lunedì 14 marzo 2016

Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo 14/20 marzo



Buogiorno e buon inizio settimana a tutti voi.
Scrivo questo post che è ancora domenica e ogni volta che accade mi sembro sempre un po' idiota ad augurarvi buongiorno quando, capito, qui da me so' le 4 di pomeriggio del giorno prima. Fa uno strano effetto, sembra un po' una sorta di viaggio nel tempo. Esperisco stati strani, scusate.
Oggi, mentre voi state assaporando il vostro caffè in casa (o in ufficio) e state decidendo se è bene rimanere in pigiama o vestirsi e affrontare il mondo o, nel caso siate in ufficio, state decidendo quanto è raccomandabile dall'ordine degli psicologi italiani uccidere il proprio capo, io sono in aereo, diretta a Barcellona. Ho dormito poco e male – come sempre prima di ogni partenza – e ho sicuramente dimenticato una cosa fondamentale a casa, sul letto. E me ne sono appena accorta. Succede sempre, anche quando devo andà al supermercato, figuriamoci in un'altra città.
Ma siccome che io sono una brava persona, non dico brava blogger perché potrei migliorare, non vi lascio da soli senza le uscite della settimana neanche quando emigro. E neanche quando mi accorgo di aver dimenticato una cosa fondamentale a casa. E quindi, eccoci qua, vediamo cosa potreste – se ve dice male – trovare in libreria questa settimana!

Nel caso in cui doveste imbattervi ne La bambina scomparsa ricordatevi che la prospettiva è solo n'opinione. Ricordatevi anche che tutto è sopravvalutato al mondo, pure la tridimensionalità.
Questo ponte, tutto sullo stesso piano e solo disegnato leggermente più piccolo in fondo, ne è la prova. Insomma, i nuovi artisti riproducono la prospettiva come la riprodurrei io, che so' una capra e non riesco a fà una linea dritta manco con la squadretta. Come fai a fà un viale alberato? Semplice, disegni alberi di dimensioni diverse, che domande! Te lo insegnano all'artistico.
Pure la fine arte del ritarglio e dell'appicco – si chiama proprio così, ce fanno i corsi all'accademia delle belle arti: "Teoria e tecnica del ritaglio e dell'appiccico dal Medioevo a oggi" – è cosa sopravvalutata. Perché non puoi ritagliare una bambina da una foto qualunque e appiccarla – male – su un bellissimo ponte bidimensionale dimenticando del tutto quella cosa inutile che è la prospettiva?! 'Nfatti, chi ti dice che non puoi farlo? Fallo, no?! 
E il nostro grafico lo fa. E crea 'sta cosa orrorifica. Con pure una luce strana. Vabbè, bando alle cose noiose come il corso in "Scienze e tecniche psicologico-sociali delle sovraccoperte ovvero come fà na cagata senza che nessuno se ne accorga", passiamo alla trama di questo thriller senza prospettive. Dice la scheda che la bambina in copertina, mi auguro con le scarpe almeno, scompare senza lasciare tracce e ricompare quattro anni dopo. Quando la polizia arresta un sospettato, la ragazzina – spero abbia almeno indossato un infradito nel frattempo – si rifiuta di testimoniare. Perché? Come mai Caitilin non vuole testimoniare contro quest'uomo? Cosa realmente è successo tra di loro? Dove è stata per questi quattro lunghissimi anni? Chi è questo tizio? È solito frequentare ponti di legno? Ma soprattutto, è scalzo anche lui? Temo che non avremo risposte alle nostre domande. La curiosità mi attanaglia, davvero.

Sbagliando si ama, dice Lauren Layne. Oppure, dice Nereia, torni a casa 'mbriachissima dal sabato sera, sbagli casa e dato che non riesci ad aprire la porta perché non è casa tua, t'abbiocchi nel giardino del vicino. Succede eh, cioè, mica no. 
Oppure, sempre sbagliando, uno pensa che sei un animale feroce tra i cespugli, mentre tu invece stai solo eliminando fisiologicamente la troppa birra che hai in corpo, e ti dà una mazzata che ti stende. Eh, tesoro mio, sbagliando si impara pure. Ma che, dico, lungo la strada non ti potevi fermare in un baretto a fà pipì? Dice la scheda che "se pensi che sia un errore, potrebbe essere quello giusto". E vabbè, io non giudico, ma non è piacevole fare pipì nei giardini degli altri quindi no, non potrebbe essere quello giusto, di giardino, solo perché casa del tuo vicino è giallina come la tua. Il numero civico, ragazzi, è più importante di qualunque impressione. Ma questo Brynn non lo sa. Lei va controcorrente. E quindi conosce Will Tatcher che, se non fosse che ormai alza il gomito un po' troppo spesso con 'sta scusa che l'erba del vicino è sempre più verde, è proprio uno di quei tipi che normalmente eviterebbe. Lui torna in città dopo tre anni e ha un'unica missione: vuole conquistare Brynn a tutti i costi e vuole convincerla che proprio l'uomo che lei non considera adatto a sé potrebbe essere il più bell'errore della sua vita. Gente, qui siamo al limite dello stalking. Ma se a Brynn non piaci, lasciala stà! Già ha dei problemi con l'alcolismo e con la violazione della proprietà privata, cerchiamo di non sparà sulla croce rossa. No, siccome lui è de coccio e c'ha una propensione – leggera eh, molto leggera – alla persecuzione come pratica errotica, deve convincerla che meglio di lui non c'è nessuno. Mi auguro che Brynn decida che il vicino merita di più, d'altronde abbiamo già appurato che c'ha un giardino più bello, quindi è sicuro un partito migliore. Comunque l'autrice ce se 'ntigna nell'errore e nelle protagoniste rincoglionite che sbagliano strade e giardini, dato che il romanzo precedente si chiama L'unico sbaglio che rifarei mille volte. Tesò, te però te le cerchi eh.


Sortilegio è un romanzo distopico che narra la storia di una ragazza costretta a vivere in un mondo parallelo in cui piove Broncovaleas. È un mondo triste e appiccicoso, soprattutto perché il forte odore di ciliegia dopo un po' è stomachevole, ma si vede che agli abitanti piace il rosa e si sono anche un po' abituati a questa cosa. Certo, non vi dico che capelli c'hai dopo una pioggia di Broncovaleas, però vuoi mette con le pozzanghere rosa?!
Io boh, non lo so con che coraggio si sono occupati delle copertine di questa serie di romanzi, sono davvero oscene tutte. Il gatto che sembra finto e inquietantemente somigliante all gatto di Sabrina vita da strega, praticamente a un passo dall'incartapecorimento, la completa assenza di prospettiva, tridimensionalità, SENSO pure, mettiamocelo. E, soprattutto, le centocinquanta cose scritte in copertina. Aggiungiamole due righe con la lista delle cose da comprare dal pescivendolo per favore, ché non ci sono già abbastanza informazioni, so' rimasti due o tre spazietti vuoti. Comunque, questo è il terzo volume della serie con protagonista Sophie Mercer, che nei precedenti volumi era stata mandata alla scuola correttiva insieme agli elfi, le streghe, i nani e Flora, Fauna e Serenella. In questo volume, dice la scheda, lei aveva finalmente accettato i suoi poteri da demone ma, siccome che non ci si può distrarre manco un momento, il Consiglio glieli ha tolti. Nel frattempo lei pensa che una famiglia di donne guerriere le stia dando la caccia ma, invece, no. Sophie, non è che alle volte c'hai un attimo delle manie di protagonismo? Non saranno mica gli effetti indesiderati del Broncovaleas?

Di questo libro mi viene da commentare subito la frase in basso: Un romanzo geniale per settimane in vetta alle classifiche. Ma s'esce il 17 marzo sia in cartaceo che in ebook, di quali cacchio di classifiche stiamo parlando? Ed è italiano l'autore eh, n'è che dici è tradotto e quindi all'estero era in classifica. Boh, secondo me si drogano pesantemente negli uffici di Newton Compton. Tornano dagli after in discoteca e scrivono frasi completamente a caso, colorano finestre di giallo, mettono i piedi di un orso con l'alluce valgo in copertina (qui per vedere l'immagine più grande).
Io non l'ho mai visto un orso con i piedi piatti e l'alluce valgo, ma toccherebbe chiedere a Piero Angela, non mi intendo di zoologia a tal punto da avanzare delle ipotesi. 
Mi piace anche che la casa sia piombata nel mezzo del bosco e che ci sia un muretto?, una siepe?, una roba non meglio definita proprio davanti, così il grafico non doveva sbattersi troppo con porte, finestre non gialle, tubi di scarico eccetera, e poteva andare via prima per recarsi al prossimo after. Sì, amico, frequentane altri due de after, domani così ti ritrovi a usare la tavoletta grafica con le dita dei piedi pensando che sia la nuova frontiera del web design.
Vabbè, dice la scheda che sulla neve viene rinvenuto un cadavere e che, accanto al cadavere, su un tronco è stato inciso un cuore con le iniziali della vittima. No, la vittima non è l'orso, tranquilli. Credo, non lo so. La scheda non ce lo dice. La vittima è boh, una vittima, non ha importanza. Ciò che importa è che gli abitanti di Valdiluce (ma che nome è?!) hanno paura perché la loro cittadina prima era un posto tranquillo, da quando invece è arrivato 'sto ispettore Santoni ce sta un morto ogni due per tre. Mo', io non lo so e non vorrei dare giudizi affrettati, ma n'è che 'sto Santoni, niente niente, c'ha una relazione con la signora Fletcher?! Io la butto lì eh, poi fatemi sapere. 

Per questo lunedì è tutto! Vi auguro una settimana di alluci valghi senza prospettive, corsi accademici importanti e droghe pesanti. Al prossimo lunedì!

14 commenti:

  1. Aahahahahah grazie per esserci anche oggi! Qualcuno però glielo butti un plaid alla povera Brynn lì stesa sul prato, sto in pensiero! Le verrà come minimo il raffreddore, l'erba a marzo è ancora fredda e umidiccia...

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    1. Povera Brynn, chissà a quanto ammonta il numero di birre bevute ieri sera xD

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  2. Ho scoperto solo oggi questa esilarante rubrica!! Ahahahah!! Comunque secondo me la cover di "Sortilegio" stravince sulle altre per eleganza, minimalismo, sobrietà e coerenza con le cover dei volumi precedenti che sono altrettante perle.

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    1. Ciao e benvenuta da queste parti! Qui, il lunedì, troverai sempre belle copertine ad attenderti :)
      Sortilegio, in effetti, è quella più bella xD

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  3. Un bel pienone Newton Compton. Buon viaggio a Barcellona!

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    1. Grazie cara ^_^ e sì Newton Compton non delude mai!

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  4. guarda che il broncovaleas non è poi tanto rosa. Chesennò mia figlia avrebbe i capelli colora ravanello pallido a 'sto punto

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    1. È l'unico sciroppo rosa che m'è venuto in mente xD lo prendevo da piccola e me lo ricordo anche al gusto di ciliegia :P

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    2. Facciamo che piove Panacef,via,che è un antibiotico e non ti appiccica manco i capelli :D

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    3. Ahahahah non è appiccicoso? Ma allora sarebbe l'ingrediente perfetto da aggiungere alla pioggia! Se la prendi in pieno senza ombrello manco t'ammali!!

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  5. Ohhh e finalmente sono riuscita a leggerlo anche io! Grazie mia cara per aver comunque pensato a noi! Lo voglio anche io un orso con i piedi piatti! Sai dove si comprano? :D

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  6. Nel frattempo lei pensa che una famiglia di donne guerriere le stia dando la caccia ma, invece, no.

    Ti pagherò per fare le quarte dei miei romanzi.

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