lunedì 8 giugno 2015

Photoshop non ti conosco, obbrobrio non ti temo, Paint ti amo – 8/14 giugno


Buongiorno e buon inizio settimana a tutti! Oppure no, ché a me l'estate ha già rotto i maroni, se volete saperla tutta. Avevo anche pensato di non riprendere più in mano questo blog, ecco perché lo stop ingiustificato di 9 giorni (che si è riversato anche su Facebook e twitter). Sarò onesta: non mi è mancato, ma ho deciso di resistere fino alla settimana in cui andrò in vacanza e vediamo che succede.
Nel frattempo, è lunedì e come ogni lunedì che si rispetti ecco a voi lammerda in uscita questa settimana! Pronti?

Avete presente i primi telefoni che facevano le foto? Avevano questi effetti tremendi, precursori di Instagram, che erano tipo "negativo", "cartone animato", acquerello"... Ecco, questa foto è stata scattata con un Nokia n70 di prima generazione, sicuro come la morte.
A lui sembra essere stato tagliato di netto e con cattiveria il naso, giusto perché è una parte del corpo ormai che, insieme al collo, è sopravvalutata. Ma poi, quanto è estate anni '90 questa foto?! Io la guardo e penso che questi due rimbambiti si stiano abbracciando ai Cancelli di Ostia dopo aver ballato What is love. E non è una cosa bella.
Il simbolo dell'infinito con i cuori dentro mi ha fatto venire un attacco cardiaco pari a quello che mi è venuto quando, qualche tempo fa, sono andata a trovare quel bel ragazzo del mio tatuatore e, mentre lui mi raccontava di un progetto allucinante che includeva mostri marini, astronauti e non so che altro, sono entrate due mentecatte a chiedere quanto gli sarebbe costato il simbolo dell'infinito. Perché loro erano amiche, amiche per la pelle, e volevano tatuarsi l'infinito in onore della loro amicizia.  Nello stesso posto, lo stesso giorno. Perché, vedete, un tatuaggio è per sempre. E tatuarsi per sempre una cosa che dura per sempre (l'inifinito) è un fantastico augurio per un'amicizia che dura per sempre. E dopo tutti 'sti per sempre io ho a) un attacco di vomito da glicemia alta e b) un'ansia che non vi dico.
Comunque, After – dice la scheda – non parla di amiche per sempre (peccato!) ma di Tessa che è fidanzata, brava, sicuramente cattolica e col girocollo di perle pure sotto la doccia che appena mette piede al dormitorio si imbatte in Hardin, provocatorio e maledetto, pieno di piercing e tatuaggi. Ahahahaha seriamente? Uno se ha i piercing e i tatuaggi è maledetto?! Ma chi cazzo lo ha scritto questo libro, Suor Germana?

Forse a Newton Compton si sentivano ironici quando hanno fatto questa copertina. Sai le risate mentre la completavano, in pausa pranzo, tra una copertina brutta e l'altra?
Probabilmente avevano appena finito di raccontarsi una di quelle barzellette che non fanno ridere nessuno, quelle che quando ero piccola io si leggeveno sul Cucciolone e persino io, che avevo 6 anni e il senso dell'umorismo di un macaco, le trovavo stupide. Quelle, per capirci, tipo: Quale è il colmo per un idraulico? Non vedere un tubo.
Ecco, io scommetto che il grafico che ha fatto questa copertina ride di queste battute. Ma come si fa, dico io, a mettere degli occhiali da sole sotto "I suoi occhi su di me"?! Cosa è, un romanzo sul colmo di un cieco?
Tra l'altro, mio caro grafico Newton Compton, la prossima volta comprala su Istock l'immagine, non fotografare i tuoi occhiali da hipster con il tuo Iphone.
I suoi occhi su di me, titolo di rara e agghiacciante bruttezza, racconta la storia di una tizia, Lexi, che ha detto NO! alla vita sessuale e quindi tranquillamente indossa la sua cintura di castità, fino a quando non si accorge di essere stalkerata. Siccome, ve lo dico io, questa tipa è single non per scelta sua ma per scelta degli altri (probabilmente è una di quelle che si leggono solo i RACChIA), non è che si spaventa tipo, o chiama gli SWAT per paura di trovarsi lo sconosciuto che ravana tra le sue mutande, no. Lei si eccita. E vabbè, figlia mia, però se scopri che sto tipo è Bloody Face poi so' solo che cazzi tua. La scheda riporta i pareri entusiastici e anonimi (non sto scherzando, proprio anonimi) di sedicenti lettrici (??) che lo hanno trovato stupendevole. Io dico solo che se non si so' volute firmare un motivo c'è. Saranno già state sbranate da Bloody Face.

Cosa ci fa una bacchettona cattolica vestita male sulla copertina di questo libro? E perché tiene in mano un cuore che sembra fatto di Domopack rosso?
In verità, questa non è la storia di una ragazza che abbandona la Comunità dei Giovani Cattolici contro la depilazione per il bad boy trasgressivo dalla giacca di pelle e la moto d'epoca. E i peli sul petto e i capelli fluenti.
No, dice la scheda, che questa in copertina è Mia Kelly che è laureata in economia ma le piace la musica. Non sa che fare, se fare l'economista, preoccuparsi davvero dei peli superflui o dedicarsi alla sua più grande passione: la musica. Non ci sono siepi ben potate e sculture in Domopack nella storia, ho controllato approfonditamente e ci sono rimasta male. E no, nemmeno un parcheggio come quello mostrato in copertina (che diavolo di foto è? Un'idiota in un parcheggio per motorini? Ma cos'era, una foto destinata alla nuova pubblicità per i soci Aci?).
Niente, a un certo punto il padre anticonformista (??) di Mia muore tragicamente e lei vola a New York e prende in mano il locale di famiglia, ritrovo per musicisti e "artisti vari" (dice proprio così la quarta di copertina). E lei, tra questi artisti vari, incontra Will che sarà parente dello stalker del libro sopra dato che, cito: "Il ragazzo, infatti, fa di tutto per starle vicino fino a diventare prima suo amico e poi il suo coinquilino." Ma seriamente c'avete bisogno di leggere storie di gente pazza che perseguita le ragazze? Minchia, ma fate una telefonata a me che vi racconto un paio di storie! C'è stato uno che poi, alla fine, mi ha lasciata in pace solo perché si è dato alla religione di un santone, tipo. Ed è andato pure da uno psicanalista bravo, anche. Quindi, io non sarò Renée Carlino (e poi, chi cazzo è?), ma sicuro non vi faccio spendere 9.90€. Tenetemi presente eh.

Per questa settimana è tutto, vi auguro una vita piena di stalker ciechi, occhiali da sole scadenti e freddure divertenti come le cerette total body. A lunedì prossimo, che le copertine brutte siano con voi e con il vostro spirito.

12 commenti:

  1. Tra parentesi vorrei aggiungere che mi piacerebbe conoscere l'ubicazione del parcheggio, perché deve essere parecchio interessante vederlo, visto che penso sia l'unico al mondo le cui strisce vengono tagliate di netto dalla siepe :DDD
    Spettacoloso sorella! Cià

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    1. Ma è un parcheggio moderno! Non capisci proprio niente. E poi l'ottica dei parcheggi cattolici è diversa.

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  2. Ogni volta ci lascio un polmone qui a leggere AHAHAHAHAH
    A parte che la cover di After mi piaciucchia però hai pienamente ragione, fa davvero tanto anni '90!
    La Newton Compton con i libri erotici mette cose.. occhiali, fiori, smalto per unghie, scarpe col tacco, maschere ecc.. sarei davvero stupita se mettessero una scena che incarna veramente l'erotismo perché qui si usano solo oggetti... a che servono 'sti fiori mentre ti sbatte nel letto?! A fare conversazione mentre ti rigira come un calzino?! Boh.

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    1. Ma infatti cosa cavolo c'entrano gli occhiali da sole con uno stalker? E le rose con il sesso sfrenato? Mah, vabbè.

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  3. ahahahahahahahah fantastica come al solito questa rubrica! :)

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    1. Grazie mille ^^ Sono felice che qualcuno la legga e rida con me di queste copertine oscene :D

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  4. E tu vuoi abbandonare il blog? E io poi con chi rido delle orride copertine e delle ancor più orride trame?! La copertina di I suoi occhi su di me è comicissima!!

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    1. Grazie per l'incoraggiamento ^^
      I suoi occhi su di me è così brutto e comico che mi piacerebbe quasi leggerlo xD

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  5. Nooo, abbandonare il blog nooo. Eppoi come faccio a scompisciarmi (mentre i colleghi mi guardano interrogativi) la mattina? Sappi che hai delle responsabilità verso di me, chè ultimamente di risate me ne faccio davvero poche

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    1. Ahahaha addirittura? Hai ancora tempo per leggermi, in ferie ci vado la prima settimana di agosto ;)

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  6. No va beh....anche tu vuoi lasciare??No eh....hanno chiuso già un sacco di blog che seguivo con piacere, non abbandonare anche tu!!!

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    1. Lo so, è che è diventato difficile stare dietro a tutto. Ma non è detto, magari è solo un momento... E poi puoi capire, anche tu hai abbandonato la nave. Sic.

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