lunedì 11 aprile 2016

Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo 11/17 aprile



Buongiorno!
Oggi è davvero un gran bel giorno, splende il sole, io c'ho sonno, dovrei fare tipo seimila cose e invece sto gingillandomi qui con voi. Vabbè, ho fino a stasera per fare ciò che devo fare, giusto? Giusto. Che poi ma anche no, ma questi sono inutili dettagli.
Questa settimana preparatevi perché ho un sacco di cose da pubblicare sul blog. Spero di riuscire a far tutto e di non sembrare sempre presente: "oh, ma n'altro post di Nereia? Che palle quella, sempre davanti al pc a fare ciùciùciùciù". Ecco, vorrei evitare di starvi col fiato sul collo, ma quanno ce vo' ce vo'. Oh. La settimana scorsa mi sono presa una bella vacanza, ho saltato Questione di incipit e ho rimandato una recensione, per questa settimana non ho scampo: me devo dà da fà. 
E poi sono contenta perché c'ho un sacco di libri belli da leggere e non vedo l'ora, perché ho letto un sacco di libri brutti l'anno scorso – ve lo ricorderete – e il fatto che al momento siano in netta minoranza non fa che rincuorarmi. Ma di ciò che leggo ve ne parlerò nel post dedicato, qua se dovemo sbrigà che mica tutti pettinate le bambole come me la mattina. E quindi, andiamo a vedè che cosa esce in libreria questa settimana.

Perché, perché? Io capisco che hai tradotto il titolo The young elite in La battaglia dei pugnali, un successo mondiale ma... Ah no, "un successo mondiale" non è il sottotitolo. Peccato che lo abbiamo piazzato subito sotto il titolo, eh mio stolto grafico?! Che stavi a fà quando hai pensato di piazzarlo proprio lì? 
Io veramente non lo so se andate al lavoro per sbaglio la mattina, dovevate andare a raccogliere pesche in campagna da vostro nonno e invece siete andati in ufficio, bendati, e avete lavorato con lo stesso spirito con il quale avete fatto la copertina di un libro sulla morte di Lancillotto.
Ma che è sta cosa, con le nuvole dietro che sembrano appena uscite da un capitolo della Bibbia? Ma poi "La battaglia dei pugnali" me fa pensà più a una cosa tipo La foresta dei pugnali volanti, mica penso a una roba young adult con epidemie e gente che di cognome fa Santoro, come quel mio compagno delle elementari e medie che non si lavava praticamente mai, manco in occasione delle feste.
Che poi, sapete, Santoro ce l'ho avuto pure come compagno di banco, perché la mia insegnante di matematica e scienze – avendo già notato che io la matematica non la capivo manco parlando degli insiemi – voleva che stessi attenta e con Santoro accanto non potevi certamente distrarti. Parlare con lui, causa la sua alitosi, era fuori discussione se non volevi raggiungere la quinta ora in fin di vita. Così, per quel breve periodo in cui siamo stati vicini, ho passato le mie giornate scolastiche attaccata alla parete come neanche i gechi sanno fare. Credo che sia iniziata proprio con Santoro la mia poca tolleranza per il caldo e il sudore, oltre che l'emicrania, ovviamente. Che poi, è proprio vero che non ti piglio se non ti somiglio sapete perché? Perché alle medie arrivò anche Rotondo, pure lui con seri problemi di saponetta, che indovinate di chi diventò amico? Ma di Santoro, ovviamente! Inutile dirvi quanto ho pregato, durante quei tre interminabili anni, di non finire mai accanto a uno dei due. Mi toccò Federico, per un periodo però, uno che piangeva sempre prima di entrare a scuola... Ah, cacchio, scusate. La battaglia dei pugnali. Vabbè, per me che ho già conosciuto uno della stirpe dei Santoro la trama è indifferente, ma voi la scheda potete leggerla comunque.

Tutto è possibile, pure che una va in giro con un mini ventilatore nascosto da qualche parte. Tutto è possibile, pure che i grafici ormai sfidano le leggi della fisica e della natura, no? Eh. Tutto ormai è veramente possibile, pure girare vestita come in un romanzo di Philippa Gregory e recarsi da Auchan a prendere le uova, no?!
Non commento neanche il braccio sinistro della tizia in tipica posizione da rigor mortis, perché che vuoi dire in merito?! Niente, che vuoi dire. Dopo i capelli che vanno dal basso verso l'alto, poi, che vuoi commentare?
Mi auguro che nell'altra mano la tizia regga un phon che sia stato cancellato dal dal grafico di turno, perché altrimenti qui abbiamo un problema serio. Io c'ho i capelli corti, a caschetto, quindi il risultato non soddisfacente potrebbe dipendere da questo, ma mi sono messa davanti allo specchio e ho fatto la prova comunque. 
E niente, i miei capelli se sto ferma in quella posizione stanno fermi, non si muovono. Cioè, poi mi fanno molto male gli interno coscia perché, voglio dire, non è proprio una posizione comodissima con le gambe semi divaricate e le ginocchia leggermente piegate, ma i capelli restano così come sono. Quindi, escludiamo la possibilità che sia la posizione a far smuovere i capelli – ma siate liberi di contraddirmi voi coi capelli lunghi eh –. Non so se possa anche dipendere dal vestito di Philippa Gregory, io c'avevo i leggins e una maglia della Coldiretti, quindi teniamo presente anche questo. Quindi ecco, da ferma i miei capelli stanno fermi. Ho fatto la prova con il phon dal basso verso l'alto ed effettivamente qualcosa si ottiene. Certo, dimenticate la sensualità, perché le ciocche dei capelli ti sbattono in faccia e ti cavano gli occhi, così alla fine stai piangendo e starnutendo in una posa da emerita idiota. Però se provate anche voi fatemi sapere. La scheda speravo mi confidasse qualche segreto sulla postura senza crampi alle cosce, ma invece no. Dice che è la storia di Laney, figlia di un uomo di fede (della madre nessuna notizia, forse era donna di fede e quindi suora e quindi era scabroso raccontarne la storia?), che ha sempre voluto sposarsi e avere una famiglia ma, dopo gli ultimi tradimenti ricevuti (li riceve come resto al supermercato, capite? "Ecco a lei, signora, 5 euro di resto e due tradimenti"), i suoi sogni si sono infranti. Un bel giorno, però, Laney conosce Jake, classico bad boy con i demoni e un passato turbolento, che non teme niente, neanche la morte, e che dice a Laney che la cintura di castità è noiosa e pure scomoda sotto i vestiti di Philippa Gregory. Quindi insieme vanno dal sarto, lui le strappa con i denti la cintura di castità e le regala una tutina in lattice su misura. Fine.

Tutto questo è molto bello. No, seriamente, è tutto molto bello. È bella la fragola, direttamente ritagliata dal volantino delle offerte del Tuodì, è bello l'arial grassetto del titolo, è bella la macchia nera sul lato destro della fragola (certo che, voglio dire, se le mettiamo ammaccate in copertina non è che ce famo proprio una bella figura), è bella la cioccolata che da un lato si vede e dall'altro... No. Perché, dimenticavo, la cosa veramente bella è la tecnica di ritaglio e incollo che io cioè veramente boh, con tanto di non ombreggiature che io qui davvero veramente super boh.
La cosa veramente bella è che c'è un altro libro che a breve uscirà con la stessa copertina ma migliore (e dici, n'è che ci voleva poi molto) che è questo qua. Ma la cosa ancor più bella è che questa copertina è così ben fatta, ma così ben fatta che l'hanno mantenuta praticamente in tutte le edizioni di questo splendido libro. Capito? Si vede che la fragola ammaccata miete cuori, proprio.
Passiamo alla scheda per favore, perché più guardo sta fragola del discount peggio me sento. Dunque, Sorprendimi – che cazzo di titolo, regà – è la storia di Björn, un affascinante di avvocato di Monaco che è sempre contento. Pure quando esce di casa, il lunedì mattina, e pesta una merda davanti al portone. Eh, che volete, c'è chi affronta la vita come meglio può. A Björn piace il sesso senza legami affettivi perché boh, je piace così. Mel, invece, è una donna piena di iniziative anche se dopo la morte del compagno predilige pure lei il sesso senza amore. Poi, per qualche motivo, Mel e Björn si incontrano e se prima si odiano poi si trovano l'uno avvolto nelle braccia dell'altra (è sempre così, no? Tu odi uno perché è un cafone e due minuti dopo hai le mutande masticabili e siete insieme nel bagno di un locale pubblico, no?). Vabbè, alla fine secondo voi, come andrà? Tra 50 libri tutti uguali si sposano sicuro.


Per questo lunedì è tutto. Mi raccomando, occhio alla merda quando uscite dal vostro portone perché la possibilità di pestarne una è sempre dietro l'angolo. Alla prossima settimana e più Santoro per tutti!

11 commenti:

  1. Ahahahahha mi hai allietato il lunedì mattina anche oggi! E queste copertine sono tra le più brutte mai viste, complimenti a te che le scovi sempre!
    P.s.: nella copertina di Sorprendimi avevo letto "chiedimi quanto vuoi" anziché "chiedimi quello che vuoi"... secondo me visto il tenore del libro ci stava meglio :-p

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    1. Ma in effetti "chiedimi quanto vuoi" ce stava pure, però a quel punto si dà spazio a risvolti nella trama niente male. Cioè, sarà lui che dice a lei di stabilire un prezzo che le pare, o viceversa perché lui, nonostante lei sia una signorina della strada, si ritiene così fico da essere addirittura pagato affinché si conceda? Devo discuterne con l'autrice, poi te faccio sapè xD

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  2. No vabbe tu mi fai morire. Amo questa rubrica, ma soprattutto mi sono appassionata alle tue avventure con Santoro e Rotondo. Voglio saperne di più! XD
    Comunque non capisco il tuo stranirti davanti a quella posa, io la mattina appena sveglia mi metto così per sgranchirmi e ti dirò di più mi svolta la giornata tanto che mi sento allegra come Bjorn il feticista della merda incollata alle suole il lunedì mattina! XD

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    1. Ahahah ma davvero vuoi sapere di Santoro e Rotondo? A quel punto dovrei anche inserire Federico... Che poi, chissà che fine hanno fatto. Non li ho mai più rivisti (per fortuna eh). Chissà se adesso si lavano!

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    2. Si mi ero appassionata alla storia della saponetta perduta! XD
      Se attualmente si lavano o meno sarebbe proprio un bello spoiler!

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  3. ahahahahahahahahah brutte brutte queste cover!!!!
    Io avevo un docente di Matematica all'università che si chiamava Santoro, quindi anche io credo di aver abbondantemente dato (ben 2 esami!!!!) ;)

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    1. E si lavava? È un dettaglio importante eh xD

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    2. Era un vecchietto un po' viscido... non ho mai approfondito la questione lavaggio ahahahahahah

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  4. Bene ora so che continuerò a ridere per tutto il giorno... e stasera proverò questa posa da tradita, che poi mi suggerisce che forse ci sono più di un ventilatore, perché sembra raso... e se così fosse è una stoffa pesante. chissà se riesco a capire quanti ne hanno usati! :D

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    1. Fammi sapè, che magari era appunto colpa dei vestiti che non erano esattamente uguali a quelli della copertina. Vedi un po' tu se ti si muovono i capelli xD

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  5. Newton Compton. Ma quanti libri pubblicano?? Se almeno curassero un po' le copertine... invece no, appiattiscono tutto, fanno sembrare tutto uguale.

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