giarrettiera (Ah! Perfetto, è ancora lì!) la nostra Allegra si reca lì dove si deve recare e il bonazzo è il suo diretto concorrente, quale sorpresa! E allora poi c'è la sorella di Allegra, che sa che Allegra mica che è una che la dà via così, custodisce un segreto ma un segreto che guarda così segreto, manco Fatima ao'. Il tutto sotto la neve. Eh, certo, sennò che Natale è?

E niente, guardi una porta ritagliata e appiccicata male in mezzo a un bosco e la Zingara che fa le carte di spalle e poi svieni.
Ma quanto è schifosamente oscena questa copertina? Vi invito, davvero, a recarvi su Amazon e a cliccare sul libro come fareste per leggerne l'estratto. Potrete così ingrandire questo capolavoro, vincitore della gara di grafica tra ciechi.
Ma da dove cazzo le prendono le foto che poi ritagliano con la motosega e appiccicano a caso su sfondi a caso presi dall'ultimo numero di Mistero?
Il corvo gigante poi, completamente spoporzionato rispetto a tutto il resto. In pratica è grosso quanto testa e collo della nostra zingara che fa le carte e dalle carte dipende la sorte, zan zan zan!
Ora, cosa farà una zingara che fa le carte in mezzo al bosco, davanti a una porta di marmo, senza carte peraltro?
La scheda ci dice che è marzo anche se la nostra zingara è sbracciata che neanche in luglio, poi tutta l'umidità del bosco ti blocca la schiena e "corcazzo" che fai le carte agli angoli della strada il giorno dopo! Pare comunque che la zingara non sia affatto una zingara, purtroppo, non faccia le carte e si chiami Liv. Liv ha tre problemi: ha mentito a Henry – anche sticazzi direi –, la cosa dei sogni s'è fatta seria e bisogna fermare Arthur a ogni costo (se Arthur è quello che le procura gli orrendi vestiti da quacchera, a fermarlo siamo d'accordo tutti), la mamma di Liv e un tipo, padre di un tale, vogliono sposarsi a giugno ma pare che i due non siano d'accordo sulla visione del matrimonio. E che ve sposate a fà allora? Non capisco che cosa gliene frega a lei poi, faglielo sposare no? Sempre a impicciarsi 'sta gente e poi ne escono fuori trilogie a palate facendosi solamente gli affari degli altri. Liv, senti a me, lascia perdere tua madre. E soprattutto preoccupati del fatto che lei già è al secondo matrimonio e te manco al primo. Non sarà forse il caso di farsi una padellata di cazzi tuoi e di cambiarti quegli orrorifici vestiti 100% acrilico che poi sudi, puzzi e ovviamente non rimorchi? Guarda che il sudore con l'acrilico è micidiale eh, pensaci. E basta rubare i centrini a tua nonna e poi attaccarli al collo, per favore. La povera vecchia li starà cercando dappertutto.

Tralasciando il fatto che guardando questo elmo mi è sembrato che ai lati ci fosse del merletto e non la maglia di ferro dei cavalieri, e tralasciando che l'elmo sospeso a mezz'aria nel bel mezzo del nulla è davvero raccapricciante, ma cosa è lo sfondo? Mare? Tessuto? La parte destra di questo elmo, in basso, è bagnata o proprio l'elmo è fatto di latta scadente?
Qualunque sia la risposta a tutte queste domande, è ufficiale: è una copertina de merda.
Tutti i romanzi storici della Newton Compton – e mi verrebbe in vero da dire che quasi tutti i romanzi storici in generale – hanno delle copertine da far venire la nausea per quanto sono orride.
Questo romanzo storico, in particolare, c'ha pure la trama che lascia a desiderare. Dici, non bastava l'elmo di cartapesta e il titolo che sembra il nome della squadra di bocce di una casa di riposo?
Vabbè, comunque, dice essere un romanzo storico. Dice. Poi leggi la scheda: è l'età della Rovina – famosissima età della Rovina, dopo l'età del ferro e del bronzo c'è l'età della rovina, lo sanno tutti – c'è bisogno di eroi – sarebbe bene comprarli al kg, ma vabbè – solo che non ce ne stanno più – eh, che vi dicevo? Era meglio al kg, trovi un eroe in offerta, non ne prendi 40-50 kg?.
L'ex ribelle Sasha sta sulle balle a tutti i potenti e comunque ormai è drogata. Eremul, ridotto a mezzomago, ormai è in disgrazia e i suoi avvertimenti circa la guerra non vengono ascoltati. La maga Yllandris si disprezza e butta in mezzo la Dama Bianca, la sua padrona. Davarus Cole, che prima andava in giro ad ammazzare immortali (??) ha perso la stima in se stesso, probabilmente rendendosi conto che se so' immortali che perdi tempo a fà? Cercati un lavoro vero, Davarus, brutto fancazzista!
Comunque vabbè, sebbene il romanzo abbia solo 288 pagine,  oltre a questi ci sono altri 70 personaggi depressi. Mo' io non so che idea hanno a Newton Compton dei romanzi storici, ma questo coi maghi e gli immortali a me non sembra proprio storico, non so a voi. Sicuro è che mentre leggi sto libro come minimo ti devi fà di Prozac per evitare di tentare il suicidio.


Per questa settimana è tutto, purtroppo. Però mi preparo già psicologicamente al grande avvenimento: il puntatone di Natale. Quello dell'anno scorso fu un successo (lo trovate qui) ed è stato il post che mi ha dato l'idea per questa rubrica. 
Vi auguro una settimana piena di segreti che manco Fatima e un paio di kg di eroi. Al prossimo lunedì!


11 commenti:

  1. Quella della Gier non mi sembrava male finché non l'ho ingrandita. Direi che il corvo è il tocco di classe.
    Quello della Newton Compton boh, io mi chiedo se non si siano accorti di come sia poco leggibile il titolo. Compagnia Spada. Il "della" te lo devi cercare.
    Sulla questione Leggereditore non mi pronuncio, peraltro è saltata fuori dopo che Mr. Fanucci si è vantato dell'eccezionale piano anti-crisi che consiste nel non pagare i collaboratori. Cioè, boh. L'editoria italiana è fatta di meraviglie, ma qua e là è così piena di"wtf".

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    1. Anche io all'inizio avevo letto Compagnia Spada – che è, appunto, il nome della squadra di bocce del circolo bocciofilo del terzo municipio, per dire.
      Fanucci/Leggereditore: stendiamo un velo pietoso. Lo trovo agghiacciante. E dire che porca miseriaccia, Fanucci pubblica Lansdale e ciò vuol dire che non potrò acquistarlo. Per fortuna che amo le biblioteche di Roma e loro non mi deludono mai. Però sì, i wtf dell'editoria italica sono meravigliosi e anche le scuse di Leggereditore al proprietario dell'immagine lo sono "ah, sì, ma infatti te stavamo pe' chiamà e ditte che te pagavamo co du euro e du spritz". Santo cielo, ma come se fa?

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  2. Non so se quella del primo libro fosse una storia romantica, ma credo che ormai le ragazzine gradirebbero anche la seconda ipotesi!

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    1. Ahahaha ma la cosa dei mille mila millanta centordici sterline è vera eh, magari senza la giarrettiera, ma tutto il resto è davvero così. Cioè almeno dice la trama :P

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  3. Grazie di avermi allietato il lunedì, oggi quasi più demmerda di queste copertine :-) l'hai poi cominciato Il cardellino? Che ne dici?

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    1. L'ho ritirato ieri – comprato sul Libraccio insieme ad altri libri con una mia amica, il pacco è arrivato a lei – lo inizierò a dicembre insieme a Luca di Holden & Company. Così, se non ci piace, ci consoliamo vicendevolmente :P

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  4. Ahahahahahahahahahah Io voglio legge "la compagnia della spada" di cui "della" l'ho trovato in un secondo tempo...perché mica si vede bene!...
    :DDD Continuerò a ridere per tutto il pomeriggio! grazie mia cara! :D

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  5. Cioè... se non leggevo gli altri commento io il 'della' non lo avevo visto. E ho faticato a trovarlo.
    Rubrica fantastica e divertente come sempre. Bravissima.
    E concordo. il 'per quello che mi danno' non autorizza nessuno a fare un lavoro coi piedi. Anche perché, se fai un lavoro coi piedi e ci mancherebbe altro che te lo pagassero pure tanto. ma qui si entra poi in questioni spinose.

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    1. Grazie mille ^_^ e sì, sono perfettamente d'accordo con te.

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  6. Liv in realtà si veste così perché in realtà è tedesca o svizzera o danese o qualche altra nazionalità del Nord Europa, e loro sono abituati, infatti in marzo li vedi girare nelle nostre cittadine in maglietta, sandali e pantaloni al ginocchio, mentre noi autoctoni giriamo ancora in sciarpa e cappotto.

    Ho visto anch'io un ritaglio di giornale (?) in cui un certo signore si vanta di aver risolto le difficoltà finanziarie della sua azienda smettendo di pagare i conti (e quindi anche dipendenti/fornitori/collaboratori) e mi rifiutavo di crederci.

    E parlando di mancata revisione bozze, in un saggio Ponte alle Grazie che ho preso in mano di recente ho trovato "qualcun'altro", tre volte nella stessa pagina. Ero così confusa che mi è sorto il dubbio che fosse una forma corretta! E non era una traduzione... perché l'autore è italiano. Orrore e raccapriccio. In confronto i vari "fin'ora" delle fan di After su FB sono roba da dilettanti.

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    1. Sì, ma rubare i centrini alla nonna? Ti sembra una cosa tipica dei danesi in marzo? Non saprei eh.

      A questo punto è meglio che io legga pochi italiani, mi arrabbierei di più. Certo è che nell'ultimo libro letto di un'italiana ho trovato diverse cose che avrebbero dovuto essere aggiustate (imprecisioni temporali e cose assurde, tra cui camminare sott'acqua quando non si sa nuotare o un tale con la mascella ingessata (INGESSATA?) che si sganascia dalle risate (???) e tralasciamo). Ed era una casa editrice importante, non una schifezza da romance di 2 soldi.

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